Reading di poesia per Renée Vivien
18 dicembre 2009 ore 21
presso Ireos Via De’ Serragli 3 – Firenze
Queer/mmage per Renée Vivien (1909-2009)
Reading poetico con drink
Introduzione di Eleonora Pinzuti
Letture dall’opera di Renée Vivien di Sara Di Giacomo e Angela Soldani
Testi poetici di Luca Baldoni, Marco Simonelli, Silvia Pagnoncelli Eleonora Pinzuti
Renée Vivien (1877-1909) è stata a lungo definita un “mito extra-letterario”. In realtà la poesia di Pauline Mary Tarn fa del mito e della mitografia la sua cifra essenziale. Influenzata da Dante (tanto da usare il verso del XXX del Purgatorio come titolo del suo romanzo Une femme m’apparut), da Baudelaiere, da Keats, da Swinburne, Renée Vivien produrrà versi fortemente intrisi di un certo decadentismo e “maledettismo”: la passione amorosa per e fra donne sarà per la poetessa la sintassi stessa di una tanatologia che vede nel desiderio la perdita della propria soggettività e la ri-flessione del sé. Formalmente perfetta, la poesia di Renée Vivien è anche la traduzione di una tematica, quella cosiddetta “saffica”, che curiosamente nasce nell’alveo della letteratura e a quella torna, per consegnare al novecento la prima grammatologia di un desiderio che iniziava allora a dire il proprio nome. (Eleonora Pinzuti)
Grazie Francesca per l’omaggio a René Vivien che aveva una grazia magnifica. Era bellissima. Ha dato all’omosessualità femminile una bellezza noble. Ha lansciato la moda des belles lesbiennes féminines,
con Colette, Missy.
Poetessa preziosa che ha scritto dal desiderio al femminile.
Una sapho moderna.