da Sud n°5
Liberate uomini l’ergastolano
di
Rocco Scotellaro
Chiuso nel cerchio che disegni
roteando le tue mani protese
verso un segno di liberazione,
mentre insiste questa pioggia
che porta nella stanza tanta luce
quanto basta alle tiepide cappelle,
han bussato alla tua porta nel silenzio
i contadini laceri del
i calzolai tisici dipinti
come l’acqua sporca della suola.
E sul libro le parole
riacquistano il calore della fiamma.
L’ora dei falchi solitari
induce al refrigerio
dell’ombra delle acacie.
Le voci sono le maledizioni
dei mietitori contro il sole:
non è tempo che la tua mano inerte
tracci motti sibillini
sull’arena accaldata.
Hai tu ergastolano nel tuo cuore
appeso alle sue sbarre,
così solo come sei.
I mietitori si son dati
convegno questa sera
a batter pugni sulla spalla
del datore di lavoro.
E sento che t’insorge la preghiera
fra le loro canzoni e le bestemmie:
Liberate, uomini, l’ergastolano.
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Giorgio di Costanzo ha copiato nel mio blog i versi di amelia rosselli dedicati a rocco scotellaro (Cantilena) e ci ha parlato di quando i due poeti si erano incontrati a venezia ed era stato un colpo di fulmine.
I versi della Rosselli sono perfetti e bellissimi vi segnalo il post dove li potete leggere, nello stesso post ho raccolto tutti i commenti lasciati in precedenza da giorgio e in cui aveva parlato dell’argomento e giorgio poi ha lasciato nei commenti di quello stesso post altri due interventi di grande interesse. Vale la pena di leggersi il tutto.
http://georgiamada.splinder.com/post/6077506#comment
Grazie Georgia per l’indicazione
effeffe