Una settimana e un giorno

Beatrice Meoni, Domenica, 2008 (stampa su acetato e tecnica mista su tela)

Beatrice Meoni, Domenica, 2008 (stampa su acetato e tecnica mista su tela)

Testo critico di Sandra Burchi

Una settimana, un giorno, un’ora…

Questo calendario di giorni e di ore in cui gli impegni si mescolano alle gioie, alle feste, ai dolori, in cui la vita partecipa, in cui tutto segue e precede tutto in ordini indefiniti, questo calendario a volte spietato, è il mio tempo quotidiano, è il mio sguardo, la mia voce.

Le foto sono attimi di esistenze comuni, il resto si sfalda, si mescola sulla tela all’immaginazione, a trame raccontate da oggetti sottili che partecipano della nostra esistenza, quasi mai da protagonisti, raccogliendo quello che resta di un’ora.

Il tempo invisibile del fazzoletto in una borsa, che trattiene le emozioni di un ritorno, o la tovaglia che tra una macchia di vino e un ricamo conserva la gioia di una festa.

Un quaderno dei giorni che conserva e trascrive nelle sue pagine il fluire delle ore e degli oggetti che rimangono testimoni del suo passaggio.

Non c’è passato, presente o futuro, c’è il tempo con le emozioni che porta, ora per uno, ora per un
altro, solo un battere e un levare.

Inaugurazione della mostra: giovedì 19 giugno 2008 alle ore 19.00

Durata: 20 giugno – 25 luglio 2008
Sede: Galleria Traghetto Via Reggio Emilia 25, 00198 Roma
Tel/fax: 06.44.29.10.74
Orario di apertura della galleria: dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30 o per appuntamento

www.galleriatraghetto.it


Beatrice Meoni
è un’artista visiva che opera attraverso varie tecniche, dalla pittura al video, all’installazione, dedicando gran parte della sua attività alla sperimentazione del rapporto tra testi letterari, immagine, suono e spazio. Dopo alcune esperienze in campo teatrale, nel 2001 ha iniziato a lavorare per la Scuola Normale Superiore di Pisa progettando e realizzando allestimenti-installazioni in occasione di letture integrali dei grandi classici, sancendo il suo definitivo passaggio all’arte visiva. Vive e lavora tra Siena e Sarzana.

Sandra Burchi, di formazione filosofica, combina saperi e linguaggi diversi nell’indagare le forme del quotidiano e le storie di vita. Attualmente collabora con il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Pisa.

3 COMMENTS

  1. Le foto sono les belles endormies della vita quotidiana del passato. Hanno bisogno di una sguardo intimo, affettivo per vivere, altrimenti sono oggetti dimenticati della memoria.

  2. donna di grande talento beatrice meoni, caro franz, la conosco e frequento abbastanza aasiduamente, e sono orgoglioso che abbia curato le immagini che accompagnano la messa in scena teatrale del mio biondo 901.

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