Linea (Borbonico-Orfica) contro Linea (Lombardo-Fiorentina)
Qualche tempo fa ho dedicato a Claudia Ruggeri un passo nella rubrica “I poeti appartati”. Grazie a Michelangelo Zizzi ho così potuto leggere un saggio di Eliana Forcignanò, contenuto in un libro che sarà presentato a Milano questo mercoledì. Claudia Ruggeri o della Coincidentia Oppositorum sul palcoscenico della poesia
(il pdf del saggio è possibile scaricarlo al link precedente)
Di seguito le informazioni del caso. effeffe
LietoColle Libri, in collaborazione con Fucine Letterarie, presenta “A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento anni di Storia Letteraria” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi, Mercoledì 2 Ottobre 2013 alle ore 21.00, presso la Libreria Popolare, sita in via Alessandro Tadino n.18 a Milano.
La presentazione sarà curata dal giornalista Pietro Berra.
Nel corso della serata interverranno i poeti Maurizio Cucchi e Andrea Leone e il curatore Michelangelo Zizzi.
Si tratta di lavoro massivo, che ha coinvolto una decina di critici e che gode della cura di Michelangelo Zizzi. L’opera, voluta da LietoColle Libri, rappresenta il più completo organo di classificazione e conoscenza critica della poesia pugliese, che – per quanto obliata, spesso, dalla grande editoria italiana – ha costruito il midollo spinale delle cosiddette linee orfiche o borboniche contro le cosiddette lombarde o fiorentine.
Il saggio rilancia integralmente la poesia meridionale all’interno di una dialettica storico-critica, che si è assopita dopo l’Unità d’Italia nel pretesto ideologico di una discrasia tra Sud e Nord.
Con questo lavoro il curatore e la sua equipe di critici si congedano dalle forme parziali, e quasi metapoliticamente partitocratiche, con le quali si è stati soliti affrontare il discorso critico intorno alla poesia pugliese.
Questa è infatti la migliore storia letteraria e metacritica sulla poesia pugliese, analizzata e letta per un periodo di tempo degli ultimi cento anni. La metacritica è una forma/stato che agisce secondo un criterio militante e di carisma leggendo senza troppe resistenze o sfinimenti cartesiani il mondo della poesia come un mondo valoriale. Gli autori esaminati vengono restituiti al luogo di grandezza che a loro compete. La Linea Borbonico-Orfica, questa categoria che assomiglia ad una zona limite tra il mito e la atopia equalizzante, ha costituito il principio di luce/guida dell’Opera. Finché non si è giunti sinopticamente allo Stato di Essere, non ragionevole, non mediato, di una forma intransitiva che è la poesia medesima nella sua impossibilità a dirsi fuori dall’Opera.
A Sud del Sud dei Santi contiene quattordici monografie sui maggiori poeti degli ultimi cent’anni: da Vittorio Bodini a Claudia Ruggeri; da Girolamo Comi a Carla Saracino; da Antonio Verri a Vittorino Curci; etc.
E inoltre si pregia di quattro mappe geoletterarie notevolmente dettagliate, nelle quali (oltre ogni limacciamento in campo di calcio nel retro di parrocchia) sono restituiti a realtà storica sia i grandi che i dimenticati; i poeti della domenica come gli incompresi. Raccogliendo, pertanto, tutti gli scrittori pugliesi in versi che – per motivi storici, ipostorici, documentaristici o effettivamente estetici – sono degni di essere tramandati.
Correda il lavoro un’antologia dei testi dei migliori poeti.
Lavoro meritorio.
Anche perché un certo tipo di critica se ne esce con atteggiamenti di silenzio da censura neo-sovietica, creando ipso facto, millenovecentottantaquattrescamente, la categoria della spoesia e dello spoeta.
Nel frattempo, quello stesso tipo di critica innalza il pessimus versificus a minicanone, allo stesso modo in cui, nella singola raccolta, il pessimus versificus subordina il singolo testo al presunto progetto di poetica, con i risultati che si possono facilmente immaginare.
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Strumento importante per conoscere la poesia pugliese. Senza localismi, senza etichettature, senza appartenenze. Un libro di bordo per orientarsi dentro un’arcipelago ricchissimo, stimolante, forse sottovalutato geograficamente. Un merito particolare va all’editore e al curatore per non aver realizzato un’opera autoreferenziale. Non si intravedono classificazioni autocelebrative. Ci sono le tracce di un tragitto personale e intelligente, orizzontale e autorevole.
Pasquale Vitagliano
Serata bellissima. Difficilmente a Milano vediamo una così grande partecipazione anche numerica di poeti, intellettuali e gente interessata. La libreria Popolare lavora benissimo. Zizzi e Leone sono stati eccezionali. Belli gli interventi di Cucchi e Corona; finalmente la poesia ha avuto un seguito non autoreferenziale. C’era anche De Angelis e la Valduga!!
Bello veramente!
Mi è dispiaciuto non seguire Inglese il giorno dopo, avevo una cena. Mi hanno detto che c’era tantissima gente.
Siete dei grandi.