RVP (Ricevo Volentieri Pubblico)

Gentilissime anime, cogliamo l’occasione per invitarVi all’importante seminario di filosofia palascianiana, in 12 lezioni-spettacolo gratuite, di cui segue il programma completo. Con preghiera di diffusione. Grazie per la cortese attenzione, e speriamo di vederVi a Palazzo Fazio o Palazzo Lanza una di tali sere. In collaborazione con Associazione culturale Architempo, Cooperativa culturale Capuanova, Libreria Guida Capua, Librerie Uthòpia

Marco Palasciano
in
De natura mundi
L’interpretazione del mondo in ottanta giorni
Dodici lezioni-spettacolo a ingresso libero
Capua
Palazzo Fazio (via Seminario 10)
Palazzo Lanza (corso Gran Priorato di Malta 25)
Da ottobre a dicembre 2011 nei giorni sotto indicati sempre alle 21.30

1. De Magna Rota Rerum Humanarum: la sistemazione delle pratiche e dei valori umani nella Ruota palascianiana

– Parte I. Scienza vs Religione, Filosofia vs Trogolo, Cultura e comunicazione vs Selva, Ordine e filantropia vs Crimine

► Palazzo Lanza, domenica 2 ottobre

2. De Magna Rota Rerum Humanarum: la sistemazione delle pratiche e dei valori umani nella Ruota palascianiana

– Parte II. Eros e affettività vs Repressione, Arte vs Burocrazia, Gioco vs Mercato e politica, Magia vs Tecnica

► Palazzo Fazio, lunedí 10 ottobre

3. Viaggio al fondo dell’universo: dall’inferno di Dante al pianeta Abisso e fuga. Input e output poetici agli albori della nostra Ruota

► Palazzo Lanza, domenica 16 ottobre

4. Viaggio al fondo dell’anima: una serata di giochi analitici e sintetici (con una parentesi aperta sulla follia

► Palazzo Fazio, lunedí 24 ottobre

5. Gli esordi del caos. Te lo do io il laboratorio di scrittura

– Parte I. O buon Apollo, salvaci dalla poesia mediocre!

– Parte II. Racconto, romanzo, opera mondo

► Palazzo Lanza, domenica 30 ottobre

6. Il ritorno di Astrea in astronave. Tramonto del postmoderno e rimonta del moderno

– Parte I. Dall’estetica trascendentale all’anestetica trash-and-antani: mio Dior, come sono caduta in vascio!

– Parte II. Le Muse intorno alla culla del Nuovo Rinascimento

► Palazzo Fazio, lunedí 7 novembre

7. In principio era la poesia. Trionfo del linguaggio sull’indicibile e trionfo dell’istante sulla morte

► Palazzo Lanza, domenica 13 novembre

8. Χριςτομανία

– Parte I. Vita, mito e strumentalizzazione del personaggio piú ingombrante degli ultimi 1631 anni

– Parte II. L’insostenibile leggerezza di Radio Maria: il mondo come teatro di guerra del Demonio e della Madonna

► Palazzo Fazio, lunedí 21 novembre

9. The Doctor and the Robots. La guerra delle Due Cose: anima e corpo

► Palazzo Lanza, domenica 27 novembre

10. Il mirino di Amleto. Te lo do io il laboratorio teatrale (e filosofico)

► Palazzo Fazio, lunedí 5 dicembre

11. Alla base di tutto non c’è il Nulla ma il Tutto. Dall’estasi razionale alla religione giocattolo

► Palazzo Lanza, domenica 11 dicembre

12. La finestra sul paradiso: il mondo tra diecimila anni

► Palazzo Fazio, lunedí 19 dicembre

Tutti gli aggiornamenti su De natura mundi, e le segnalazioni di eventuali variazioni nel programma, saranno pubblicati su http://palasciania.splinder.com

7 COMMENTS

  1. :) Grazie!

    Intanto ho ohibò cambiato ben due titoli, sui quali ero sì sicuro di essere insicuro, ma ai quali fino a stamattina non avevo trovato le alternative perfette. Ora eccole! la lezione n. 7 finalmente s’intitola:

    «De vulcani eloquentia. Trionfo del linguaggio sull’indicibile e trionfo dell’istante sull’eternità»

    e la n. 8 (a meglio sottolineare il nesso con Ken Russell):

    «Chrisztomania».

  2. :) Gentile Pisacane, se ella ha presente la Divina Commedia, non ho da farle altri esempi per spiegare la natura di De natura mundi: la filosofia deve toccare tutti gli argomenti, si sa, dai più alti ai più vili. E destino di questi ultimi, tra l’altro, è essere oggetto d’ironia, più o meno feroce: ond’ecco la «comicità» che giustamente ella notava – in particolare quando ci si riferisca , per es.,

    (a) alla «poesia mediocre» da cui «Apollo» deve salvarci, e in generale ai cattivi scrittori nonché attori, o meglio scrittorucoli e attorucoli («Te lo do io il laboratorio…»);

    (b) o al[l’a me ormai invisissimo] postmodernismo, massime quello dei nichilisti e dei dissacratori alla cieca, i cui discorsi sono spesso purissima aria fritta (vedi l’esperimento di Alan Sokol del 1996…), da me qui scimmiottata già tramite un titolo come «Dall’estetica trascendentale all’anestetica trash-and-antani: mio Dior, come sono caduta in vascio!»;

    (c) o a Radio Maria, e al paraocchismo religioso tutto.

    Per il resto vi sono cose altissime, dove l’ironia diminuisce e aumenta la poesia, e nelle quali metto tutto me stesso. C’è tutto il mio sistema di valori, maturato in una vita; ci sono i miei sforzi nelle arti, e sanno gli spettatori quanto non sono vani, né merdosi; c’è la meravigliosa sinergia di classicismo e futurismo; c’è l’enciclopedismo, la maieutica, l’amore universale non per dire; c’è il superamento, non l’esorcismo, del timore della morte; c’è il più sano divertimento; c’è anche la restituzione (se a qualcuno interessi) di “Cristo” alla sua umanità, indizio chiave il teatro; c’è la confisca al cristianesimo d’ogni pretesa di primato amoroso-messaggistico, considerata la natura fondamentalmente buona della nostra specie – ultimi studi docent -, altro che macchie di peccato originale da stinger col battesimo; c’è la forma più sana d’antropocentrismo, premessa necessaria allo sviluppo del «nuovo Rinascimento» o quel che sia (e Astrea è già tornata, l’han colta gli astronauti dell’Apollo, sta solo aspettando in un appartamentino l’ora d’andare alla gran festa); c’è tutto quello in cui credo, e che volgo in pratica quotidianamente; c’è il mondo, insomma, visto attraverso gli occhi di un genio – per giunta ricco di umiltà immensa.

    Che può di più volersi? è pure gratis.

  3. Ecco, allora prometto che appena mi sarà passata l’odeporofobia nonché gli intenstinali disordini, e altre rerule in ordine avrò messo, farò una gran tournée e olè.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017