I giovedi di Turro (calendario di marzo)

“I GIOVEDI’ DI TURRO”, rassegna di poesia organizzata dall’Associazione La Conta in collaborazione con il Circolo Arci Martiri di Turro e l’Associazione Le Belle Bandiere. Si tiene ogni giovedì alle ore 21.00, al Circolo ARCI Martiri di Turro, Via Rovetta, 14 a Milano. Ingresso gratuito con tessera ARCI.

I GIOVEDI’ DI TURRO
Uno spazio per condividere ascolto e partecipazione, perché Milano ha bisogno urgente di opportunità reali di espressione per tutti. Ne siamo convinti: apriamo quindi le nostre porte per lanciare la sfida di un appuntamento fisso settimanale in cui incontrarci a fare poesia e non solo, all’insegna dello scambio e del contatto umano. Saremo protagonisti e saremo pubblico. Cresceremo mese dopo mese anche grazie alle vostre idee.

Spesso reading: poeti giovani e meno giovani, noti e meno noti si alterneranno con le loro letture-spettacolo nella sala underground che già si candida a cuore pulsante della poesia a Milano. Altre volte letture aperte: dieci minuti ciascuno per ogni autore; per partecipare basterà presentarsi in sala mezz’ora prima dell’inizio della serata segnando il proprio nome sulla lista; una vera jam-session da club di lettura. Ogni tanto presentazioni di libri di poesia: gli autori verranno a parlarci dei loro lavori.

Gli incontri de “I giovedì di Turro” sono coordinati da Anna Lamberti-Bocconi.

MARZO 2009 – “ESSER UOMO TRA GLI UMANI, IO NON SO PIÙ DOLCE COSA” (UMBERTO SABA)

5 marzo: serata collettiva
Con la crème dei Giovedì di Turro: Giovanni Catalano, Manuela Dago, Francesca Genti, Lorenzo Impalcature, Anna Lamberti-Bocconi, Alessandro Magherini, Ahmed Serag, Paolo Triulzi e altri a sorpresa.

12 marzo: presentazione del libro di Andrea Inglese La distrazione, ed. Luca Sossella
Classe 1967, poeta, saggista e traduttore tra i più apprezzati della sua generazione. Ha pubblicato un saggio di teoria del romanzo e diversi libri di poesia. È uno dei fondatori del blog letterario Nazioneindiana. Con La distrazione la sua lucidissima poetica segna un punto in più sul contatore della qualità assoluta.

19 marzo: La Storia inizia indietro degli OPM (Organismi Poeticamente Modificati) Mario Frighi, Giuliano Mori, Mauro Righi sono gli O.P.M., performatori poetici e musicali a tutela delle parole e a salvaguardia del gene della poesia, in un mondo che tende a mostrare sempre il lato esteriore dell’esistenza e a modificare geneticamente anche la verdura. Un nuovo reading-spettacolo per risalire all’indietro, dove si forma l’inizio delle storie di ciascuno, tra scelte, non scelte, momenti di lucidità.

26 marzo
: reading di Mara Cantoni
Drammaturga, regista, attrice, poetessa, ricercatrice di musica popolare, autrice di canzoni e di video. Un personaggio di estrema finezza e profondità, un organo vitale nel corpo vivente della cultura milanese. Tra i suoi ultimi lavori poetici Si salva chi può (2004), Cantata per il mare (2005), Bianco Nero Piano Forte (1997), per le fotografie di Silvia Lelli e Roberto Masotti e la musica di Luigi Ceccarelli.

48 COMMENTS

  1. Gulp!!!

    Ragazze, ma a birre come butta da quelle parti? Non vorrei sobbarcarmi qualche centinaio di chilometri per poi tornarmene a becco asciutto.

  2. Anna, a quando tue poesie in rete, visto che per me Milano è più lontana di Macondo?

    Gasp!!!

  3. @Tino S. Fila: ma non ci sono bar dalle tue parti? Strano, cerca bene, vedrai che una birra la rimedi, male che vada le vendono anche al super o in drogheria.

    @Macondo: mandami il tuo indirizzo mail privato, sarò felice di farti leggere le mie poesie. il mio è ordet61@libero.it

  4. Bar e drogherie per la birra ce ne sono, ma nessuno di questi esercizi serve qualcosa di così crèm-osamente alternativo. E soprattutto non c’è nessun commesso spocchioso che dà risposte stizzite come la tua.

    Ripìgliati, madame, “Azz!!!” voleva essere un’esclamazione di gradimento. E visto che ci sei, passa qualcosa anche alla compagnuccia di crèm-eria, cosi si rilassa e si ripiglia anche lei.

  5. @ Tino. A birre stiamo messi bene, il Circolo ARCI Martiri di Turro è davvero un bel posto e si mangia anche da dio. Io la birra non la prendo mai, ma vedo che ne scorre a fiumi, il vino della casa è un’onesta bonarda che costa 60 centesimi al bicchiere e 3 euro alla caraffa. Ti consiglio di venire a un giovedì, perché finora sono state serate davvero belle, serie, ma per nulla ingessate, molto divertenti e pieni di passione, davvero qualcosa di particolare.
    ciao

  6. Smack!!!

    Ci sarò, anche perché ho sempre avuto una particolare predilezione per la *bonarda* di cui cerco di fare il più largo uso possibile…
    Magari proprio il 12, così avrò modo di vedere per la prima volta, live and direct, anche il mio idolo, inglès. Sono proprio curioso di conoscerlo, me l’hanno descritto come alto, ben piantato, moro e riccioluto, ma in una foto qui su NI mi sembrava francamente diverso…

    Mi riconoscerai facilmente, avrò una maglietta che pubblicizza prodotti contro il colesterolo.

    Ciao, e grazie per l’invito.

  7. Comportati bene con le signore Tino perché dall’alto dei miei 1.92 e data la possanza dei miei bicipiti…. ho il cervello molto delicato. Le informazioni che hai sulla mia fisionomia sono tutte corrette tranne il ricciolo che è biondo platino e non moro. Di birra a Turro c’è da farsi il bagno!

  8. “il Circolo ARCI Martiri di Turro è davvero un bel posto e si mangia anche da dio.”

    da aficionado dei giovedì poetici confermo, e lo consiglio pure per una cena, che costa una miseria e di questi tempi la cosa è particolarmente apprezzabile. per l’ingles giovedì prox io ci sono sicuramente, se non altro per fischiarlo :-)

  9. Scusi, Inglès, ma allora non è lei quello che parla al microfono in questa foto?

    http://farm1.static.flickr.com/38/74530243_efb0d58403.jpg?v=0

    E chi ci capisce più niente qui.

    Garufi, se lei mi offre una cena, le do in cambio un’intera scatola con cinquanta confezioni-filtro di tisane agli estratti di ortiche, un prodotto che contro il colesterolo fa miracoli. Sappia che sono molto parco nel mangiare e mi accontento di poco, l’importante che nei paraggi, sempre a portata di mano, vi sia comunque la *bonarda*.

    Mi riconoscerà facilmente perché avrò in mano un sacchetto del super.

  10. Garufi, ma è incredibile!!! Vedo che ha un bloggo anche lei!!! Azz!!! E chi se lo avrebbe mai creso!!! Ho dato solo una rapida occhiata perché ho da fare, ma più tardi mi riprometto di leggere tutti gli articoli, in particolare due: “Il punto G” e “L’Ur-figa”, che meritano un approfondimento.

    La seguirò sicuramente, l’anatomia è la mia materia preferita.

  11. Guardi, quello con il microfono è senz’altro un bel ragazzo (?!), ma nonostante il nome (biondillo) ha dei riccioli banalmente mediterranei, i miei invece sono biondo-wharol.

  12. Senta, Inglès, lei sarà anche un eccellente poeta, e non per niente è il mio idolo, ma se mi dice che quello della foto è *un bel ragazzo*, io comincio ad avere dei serissimi dubbi, per il momento solo sulla qualità e quantità delle diottrie in suo possesso. Se poi vuole *franarmi* del tutto, non le resta che confessarmi che quel signore è anche un suo fan sfegatato e che la segue in tutti i suoi spostamenti verbo-performativi. In quel caso, non basterebbe tutta la gioia procuratami dal sapere che quello della foto non è lei e, soprattutto, l’immensa felicità che mi pervade nel pensarla biondowharolcrinito, a rimetterla sul (suo) piedi(n)stallo.

    Ecco, stia buono fino al 12 e si tenga pronto ad autografarmi la sua opera omnia (alcune sue opere le ho in parecchie copie!). Spero vorrà anche concedermi qualche foto e una piccolissima ciocca…

    Non si preoccupi, mi riconoscerà facilmente: sono quello col camice e gli *attrezzi* da barbiere.

  13. Va be’: se si può rientrare in un registro decente, bene, se no chiedo per favore alla redazione di cancellare il post, perché non mi va che le mie iniziative vengano smerdate con uno scambio di battute stupido, volgare e off-topic. Quindi caro Inglese, come mi hai fatto il favore di mettere il comunicato, fammi anche quello di toglierlo, perché fra l’altro ho riconosciuto Francesco, e non è proprio il caso di andare avanti così. Ci vediamo giovedì. Grazie.

  14. Anna, tu le strategie pubblicitarie proprio non sai cosa siano. Lascia stare gli eccessi, anzi istigali, vai in un phone center e butta lì un insulto anonimo a Inglese o a te, anzi meglio a te e meglio ancora se beceramente sessista. Vedrai che fioccheranno le proteste indignate, interverrano poi i moderati a calmare gli animi, e in tutto questo bailamme l’espressione “i giovedì di Turro” diventerà un mantra. Già mi vedo la saletta dell’arci piena in ogni ordine di posto, le copie autografate, te intervistata sul tg3 come vittima dell’odio machista che vuole soffocare le nobili voci poetiche :-)

  15. Non so chi, lei o chi per per lei, abbia mai riconosciuto, egregia signora, e la cosa non mi interessa minimamente; so solo quello che si evince dai due suoi interventi. Se vuole, non ho nessuna difficoltà a qualificarglieli, mi basta prendere i due termini che ha utilizzato prima di *off-topic* e aggiungerci *arrogante* e *boriosa*.
    L’ironia non può darle fastidio, visto che non la riguarda minimamente, tantomeno riguarda l’oggetto del post, che se ne è giovato in pubblicità gratuita all’iniziativa. Scambi del genere, sul filo della bonaria presa in giro reciproca, sono sempre avvenuti, anche prima che lei avesse notizia dell’esistenza di NI e decidesse, di punto in bianco, di venire a dettare le regole del confezionamento dei commenti; nessun autore o postatore ha mai avuto una reazione isterica come la sua. Provi piuttosto a rileggere le perle di saggezza che va seminando di tanto in tanto nei post degli altri. Dare un’occhiata alla propria mercanzia fa sempre bene, evita se non altro di mettere sul mercato merce scaduta, avariata. Esattamente come quella che ha esposta nel precedente commento.

    Si stia bene, e si ri-guardi.

  16. In tanti anni di silente frequentazione di Nazione Indiana, io una principessa su cotal pisello mica l’avevo mai veduta!

  17. Bene ragazzi,

    vi ho seguito con simpatia. Anzi stavo quasi per divertirmi.
    In effetti, poi, leggevo svogliatamente gli interventi.

    E il sorriso per niente divertito era solo un modo per superare
    gli intervalli angosciosi tra una volta e l’altra che veniva
    nominata la “bonarda”.

    Azz’è?

  18. non distraiamoci, impariamo un po’ di self-control da very Ingleis…

    …che forse ci sono anch’io a darvi una scossa venerdì!!

  19. Turro Seduto: c’è sempre una prima volta.
    Tino S. Fila: non ho letto il tuo commento.
    Sergio Garufi, è chiaro che hai ragione: ma un certo tipo di pubblicità non mi interessa, la lascio al shit-stema. :-)
    Andrea Inglese: dai, fammi ‘sto favore, cassa tutto. Gli inviti li faremo per telefono.

  20. Cara Anna, mi dispiace ma non vedo motivi per togliere questo post. In futuro se vuoi non segnaleremo le tue iniziative su NI.

  21. E comunque ha ragione Tino: io non sono un bel ragazzo. Sono una bella ragazza!

  22. Chissà perché questo 3d ha ispirato una ventata di machismo goliardico sub specie etilica?

  23. D’accordo, sono parole. Ma è squalificante per chi le ha scritte. Che senso ha denigrare una iniziativa che tende ad animare e a qualificare il clima culturale a Milano? Che offre la possibilità di provarci anche a chi scrive nell’ombra delle periferie o nel sottobosco? Dove si può, gli steccati è meglio abbaterli, piuttosto che erigerli. Non tiriamoci la classica zappa sui piedi.

  24. No, aspetta un attimo, Paola. Anna LB sa benissimo l’ammirazione che provo per i suoi versi, gliel’ho detto de visu. E il primo ospite di questa iniziativa è Andrea I, uno dei soci fondatori di NI. Qui nessuno sta denigrando nessuno, nessuno tira su steccati. C’era un piacevole cazzeggio, da chat, nulla di più. La notizia era passata benissimo.
    Qualcuno voleva organizzarsi per venire. Qualcuno interessato alla poesia. Se il tono era goliardico non toglie NULLA all’iniziativa, non solo rispettabilissima, ma auspicabilmente, da ripetersi mille e mille volte sul territorio.
    Prendersi così però sul serio, dietrologizzare, vedere quello che non c’è, mi pare paranoico. Se poi ci sono problemi di antipatie personali con chi si celi dietro Tino S. Fila (chiunque esso sia) io non posso saperlo. Ma mi pare un po’ puerile. (io non ho trovato nulla di denigratorio nelle parole dei suoi primi commenti).
    Non facciamo dell’esperienza poetica un serioso sacrario dell’inviolabilità del verbo. Non farebbe bene alla poesia stessa.

  25. Mah. Io gli ho letto il post sull’iniziativa e dopo e mi son messa a ridere pe’ i commenti. Mentre e ridevo di gusto e un pensavo però che qui si stesse “denigrando una iniziativa che tende ad animare e a qualificare il clima culturale a Milano”. Se l’avessi pensato e un n’avrei riso, eh!
    Via, e un pigliatevi troppo su’ i’ serio…

    E poi “(biondillo) ha dei riccioli banalmente mediterranei, i miei invece sono biondo-wharol.” gli è troppo forte. A dimostrazione che se uno gli è poeta e gli è poeta anche se e un vole dimostrare nulla a nessuno facendo un momento i’ grullo.

  26. E un n’aveo letto ancora i’ Biondillo: “Non facciamo dell’esperienza poetica un serioso sacrario dell’inviolabilità del verbo. Non farebbe bene alla poesia stessa.”.

  27. Ognuno ha riaggiustato il proprio tiro, come si conviene in ogni gioco o “cazzeggio” ( e ridagli!).
    Simpatica questa portinaia della crusca, anche lei un po’ “grullerella”!
    Ho come la sensazione che alla poesia non importi granchè, di tutto ciò.
    Ciao!

  28. Biondillo: “Qualcuno voleva organizzarsi per venire. Qualcuno interessato alla poesia. Se il tono era goliardico non toglie NULLA all’iniziativa, non solo rispettabilissima, ma auspicabilmente, da ripetersi mille e mille volte sul territorio.”
    Concordo con Gianni. Comunque resta il fatto che io in alcuni commenti di tono goliardico e di “simpatico cazzeggio” ho sentito una vena di svalutazione aggressiva e machista che mi ha urtato molto. Se vi divertite così divertitevi pure, non è un problema, però è tutta violenza che passa sotto. Mi fa strano che persone intelligenti non se ne accorgano o gli torni comodo non accorgersene, non saprei.
    Non sono né boriosa né spocchiosa, ma la goliardia con allusioni sessuali innestata su una cosa bella e pulita come la rassegna di Turro (nella quale fra l’altro personalmente ci metto un enorme impegno), non solo l’ho trovata fuori luogo, ma mi ha fatto male COME DONNA. E questo è più grave di qualsiasi eventuale paturnia che possa avere Anna Lamberti-Bocconi. Era questo il motivo per cui ho chiesto di togliere il thread. Ma ora mi accorgo che va benissimo anche parlarne.
    Un saluto a tutti.

  29. C’è qualcuno che ha ancora voglia di giocare! Ma il discorso s’è fatto davvero serio questa volta, (concordo con Anna e capisco pienamente ciò che lei dice).
    Passano valori negativi, anche senza rendersene conto, attraverso certi atteggiamenti.
    Sono passati tanti anni, ma non è fuori luogo (e qui più che mai), rinnovare e condividere certe “giuste” rivendicazioni femminili.
    W le donne che si organizzano, fuori dalle case e fanno cultura!

  30. cara anna, ti ringrazio di aver esplicitato i motivi della tua irritazione. Ti risponderò sinceramente su questo: sui toni machisti è davvero duro fare la tara nei commenti. E’ facile farla per i tono razzisti, per i toni ingiuriosi ad personam. Ed è pur vero che intelligenti o meno, noi in quanto maschietti siamo comunque cronicamente più “sordi” a certi toni. Bene, cosa voglio dire con tutto ciò. Che la reazione migliore di fronte a questa faccenda non è né l’autoesclusione (togliere il post) né la censura (togliere i commenti), ma fare quello che hai fatto tu nell’ultimo commento: sollevare frontalmente la questione! E se sulla poesia si può sempre “grullare” – e non sei certo tu ad averne una visione “sacrale” – sul machismo chi ha voglia di grullare, smette inevitabilmente di essere un innocuo grullo.
    Spero che il quaderno indiano curato da Francesca Matteoni ora in homepage ti riconcilii almeno con lo spirito dei redattori di Ni.

  31. Che tristezza.
    Tutta la mia solidarietà ad anna lamberti bocconi, la sua richiesta è molto semplicemente legittima, indipendentemente dal fatto che se ne condividano o no le motivazioni. e anche alle redattrici/autrici del quaderno, che son sicura non avrebbero voluto essere cooptate in una operazione del ….genere.
    Buon 8 marzo a tutt*, e ascoltate stocazzo di testo. Ciao anna, ti alzo stocazzo di audience:))))))
    http://www.youtube.com/watch?v=c1TAniYFvYU

  32. Perché avete censurato il mio commento delle 12.13? Era offensivo? Dava fastidio a qualcuno?

  33. @ Andrea Inglese

    Prima di scomparire per sempre dai commenti su NI (mi raccomando, niente lacrime e ciocche di riccioli strappati!) volevo proporti una *semplicissima* un’osservazione.

    State facendo passare l’idea che chi scrive una cosa del genere…:

    *

    Smack!!!

    Ci sarò, anche perché ho sempre avuto una particolare predilezione per la *bonarda* di cui cerco di fare il più largo uso possibile…

    Magari proprio il 12, così avrò modo di vedere per la prima volta, live and direct, anche il mio idolo, inglès. Sono proprio curioso di conoscerlo, me l’hanno descritto come alto, ben piantato, moro e riccioluto, ma in una foto qui su NI mi sembrava francamente diverso…

    Mi riconoscerai facilmente, avrò una maglietta che pubblicizza prodotti contro il colesterolo.

    Ciao, e grazie per l’invito.

    *

    Garufi, ma è incredibile!!! Vedo che ha un bloggo anche lei!!! Azz!!! E chi se lo avrebbe mai creso!!! Ho dato solo una rapida occhiata perché ho da fare, ma più tardi mi riprometto di leggere tutti gli articoli, in particolare due: “Il punto G” e “L’Ur-figa”, che meritano un approfondimento.
    La seguirò sicuramente, l’anatomia è la mia materia preferita.

    *

    … all’interno di uno scambio scherzoso tra me, te, Biondillo e Garufi, dove non c’entra niente l’iniziativa di Turro (tra l’altro ho ringraziato Francesca Genti dell’invito, raccolto, avendo già precedentemente detto di apprezzare l’iniziativa), sta incitando tra le righe, “sotto”, alla violenza contro le donne, al machismo offensivo, svalutante e aggressivo?

    Ma ti rendi conto dell’enormità della cazzata che state avvalorando? Tutto ciò è semplicemente osceno, volgare, offensivo. Ma solo per la vostra intelligenza, che prima o poi ve ne chiederà conto.

    Che dire, a ogni stagione (e a ogni blog) il coro di suffragette e suffragetti che si merita… ma che vi si accodi una voce solista che recita di solito su ben altri spartiti, beh la cosa fa un po’ senso, davvero.

    Addio, e buona continuazione con queste bestialità.
    Non prima di aver reso un doveroso omaggio a Enrico IV di Borbone: lui sì che aveva capito tutto, quattrocentodieci anni fa… o giù di lì.

    Salvatore (Tino) Fila

  34. Non per niente, però vorrei sapere che cosa c’era di sessista in questo commento (ché è da lì che è partito il tutto) di Tino S. Fila: “Ragazze, ma a birre come butta da quelle parti? Non vorrei sobbarcarmi qualche centinaio di chilometri per poi tornarmene a becco asciutto.”
    No, perché agitare il politically correct quando non c’entra nulla – a me pare davvero nocivo per le cause stesse che si vorrebbero difendere.

  35. (paolarenzetti)
    “Simpatica questa portinaia della crusca, anche lei un po’ “grullerella”!
    Ho come la sensazione che alla poesia non importi granchè, di tutto ciò.”.

    Sì, sono un po’ grulla, lo ammetto (e non credo mi faccia male esserlo, visto che nella realtà pare che io sia “troppo seria”: insomma, c’è da ingrullire in tutti i modi…).
    Della poesia m’importa.
    Ciao.

  36. (paolarenzetti)
    Paola, scusami, ti ho letto male: “alla poesia non importi granchè, di tutto ciò.”.
    Io penso che alla poesia importi tutto e che esista dappertutto, quando esiste.
    Ciao

  37. scusate, io sono perplessa, e sono una donna, che quando c’è da incazzarsi, si incazza, quando non mi sento rispettata come donna e/o come persona vado giu di brutto, solo che in questo caso ho avuto la stessa impressione di marco rovelli. non mi sembrava offensivo il commento TFS. io l’avevo letto anzi positivamente… vengo, mi faccio pure un po’ di chilometri per esserci, ci scappa una birra?

    se non c’è un sottotesto o questioni personali che non conosco è un’altra storia, altrimenti parlare di sessismo e atteggiamenti violenti mi sembra veramente eccessivo e fuorviante.

    valentina

  38. funambola@ che rivoluzione!

    stalker@ e vai con l’annullamento delle differenze! C’è da crederci?
    Siamo sempre e solo noi donne a fraintendere? Alla fine c’è solo un unico mare, dove tutto si confonde e regna l’imposta bonaccia?
    Quanto ai sottotesti non so, ma alle “teste”… davvero uniche e originali.

    portinaia@ simpatica, ma in fondo seria e cavillosa!

    @ tino com’è la storia di Enrico IV ? Qual è Parigi e dove la fanno questa messa?

    Non so voi, ma io non ce la faccio con tutta questa carne al fuoco e
    come avventori siamo in troppi.

    Un caro saluto e cmq grazie per lo scambio e la pazienza!

    portinaia@ simpatica, ma cavillosa!

  39. mai amate le bonacce, rimani come un pirla a ciondolare a secco di vele, però dal fare di un refolo una tempesta, diventano discorsi da banchina :)

    tolgo il disturbo

  40. caro tino t’ho cassato “quel” commento perché troppo aggressivo. E ne ho piene le scatole delle faide telematiche. Quello che dici dopo, ore 14.48, è di tono ben diverso. Quanto a me, non ho avvalorato niente. Ho detto che non c’erano motivi di cancellare il post, ma ho cercato di capire le reazioni di Anna. E poi ognuno valuta con la sua testa.

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andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato uno studio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e la raccolta di saggi La confusione è ancella della menzogna per l’editore digitale Quintadicopertina (2012). Ha scritto saggi di teoria e critica letteraria, due libri di prose per La Camera Verde (Prati / Pelouses, 2007 e Quando Kubrick inventò la fantascienza, 2011) e sette libri di poesia, l’ultimo dei quali, Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, è apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017). Nella collana “Autoriale”, curata da Biagio Cepollaro, è uscita Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016 (Dot.Com Press, 2017). Ha curato l’antologia del poeta francese Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008 (Metauro, 2009). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di alfabeta2. È il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.