Mots-clés__Portogallo

 

Portogallo
di Marco Viscardi

Amália Rodrigues, Uma Casa Portuguesa -> play

___

ph. Giorgio Lotti, “Re Umberto di Savoia” (in esilio a Cascais, ndr) – 1965

___

Da Reinhold Schneider, Portogallo. Diario di viaggio, trad. Sarina Reina, Torino, EDT, 1995.

Probabilmente non è il paesaggio ad attirare il viaggiatore in Portogallo, forse nemmeno l’architettura, pure unica nelle grandi opere di questo paese; ciò che davvero incanta è la sua anima; ciò che intimamente ci scuote è la linea spietata, eroica del suo destino. Sono l’anima e il destino che irradiano le montagne scoscese e le valli velate, le campagne deserte, i giardini abbandonati e i grandiosi viali costieri fiancheggiati da palme, riflettendosi persino nel mare, creatore e distruttore a un tempo; l’anima e il destino lambiscono ogni pietra toccata dall’uomo e ogni rudere che il tempo dissolve. Qui è l’uomo che affascina, così come la sua sorte; qui l’uomo si aggrappa ai margini del continente, al principio del mare, e poiché la sua presenza si avverte in ogni pietra che la sua mano ha sollevato e in ogni zolla di terra che egli ha calpestato, l’intero litorale lungo e sottile alla fine appare come un’esperienza irripetibile. Qui non si tratta di comporre un’esperienza rintracciandone il percorso nelle opere storiografiche, di portare a fatica qualcosa di antico in un presente vuoto e al tempo stesso sovraccarico; chiunque abbia mai contemplato Lisbona dall’alto della piccola cappella di Nossa Senhora do Monte o abbia camminato, abbagliato dalla luce, lungo le sue strade sfavillanti e perennemente incompiute, sa che la sventura di questa città è ancora inspiegabilmente vicina, ne vede lampeggiare il segreto nell’azzurro intento del cielo, sa che è come se il grande impero fosse andato perduto in una sola notte – la notte appena trascorsa -, sente ancora l’eco di un crollo colossale risuonare dalle alture al di là del Tago. Il destino è il tempo presente e ne è impregnata l’aria che si respira; l’enigma che ci pone questa vicenda giocata nei continenti si scioglie nella terra in cui il gioco ha avuto origine, nel ritmo di questa vita non europea, un ritmo così sconosciuto che il nostro orecchio deve prima di tutto imparare a coglierlo.

___

[Mots-clés è una rubrica mensile a cura di Ornella Tajani. Ogni prima domenica del mese, Nazione Indiana pubblicherà un collage di un brano musicale + una fotografia o video (estratto di film, ecc.) + un breve testo in versi o in prosa, accomunati da una parola o da un’espressione chiave. Poiché l’agosto è lento, questo mese il post esce nella seconda domenica.
La rubrica è aperta ai contributi dei lettori di NI; coloro che volessero inviare proposte possono farlo scrivendo a: tajani@nazioneindiana.com. Tutti i materiali devono essere editi; non si accettano materiali inediti né opera dell’autore o dell’autrice proponenti.]

 

articoli correlati

Mots-clés__S.P.Q.R.

S.P.Q.R. di Luigi Di Cicco This Heat, S.P.Q.R. -> play ___ ___ James Joyce - Lettera al fratello Stanislaus (25 settembre 1906. Da Lettere, a cura di...

Mots-clés__Brutalismo

Brutalismo di Francesco Di Gennaro Flavien Berger, Brutalisme -> play ____ ____ Da Charles Melman, L'Homme sans gravité, Folio essais, 2005 (trad. di Francesco Di...

Da Kafka a Franzen: cosa leggiamo quando leggiamo una traduzione

di Daniele Ruini 1. Nel 2018 l’editore Sellerio pubblicò un sublime libretto di Adriano Sofri, Una variazione di Kafka: si tratta...

I due volti della corona

di Marco Viscardi Willis: "Monarchia e follia sono due stati che hanno una frontiera in comune. Alcuni dei miei matti...

Dublino dentro. L’Europa che non si vede

di Luca Bozzoli   (dalla prefazione di Andrea Segre) L’unico uomo capace di scalare una parete rocciosa di 500 metri senza protezione. Gli...

“È la storia di Sarah” di Pauline Delabroy-Allard

    di Ornella Tajani La prima caratteristica dell’ossessione è la percezione al contempo ridottissima e aumentata del soggetto che la prova:...
ornella tajani
ornella tajani
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa di studi di traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem. Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ - Cliccando su "View all posts", una lista parziale