Pop polar: palllllaaaaaaaaaaaaa!!

20 COMMENTS

  1. Che felicità! Un comico intelligente.
    E finalmente si delinea la partita in nostra società:
    che filosofia scegliere? C’è un posto per la filosofia,
    diversa dell’economia liberale?

    Mi ha fatto pensare ( de loin) a palombella rossa.

    PS dove sono le donne? :-)

  2. Ahahahha! Marx che si riscalda e Archimede che pensa agli affari suoi in campo ahahah, ci voleva.

  3. Innanzitutto la partita avrebbe dovuto essere annulata subito. Cosa ci faceva un giocatore austriaco nelle file della Germania? Sarebbe stato come far giocare Lucrezio con la nazionale Greca.

  4. Andriu’ Wittgenstein non fece come uno dei più famosi giocatori del tempo ed anche il più rappresentativo dell’ex-squadra austriaca, Matthias Sindelar, si rifiutarono di giocare per il paese invasore
    ” Nel 1938 l’Austria perse la sua indipendenza politica a causa dell’annessione alla Germania nazista. A seguito di ciò la squadra austriaca, pur qualificatasi ai mondiali di Francia, non vi prese parte. ”
    effeffe

  5. :)
    (veronique: secondo na gran parte di questi omini ehm…d’azione, le donne son disabili beate tra i loro umori. Ma in realtà ille sono in campo, e fuori, insomma ille sono loro, i monty pyton :)
    (gertrude, un link in OT a donne e lavoro, quale sicurezza
    http://liberetutte.noblogs.org/)

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017