Juke Box / L’incontro
di Piero Ciampi
Domani
la mia camicia sarà pulita,
le mie pupille bianche,
il mio passo fermo,
i calzoni stirati,
le scarpe lucide,
e la mano non deve tremare,
costi quel che costi.
Non ti potrò baciare
perché anche tra noi due l’attesa è sacra
e la diffidenza necessaria.
Forse comincerò a prenderti la mano,
poi non saprò come continuare,
farò di tutto perché tu non capisca
l’indifferenza che in questo mondo ci perseguita.
Stanotte allenerò le mie labbra
a sorridere
e dovrò quindi pensare
a lavarmi fino alla morte i denti.
Vorrei piacerti come un tempo
ma la mia pelle è stanca
e non posso nascondere il mio volto.
Dovresti essere forte e dirmi,
lasciandomi alla mia vita di sempre,
che ormai per te sono un estraneo
e che ha ragione la gente
quando dice che merito la solitudine.
Ma guarda tu che cosa ti dico;
sarebbe molto meglio per te
che te ne andassi
prima di incontrarmi.
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…’farò di tutto perché tu non capisca
l’indifferenza che in questo mondo ci perseguita.’
Grande!
bisognerebbe fare in tempo a morire
prima di scomparire,
per poter essere riconosciuti
per quello che si è stati
e non per le tracce
che si sono lasciate.
saperti abbandonata alle tue stasi
provoca un abbandono un vuoto nelle mani
determina il non senso del tuo sentire quasi
favorisce il tuo non credere che siamo ormai lontani
“Sarebbe molto meglio per te/ che te ne andassi/ prima di incontrarmi.”
E’ una maledizione, le mie storie d’amore sprofondano nell’abbandono o nella follia. Ho sempre il volto della straniera, della mentecatta, della brutta.
Non mi amo.
La canzone dice l’impossibilità dell’incontro.
Grazie Franz , ma la canzone non ha l’incanto dei tuoi testi
Veronique, pensa all’ambiguità di questo testo: Ciampi infatti lo scrisse rivolgendosi alla figlia, che viveva con la ex moglie, da lui separata. Un po’ come in Vedrai Vedrai Tenco si rivolge alla madre (e l’ascoltatore pensa invece si rivolga alla fidanzata o moglie).
L’ambiguità è presente anche ascoltando la canzone. Infatti la musica (di Gianni Marchetti) sembra una sezione presa da una colonna sonora di un film anni 70. (E forse lo è pure, visto che Marchetti lavorava per il cinema).
Dunque grazie, ma questo è un testo per canzone ed è funzionale a una voce, a un’interpretazione, a una musica. Alla canzone, questo prodigio dei sensi.
In Juke-Box tentiamo più che altro di ricreare un clima e delle suggestioni attraverso i testi delle canzoni che più ci piacciono. E’ una rubrichetta al servizio della colonna dei commenti (so che Effeffe la pensa grosso modo alla stessa maniera).
Una “rubrichetta” che ha il privilegio di – allietarearricchire –
i cuori!
ben vengano le canzoni!
Franz,
Allora con questo chiarimento, vedo il testo con un occhio ripulito. Capisco meglio che il padre prenda cura della sua apparenza, con ansia, e come un amante, è vero.
Il padre vuole ritrovare la sua figlia ma ha paura, perché l’amore non è sicuro.
Infine la trova bella, questa canzone. Manca solo la musica.
Baci per te.
Infatti. E la canzone è ancora più dura, molto più dura, così: una figlia non si sostituisce, una moglie o fidanzata sì.
Baci restituiti.
anche vista dalla parte della figlia questa canzone e’ durissima, a pensarci.
fem
quando ciampi se ne andò, carmelo bene commentò: come al solito scompare una delle poche persone eccezionali che abbiamo e ci si accorge di lui troppo tardi.
http://www.booksbrothers.it/extra/3/1/216/3
Molte grazie, Maurizio.
(Andate a leggere il link).