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un taglio alla fontana e un’elegia di Rilke

di Francesco Forlani

Una lettura della sesta elegia duinese di Rainer Maria Rilke in una fontana dismessa del proprio quartiere, giusto di fronte alla libreria Il Ponte sulla Dora. Le riprese sono di Alessandro e Chiara, Rocco guardava e Pepe e i suoi amici ascoltavano. Lamberto suonava, ma molto prima.  L’edizione è quella pubblicata da Einaudi con traduzione di Enrico e Igea De Portu
La pioggia era battente e il cuore batteva forte, così, rientrando ho scritto questi versi.

una profonda solitudine da autentica disfatta
e a letto senza cena di notte, di notte nera nera
con lo scroscio di una fontana dismessa che la pioggia
regala con rintocchi ed i zampilli sul cemento
della vasca che rivela insieme alla pietra l’idea
di uno specchio d’acqua appena rimosso
rapita disinvolta all’immagine riflessa di un tempo
che non è più tempo e speri chino sul foglio
piegato a metà come una barchetta senza mare
che quel tempo fuggendo si trasformi in temporale

3 COMMENTS

  1. Grazie Francesco. In questo tempo Rilke mi sembra tornare particolarmente attuale, ammesso che non lo sia sempre stato. Recentemente ho riletto il Libro della Povertà e della Morte, che reputo e sento altissimo. Ci regali sempre momenti di grande verità poetica, e quella che viene dal profondo di te. Grazie.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017