Previous article
Next article

INAUGURAZIONE DEL TEATRO i

05.JPG

Cari amici di Nazione Indiana, finalmente ci siamo!!!!! Vi aspettiamo tutti.

Federica Fracassi, Jacopo Guerriero, Renzo Martinelli

A Milano, dopo un lungo silenzio, riapre i battenti un luogo simbolo della città: Teatro i.

Riapre il Teatro i. Lo spazio di via Gaudenzio Ferrari, 11, luogo storico delle avanguardie teatrali milanesi, di proprietà dell’Assessorato Demanio e Patrimonio del Comune di Milano, diviene la sede artistica e operativa di Teatro Aperto, compagnia diretta da Renzo Martinelli. In un ideale passaggio di consegne il regista riceve il testimone da Mario Montagna, fondatore di Teatro i, di cui fu allievo e amico.

Mercoledì 17 novembre, alle ore 18.30 si terrà l’inaugurazione dello spazio dopo una prima fase di ristrutturazione iniziata nel 2003. Nel corso della serata, Federica Fracassi –cofondatrice di Teatro Aperto- e Renzo Martinelli illustreranno le linee guida della nuova direzione artistica e i primi eventi in calendario insieme a Oliviero Ponte di Pino. A seguire un rinfresco e interventi sonori a cura di Giuseppe Ielasi.

Il Teatro i, per la sua conformazione e per la sua storia, è una sala unica nel panorama milanese. La struttura è articolata in tre volumi: un piccolo foyer, la sala e una terrazza che si affaccia sulla Conca leonardesca.
Novanta posti di capienza, uno spazio scenico di otto metri e mezzo di larghezza per nove di profondità rendono l’idea delle piccole dimensioni di un luogo che pure, negli anni, ha fatto di questa fragilità la sua forza. Dalle origini infatti Teatro i si è proposto come polmone d’arte e cultura per eventi e progetti alternativi alla programmazione dei grandi teatri: negli anni Ottanta con la coraggiosa serie di laboratori ideati da Mario Montagna –celebri i suoi lavori su Antonin Artaud-, oggi con un gruppo di lavoro riconosciuto a livello nazionale nell’ambito della sperimentazione teatrale, che intende far crescere la propria vocazione alla produzione, dando però spazio e possibilità a nuovi incontri e confronti anche attraverso iniziative culturali “collaterali” quali convegni, incontri, laboratori.

Per questo il teatro sarà anche sede di appuntamenti ideati da altre realtà che collaborano con Teatro Aperto: ad oggi reading, performance e dibattiti a cura di Nazione Indiana (www.nazioneindiana.com), un gruppo di scrittori e artisti fondatori dell’omonimo blog collettivo e iFringes, eventi sonori live di artisti italiani e stranieri dell’area della musica sperimentale, concreta, elettroacustica.

La prima opera presentata al pubblico sarà Addaura Woyzeck, esito di un laboratorio-studio co-diretto da Renzo Martinelli e Claudio Collovà (Cooperativa Teatrale Dioniso- Palermo), vicini nel tentativo di scoprire una percezione più intensa di se stessi e del proprio operare. Sulla scia di questo tragitto comune, il 2005 vedrà un sempre crescente confronto tra le due compagnie.

Addaura Woyzeck sarà presentato al Teatro i nei giorni 18,19,20 novembre alle ore 21.00 e domenica 21 alle ore 19.00, ingresso gratuito.

Informazioni:

Teatro i, via Gaudenzio Ferrari 11, 20123 Milano.

Staff: Chiara Bagalà, Elena Cerasetti, Simona Colombo, Federica Fracassi, Jacopo Guerriero, Renzo Martinelli, Gianni Munizza, Beppe Sordi.

Ufficio Stampa: Jacopo Guerriero cell. 340/2349810

Organizzazione: Gianni Munizza cell. 338/3742437

URL: www.teatroi.org

teatroaperto@yahoo.it

19 COMMENTS

  1. Io dico solo questo: il posto è magnifico. Accanto al teatro il genio di Leonardo prosegue quieto nei secoli. Le persone che hanno rimesso in pista il teatro sono semplicemente eccezionali. Lo dico da testimone e non solo da amico.
    Dario

  2. E’ una cosa molto importante per noi. Cerchiamo di tenerla ben visibile fino al giorno dell’inaugurazione..

  3. Ma è vero che Martinelli ha avuto una storia con Cibotto? Così si mormora qui a Cannaregio:-/

  4. Angelini stai attento a non fare incazzare Guerriero!Il grande giornalista è in realtà solo un pugile (un bulletto)…

  5. Okay, ritratto. Non si trattava di Martinelli, ma di Marinelli (Giancarlo), decisamente più belloccio.

Comments are closed.

articoli correlati

I fumi della fornace (primo quaderno dei contributi)

    Occorre inventare la città come manifesto sussultorio, per rompere i programmi da troppo tempo fissati nel cemento. Occorre pensare...

Performative arts today – parte seconda


di Giorgiomaria Cornelio

seconda parte

Un secondo momento della giornata è stato dedicato al teatro come studio della polifonia scientifica e come passe-partout a rimedio delle mortificazioni settoriali. L’incontro, tenuto dal regista e direttore del Minimo Teatro Maurizio Boldrini a partire dalla sua “Lezione su Carmelo Bene” (Nazione Indiana si era già occupata di questo volume), è stato introdotto da un intervento di Gianluca Pulsoni (ricercatore e giornalista del Manifesto) indirizzato a restituire il timbro degenere di Carmelo Bene oltre le demarcazioni geografiche.

“Pacific Palisades”. Un testo al confine

di Stiliana Milkova Pacific Palisades, il nuovo libro di Dario Voltolini, è appena uscito da Einaudi. Pacific Palisades racconta una...

waybackmachine#04 Giuseppe Zucco “Il teatro è lo specchio della società, e lo specchio non ha bisogno di cornici dorate – Una lezione di Peter...

Ogni domenica, noi redattori di Nazione Indiana ripubblicheremo testi apparsi nel passato, scritti o pubblicati da indiani o ex-indiani,...

Di cosa è fatto il niente

Lecture on Nothing di Robert Wilson al Festival dei 2Mondi di Maria Anna Mariani Lecture on Nothing: quali aspettative si schiudono...

Bracciate # 5 – Manuel Almereyda Perrone

Il quinto racconto della rubrica  Bracciate è «Il polpo in insalata», testo vivo e fresco di Manuel Almereyda Perrone, svizzero di...