CARLO MARIA MARTINI [1927-2012] Pensanti, non pensanti.
F. Couperin da Terza Lezione di Tenebra [1714]
[ da Il comune sentire [2012] BUR saggi]
⇨ «Chiesa indietro di 200 anni » L’ultima intervista: «Perché non si scuote, perché abbiamo paura?»
⇨ “Correva l’anno” [puntata del 21/03/2011] CARLO MARIA MARTINI il cardinale del dialogo
5. Pensanti, non pensanti. Da quanto detto fin qui appare che, dal punto di vista della metodologia dell’incontro, la differenza da marcare non sarà tanto quella tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti, tra uomini e donne che hanno il coraggio di vivere la sofferenza, di continuare a cercare per credere, sperare e amare, e uomini e donne che hanno rinunciato alla lotta, che sembrano essersi accontentati dell’orizzonte penultimo e non sanno più accendersi di desiderio e di nostalgia al pensiero dell’ultimo orizzonte e dell’ultima patria. La sfida pastorale che ne deriva è allora quella di ascoltare le domande vere del pensiero davanti al mistero dell’esistenza, ponendosi insieme, credenti e non credenti pensosi, a capire ciascuno le ragioni dell’altro. Per chi crede ciò potrà significare una purificazione delle motivazioni dell’atto di fede e al tempo stesso una nuova possibilità di proporle a chi non crede con la fedeltà del testimone e il rispetto del compagno di strada, che si riconosce nell’altro e scopre l’altro in sé.