TransAvanguardia

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Barbie Amanda Lepore (la muse transexuelle de David Lachapelle)
La transavanguardia ha risposto in termini contestuali alla catastrofe generalizzata della storia e della cultura, aprendosi verso una posizione di superamento del puro materialismo di tecniche e nuovi materiali e approdando al recupero dell’inattualità della pittura, intesa come capacità di restituire al processo creativo il carattere di un intenso erotismo, lo spessore di un’immagine che non si priva del piacere della rappresentazione e della narrazione” (Achille Bonito Oliva, Artisti italiani contemporanei, Electa, Milano 1983).

4 COMMENTS

  1. IL CARO VECCHIO BOLLITO LA SAPEVA LUNGA.SU QUESTI CONCETTI .OGGI SUL CORRIERE A PAGINA 14 SI DISQUISISCE( MARINA TERRAGNI ) IN UN GERGO CHE VORREBBE APPARIRE DISINVOLTO E TRENDY SULL’EFFETTO TRANS,I PERCHE’,I PERCOME, E SANTO CIELO!!!!!)IN UN PATRIARCHESE PURO CHE DENOTA QUANTO SIAMO ( SONO? ) SESSUALMENTE IMPREPARATI.eMOTIVAMENTE CONDIZIONATI.QUESTE IMMATURITA’ SESSUALI DI PROVINCIA CI RIPORTANO ALLA POETICA NOCIVA DI TOULOUSE LAUTREC, LA MISTICA DELLA COCOTTE,OPPURE ALLA DIFESA DELLE LIBERTA DEMOCRATICHE DEL SESSO APERTO,E PERCHE’ NO UN TRANS? MI PIACEREBBNE APPROFONDIRE. POI POI POI….

  2. Boh. Il Bonito Oliva l’ho sempre capito poco, lui e la sua trans… Ma era un’arte politica?
    PS.: A proposito, furlèn, ma quando lo mettete a posto l’oriolo dei commenti? adesso è due ore legali avanti…

  3. Credo che è il sogno degli uomini: bionda, occhi blu cupo allungati, seni superbi.

    Anch’io la trovo bellissima.

  4. Credo che la Lepore in questione voglia avere: labbra africane, corpo teutonico, occhi asiatici. Secondo lei sono il canone della bellezza, o almeno così mi pare di ricordare da una vecchia intervista. Io la trovo simpatica.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017