RVP (ricevo volentieri pubblico)

Marco MazziSeeing and Knowing: the naturalization of vision

SeeingAndKnowing

Dal martedì 06 ottobre 2009 al mercoledì 28 ottobre 2009
Mlac – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Piazzale Aldo Moro 5
Roma 00185
Tel +39 06 49910653
muslab@uniroma1.it

Orari:
lun/ven h. 14.00/19.00

A cura di Lorenzo Carlucci

Martedì 6 Ottobre alle ore 19.00 il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza, inaugura la mostra Seeing and Knowing: the naturalization of vision di Marco Mazzi, a cura di Lorenzo Carlucci.
La mostra presenta tre film: Cycle of Judah videotapes, Tokyo Gnosis, Convalescence. Cycle of Judah videotapes è l’esito di un lungo lavoro iniziato come riscrittura per immagini del poemetto Ciclo di Giuda di Lorenzo Carlucci. Il risultato è una narrazione epurata che ci porta da una stamperia a una pista d’atterraggio, seguendo i gesti e gli sguardi di interlocutori silenziosi. Tokyo Gnosis è un documentario girato a Tokyo, in gran parte presso lo Yoyogi Park. La macchina è ferma e ritrae i frequentatori del parco, gruppi di giovani, famiglie, coppie di amanti, e altre scene cittadine. Convalescence (fotografia di Diego Cossentino) è un breve lavoro ispirato al testo Sonno nel prato di Lorenzo Carlucci. A differenza dei primi due è un lavoro con attori e sceneggiatura in cui si mostra un gruppo di giovani amici che discorre in un prato.

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Il lavoro visivo di Marco Mazzi è teso a superare le barriere tra fotografia, installazione, film d’arte e film d’autore. Mazzi lavora di preferenza con soggetti casuali e inconsapevoli, filmando dal vivo, ma senza che ciò comporti un abbandono della composizione. La composizione avviene in tempo reale. È una composizione i cui elementi sono i dati del mondo, indipendenti dalla intenzionalità dell’autore. È una composizione che esplora il confine tra il vedere e il conoscere, tra la struttura (naturale) della percezione visiva e la struttura (culturale) del pensiero. L’oggetto dell’obiettivo di Mazzi non è uno “stato di cose” delimitato nel tempo e nello spazio, ma il “mondo come totalità” quale ci è dato nell’immediatezza della visione cosciente.
Nei lavori presentati in questa mostra Mazzi declina il suo originale “realismo trascendentale” nel senso di una “naturalizzazione” dello sguardo artistico. Mazzi offre immagini in cui si possano specchiare lo sguardo dell’artista e quello dello spettatore, entrambi resi capaci di attingere al mondo. La scommessa di Mazzi è di produrre l’intima tensione dell’individuo davanti al mondo come totalità dinamica e sintetica offerta (d)allo sguardo e (d)alla coscienza.

Marco Mazzi (Firenze, 1980) vive e lavora a Firenze e Tokyo. Ha esposto presso il Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo, la Galleria Marella (Beijing) e la Galleria Daniele Ugolini (Firenze).

L’evento fa parte del ciclo espositivo del MLAC diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea” e con il sostegno della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza.
Si ringrazia: Laura Bandelloni, Silvia Bandelloni, Irene Barbugli, Umberto D’Arcangelo, Pietro Gagliano’, Yuki Ichihashi, Rina Iwabuchi, Michiyo Miyake, Nanae, Olya Pavlenko, Jacopo Ricciardi, Coney Shun, Kaneko You.

Mlac – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Piazzale Aldo Moro 5
Roma 00185
Tel +39 06 49910653
muslab@uniroma1.it
www.luxflux.net

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017