L’armata angelica dai boccoli d’oro

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“E vennero uno dopo l’altro, come uno sciame dorato d’api,
ma erano gli arcangeli, con i capelli d’oro e gli occhi
celesti, senza spade o scudi, ma armati di luce,
e verso fetus jesus volsero le dilatate pupille”

dal Vangelo apocrifo di Simon Mago

(Clicca sull’angelo che più ti piace: ti porterà fortuna per l’anno che verrà)

38 COMMENTS

  1. “Supponiamo che la caverna sia un luogo di passaggio: un corridoio. Avrà due esiti: da quale sono passati? Io non ho dubbi, sono saliti dalle viscere del mondo; tutte queste figure vengono dagli inferi.
    (…)
    Il presepio potrebbe essere un gioco terribile. I pupazzi sono demoni; il loro compito è di discendere, no, di ascendere al nostro mondo, e offrirci come spiegazione il delirio.
    (…)
    Ci si chiederà come non si vedono i pipistrelli. Ma non si vedeva nemmeno il diavolo se non lo si riconosceva nel corpo del pastore; e allora? Ma, insomma, non è chiaro? Gli angeli. Questo posto brulica di angeli in modo innaturale, questi sono venuti a far gloria, a far baldoria, a suonare trombe; sono sacri gorilla, ma anche guardie, bestie di mano, intese a chiudere il presepio in uno spazio in cui non accada se non quello che deve accadere.”

    da IL PRESEPIO

    di Giorgio Manganelli

  2. Adoro gli angeli, sono nelle nuvole. Che dire degli angeli biondi? Sono di una sfera speciale, dorata.
    Io, appartengo agli angeli rossi, una sfera speciale, di fuoco.
    Le foto mi hanno fatta ridere!

    Buon Natale a tutti.

  3. Un momento da Grand Hotel assolutamente imperdibile. Adattissimo anche per i sabati sera più up to date.

    Grazie Andrea, che Dio te ne renda merito!…

  4. azz, andrea ho cliccato sul tuo alter-angel e mi è uscita la faccia di Berardinelli…
    effeffe

  5. ma chi è ‘sta banda di cialtroni? Ma in miniera non ci va più nessuno a lavorare???

    ;-)))

  6. Ragazzi, bando agli isterismi.

    Fra poco è natale. C’è il pranzo dove le famiglie si spaccano. Dove i maroni si spaccano. Dove si fa il buco del debito privato, pur di darla vinta ai mariti, alle mogli, i bambini, i bamboccini, i canaglini, i conigli-cagnolini. E’ nato pure dio. Girano per le strade Babbi Natali precari. Tutti siamo più infuriati.

    Manteniamo la calma. Anche questo natale finirà.

  7. Almeno voi non avrete dovuto partecipare a ben due ( e dico DUE! ) Feste di Natale a Scuola consecutive con annessi canzoncine improbabili, panettoni al sapore di conservanti e parenti giubilanti che assaltano il buffet.
    Aspetto attestati di solidarietà.
    Finirà, certo. Finirà.

    Come disse il giovane Holden : “Non pareva proprio che stesse per arrivare Natale. Pareva che non stesse per arrivare niente.”

    Baci. Monia

  8. Monia, non sei sola. Io ieri mi sono smazzato prima la festa alla scuola elementare della grande (con recita) poi quella alla scuola materna della piccola (con recita pure lì). Avevo due piedi che sembravano padelle. E due palle che non ti dico.
    (però mi sono commosso lo stesso guardando le mie piccoline. Che sono, ovviamente, le bimbe più belle del mondo…)

    ;-) G.

  9. Mah Che si dice qui? Oggi, ho mangiato caramelle al cioccolato con gli alunni, ho letto una favola per i piccoli (Sixième) L’arancia blu: è una lettera per la terra, una storia molto dolce.
    Ieri,ci aveva il pranzo di Natale (alla scuola media) con vino rosso per una volta, certo un vino insipido, ma vino…
    In realtà, i bambini erano contenti di partire in vacanza, gli occhi scintillano, è bello, no?
    Ma capisco Monia,i parenti sono insorpottabili.
    E ‘vero che gia ho male di pancia: ho troppo mangiato.
    Ma sono molto contenta: sono in vancanza e parto.
    Andrea anche ha ragione: tu vai nella tua famiglia con la speranza di un cambio, ma una piccola osservazione e tu ridiventi bambino!

    PS SgtPepper: a mio avviso Sarko incontra difficultà: è troppo nervoso e penso troppo a farsi vedere. Carla è più talentuosa e malina, un po’ venale.

  10. sbaglio o il primo angelo della terza fila dall’alto è decisamente gnocca? urgono conferme! qui c’è gente che si strugge! a più non posso!

  11. gli angeli non hanno sesso

    &

    non tutti gli indiani sono angeli
    non tutti gli angeli sono indiani

  12. Ma Pepper, staccati di tanto in tanto da gente e novella 2000. Leggi, chesso’ io, guerra e pace.

    Una domanda: Presepucci presepucci, odor di Manganellucci… Va bé.
    Ma non è che i boccoli d’oro sono la parrucchetta di polendina di Mastro Geppetto, come dicesi nel Pinocchio una storia parallela.**

    Ma Monia sei quella sopra a sinistra?

  13. gggggggggggggggggggiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnggggggggggggglllllllleeeeeeeeeeee bbbbbbbbbbbbbbeeeeeeeeeelllllllllsssssssssssss

    E’ NAT E’ NAT E’ NAT E’ NAT

    ALE ALE ALE… ALE ALE ALE

    E’ NAT E’ NAT E’ NAT E’ NAT

    U PICCI PICCI PICCI

    U PICCIRIELLO

    DI VIN DI VIN DI VIN

    BACCO è nato perbacco BACCO è nato perbacco BACCO BACCO BACCO

  14. signore distinito, quel libro è quello ke lei c’ha sotto le chiappe sennò non c’arriva alla tastiera.

  15. Monia resisti.
    Fra poco lo sputano fuori dalla burella cavernosa.
    Intorno al tavolone familiare volano fendenti, tra un bicchiere e l’altro.
    Il riciclo regali giunge al suo acme.
    E poi si fa un bel movimento orgonico di capodanno (1).

    (1) Movimento orgonico:
    vedi alcuni dei 470 e passa comments del post “Non toccate la mia libertà.”

  16. Movimento orgonico? 470?!! Non ce la posso fare. Urge sinossi, Andrea, abbi pietà.
    Mi sono pure accorta di aver regalato alcolici a dei simpaticoni che hanno deciso proprio QUESTO NATALE per diventare astemi! Non ce la posso fare.
    Una lettura disintossicante?…
    Baci disperati.
    Monia

  17. letture disintosssicanti: sotto il vulcano di lowry e mosca sulla vodka di Erofeev: strettamente per astemi

  18. Oh , Lowry, quanto l’ho amato, quel vulcano (me lo portai pure in una solitaria vacanza sotto il vulcano di Stromboli)… ma anche Caustico lunare, con l’albatros di Coleridge al collo…

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Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato uno studio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e la raccolta di saggi La confusione è ancella della menzogna per l’editore digitale Quintadicopertina (2012). Ha scritto saggi di teoria e critica letteraria, due libri di prose per La Camera Verde (Prati / Pelouses, 2007 e Quando Kubrick inventò la fantascienza, 2011) e sette libri di poesia, l’ultimo dei quali, Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, è apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017). Nella collana “Autoriale”, curata da Biagio Cepollaro, è uscita Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016 (Dot.Com Press, 2017). Ha curato l’antologia del poeta francese Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008 (Metauro, 2009). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di alfabeta2. È il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.