Tre inediti
di Giancarlo Tramutoli
Enel
Si dice
che Ungaretti
pagasse delle mostruose
bollette della luce.
Cucina monastica
Nel convento
il sugo
si fa con i prelati.
Ringraziamenti
Grazie al bicchiere
che
(gentilmente)
si è rotto dopo
(solo dopo)
che avevo finito il gelato
e prima
(solo prima)
di averlo lavato.
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ha
haha
hahaha
haha ha
ha
io c’ero, quando tramutoli ha composto Enel!
era qui!
per dire.
Eio,
è vero, ormai creo direttamente sul tuo blog dove c’è aria favorevolissima per i miei calembour e molta sana follia.
:-)
M’inchino (con l’apostrofo, eh, non tutto attaccato, non mi si fraintenda)
No so chi sia Giancarlo Tramutoli, non ho il piacere di conoscerlo, ma da queste tre poesia credo fermamente che sia un genio. Sulla linea di Toti Scialoja, Bufala cosmica con un po’ di “cattiveria” napoletana alla Bàino e Ioni. Ho riso per mezzora =)
Giancarlo Tramutoli (cercalo su ibs) scrive libri di rara obesità poetica.
o intramontabile Tramutoli,
tu tramuti la mia trista e trita vita
in intrepidi tramonti
tra un Ottobre rosso & Ombre rosse…
MarioB.
Qualche giorno fa ho riletto “e lasciatemi divertire” di Palazzeschi. Ora mi sono divertito con questi tre inediti. Un saluto Marco
tramutoli sei un grande di spirito! non credo proprio che dentro quelò bicchiere centri col gelato se no per q
tramutoli sei un grande. non credo poprio che quel bicchiere avesse a che fare col gelato se non per questioni di spirito. prosit!
hik!
son d’accordo con angelo. Anche a me tramutoli fece subito pensare a scialoja (fin dal nome…)
Scialoja? Palazzeschi ? “(tra)mutatis mutandis”… “si parva licet”…
caro giancarlo
questi tre pezzi sono indubbiamente ispirati. forse starebbero bene anche in prosa. credo, te lo dicevo anche qualche giorno fa, che ci sono troppe scritture che vanno a capo, bisogna un pò sfoltire la poesia, nasconderla, magari.
(Pardon)
OT
Franco, le mail che ti invio mi ritornano indietro.
Avrai cambiato indirizzo. Mi mandi il nuovo a: gtramuto@tiscali.it . Quello di Gaetano lo trovi sul suo sito.
Ciao
pensa giancarlo che ieri, prima di andare allo spettacolo di Cochi e Renato (splendido) Aspettando un’amica che passava a prendermi in macchina mi sono riletto il tuo Onan (che gentilmente mi mandasti).
tutto
d’un fiuto
e ho cominciato a ridere come un ossesso.
Volevo dirtelo ecc ecc
effeeffe
Son stati fatti, giustamente i nomi di Palazzeschi (per il metodo), Scialoja (per i calembour), io aggiungerei Penna (per la leggibilità), Roviello (per l’ironia), Marziale (per l’invettiva), Cummings (per le (parentesi) e la decostruzione del testo)), Sandburg (per la fantasia), Orazio (per la satira), W.C.Wiliams (per quel modello di poesia che è la carriola rossa), Frank O ‘Hara (per l’idea che una poesia è come una telefonata ad un amico) Ecc. Ecc. e Oh, credo che ci sia dentro ANCHE qualcosa di mio.
:-)
@effeeffe,
Grazie.
anch’io li adoro Cochi&Renato.
“E la vita l’è bella l’è bella
basta avere l’ombrella…”
Quella magnifica surreale leggerezza.
Errata corrige:
Roviello è, evidentemente: Vito Riviello.
pardon.