Mi pare molto importante anche quello che si dice in coda all’appello. Che scendessero “lorsignori” dall’altissimo pedistallo dei loro valori morali, e pensassero alla quotidianità delle persone, delle singole persone. A Piergiorgio che chiede di morire, a Sante che chiede di vivere.
Esattamente: non problematica, indolore, una firma a costo zero. Chi non sottoscriverebbe per alleviare le pene ai sofferenti, per ridare dignità ad esistenze immiserite dal dolore? Tanto più che a tutti potrebbe capitare altrettanto… Qualsiasi decisore politico, qualsiasi ministro o parlamentare si dichiarerebbe (e sarebbe sinceramente) d’accordo. Che qui non si pongono neppure i sottili risvolti morali insiti nel diritto a morire. Ovviamente, assumendo tale diffusa sensibilità, si tratta di trovare le risorse (perché qui è di soldi che si parla). A quel punto, quanti degli entusiasti sottoscrittori accetterebbero, ad esempio, un inasprimento fiscale? O una riduzione dei servizi pubblici? Solitamente, a questo punto del ragionamento, si invocano piuttosto tagli agli sprechi, alle spese militari, alle indennità dei politici, ai benefits dei manager pubblici, etc. Il che è certamente possibile oltre che giusto, e tuttavia lascia un alone peloso intorno a quella firma e a tutte le adesioni “a costo zero”. NYMB sembra sottintendere la firma non problematica: not in my backyard… Si attendono smentite.
mi pare importante e ho firmato
Qualcuno puo spiegare l’appello? Non ho ben capito. E’ un appello per morire nella dignità? Allora sono per quest’appello: mi è sempre sembrato crudele mantenere un essere nel dolore.
Se nadia e effeffe hanno firmato, vale la pena. Allora firmo.
concordo con niky lismo sulla gratuità di queste sottoscrizioni non problematiche, che non valgono niente perché non costano nulla (fatica, tempo, soldi).
Patrizia Guarnieri, storica, ha ricostruito la vicenda dell'emigrazione forzata a causa del fascismo di intellettuali e scienziati, soprattutto ebrei:...
S.P.Q.R.
di Luigi Di Cicco
This Heat, S.P.Q.R. -> play
___
___
James Joyce - Lettera al fratello Stanislaus
(25 settembre 1906. Da Lettere, a cura di...
e allora avanti o popolo…
io ho firmato e voi?
effeffe
Mi pare molto importante anche quello che si dice in coda all’appello. Che scendessero “lorsignori” dall’altissimo pedistallo dei loro valori morali, e pensassero alla quotidianità delle persone, delle singole persone. A Piergiorgio che chiede di morire, a Sante che chiede di vivere.
Esattamente: non problematica, indolore, una firma a costo zero. Chi non sottoscriverebbe per alleviare le pene ai sofferenti, per ridare dignità ad esistenze immiserite dal dolore? Tanto più che a tutti potrebbe capitare altrettanto… Qualsiasi decisore politico, qualsiasi ministro o parlamentare si dichiarerebbe (e sarebbe sinceramente) d’accordo. Che qui non si pongono neppure i sottili risvolti morali insiti nel diritto a morire. Ovviamente, assumendo tale diffusa sensibilità, si tratta di trovare le risorse (perché qui è di soldi che si parla). A quel punto, quanti degli entusiasti sottoscrittori accetterebbero, ad esempio, un inasprimento fiscale? O una riduzione dei servizi pubblici? Solitamente, a questo punto del ragionamento, si invocano piuttosto tagli agli sprechi, alle spese militari, alle indennità dei politici, ai benefits dei manager pubblici, etc. Il che è certamente possibile oltre che giusto, e tuttavia lascia un alone peloso intorno a quella firma e a tutte le adesioni “a costo zero”. NYMB sembra sottintendere la firma non problematica: not in my backyard… Si attendono smentite.
mi pare importante e ho firmato
Qualcuno puo spiegare l’appello? Non ho ben capito. E’ un appello per morire nella dignità? Allora sono per quest’appello: mi è sempre sembrato crudele mantenere un essere nel dolore.
Se nadia e effeffe hanno firmato, vale la pena. Allora firmo.
concordo con niky lismo sulla gratuità di queste sottoscrizioni non problematiche, che non valgono niente perché non costano nulla (fatica, tempo, soldi).