omaggio a Dario

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Alice was too much puzzled to say anything; so after a minute Humpty Dumpty began again. `They’ve a temper, some of them – particularly verbs: they’re the proudest – adjectives you can do anything with, but not verbs – however, I can manage the whole lot of them! Impenetrability! That’s what I say!’
`Would you tell me please,’ said Alice, `what that means?’
`Now you talk like a reasonable child,’ said Humpty Dumpty, looking very much pleased. `I meant by “impenetrability” that we’ve had enough of that subject, and it would be just as well if you’d mention what you mean to do next, as I suppose you don’t mean to stop here all the rest of your life.’
`That’s a great deal to make one word mean,’ Alice said in a thoughtful tone.
`When I make a word do a lot of work like that,’ said Humpty Dumpty, `I always pay it extra.’

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antonio sparzani
antonio sparzani
Antonio Sparzani, vicentino di nascita, nato durante la guerra, ha insegnato fisica per decenni all’Università di Milano. Il suo corso si chiamava Fondamenti della fisica e gli piaceva molto propinarlo agli studenti. Convintosi definitivamente che i saperi dell’uomo non vadano divisi, cerca da anni di riunire alcuni dei numerosi pezzetti nei quali tali saperi sono stati negli ultimi secoli orribilmente divisi. Soprattutto fisica e letteratura. Con questo fine in testa ha scritto Relatività, quante storie – un percorso scientifico-letterario tra relativo e assoluto (Bollati Boringhieri 2003) e ha poi curato, con Giuliano Boccali, il volume Le virtù dell’inerzia (Bollati Boringhieri 2006). Ha curato anche due volumi del fisico Wolfgang Pauli, sempre per Bollati Boringhieri e ha poi tradotto e curato un saggio di Paul K. Feyerabend, Contro l’autonomia, pubblicato presso Mimesis. Ha curato anche il carteggio tra W. Pauli e Carl Gustav Jung, pubblicato da Moretti & Vitali nel 2016. Scrive poesie e raccontini quando non ne può fare a meno.