Why i’m not a painter
di Frank O’Hara (trad. di Daniele Ventre)
I am not a painter, I am a poet.
Why? I think I would rather be
a painter, but I am not. Well,
for instance, Mike Goldberg
is starting a painting. I drop in.
“Sit down and have a drink” he
says. I drink; we drink. I look
up. “You have SARDINES in it.”
“Yes, it needed something there.”
“Oh.” I go and the days go by
and I drop in again. The painting
is going on, and I go, and the days
go by. I drop in. The painting is
finished. “Where’s SARDINES?”
All that’s left is just
letters, “It was too much,” Mike says.
But me? One day I am thinking of
a color: orange. I write a line
about orange. Pretty soon it is a
whole page of words, not lines.
Then another page. There should be
so much more, not of orange, of
words, of how terrible orange is
and life. Days go by. It is even in
prose, I am a real poet. My poem
is finished and I haven’t mentioned
orange yet. It’s twelve poems, I call
it ORANGES. And one day in a gallery
I see Mike’s painting, called SARDINES.
* * *
Pittore? No…
Pittore no, sono poeta.
Perché? Credo vorrei essere più
un pittore. Ma non lo sono. Be’,
per esempio, Mike Goldberg
comincia un quadro. Io entro.
“Siedi e prendi un drink” fa
lui. Io bevo. Tutti e due beviamo. Io
guardo. “Hai scritto SARDINE qui”.
“Sì, ci mancava qualche cosa”.
“Oh”. Vado via. Passano i giorni.
Torno da lui di nuovo. Il quadro
procede. Vado via. I giorni
Passano. Torno. Il quadro è ormai
fatto. “Dov’è SARDINE?”
Tutto quello che resta è solo
lettere. “C’era troppo” dice Mike.
E io? Un giorno penso ad un
colore. Arancio. Scrivo un verso
sull’arancio. Subito è tutta
di parole la pagina, non versi.
Poi un’altra pagina. Qui ci dovrebbero
essere più, no, non aranci, ma
parole su com’è duro l’arancio,
la vita. I giorni passano. E’ pure in
prosa, sono un poeta vero. E’ fatta
la mia poesia e non ho parlato ancora
di arancio. Sono dodici le poesie e le chiamo
ARANCI. E un giorno in una galleria
vedo il quadro di Mike, dal titolo SARDINE.
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ah l’ironia che ci manca!?!
notavo che via via nel tempo abbiamo affinato l’arte dell’insulso e del grottesco: siamo comici, senza essere ironici.
granderrimi traduttore e tradotto e, ovviamente, il testo.
Forse a causa di una svista il titolo della poesia risulta incompleto, quello originale è “Why I’m not a painter”
Ottima traduzione
lisa
Grazie, non mi sono accorto del refuso :) – e grazie degli apprezzamenti a entrambe.
bellA
e ciao Lisa
scioglie la notte
il frutto amaro
di acidi sphicchi
di giorni
spremuti
un pensiero*
Francesca ;-)
Grazie Francesca ;)