Sud n°8: Antonio Arévalo

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Resti di lettere & resti di visioni
di
Antonio Arévalo
1
gli sguardi di lui gli sguardi di lei anche se in lontananza si
sentivano nell’aria
si ascoltavano nelle cospicue pause che ricavavamo dal silenzio che
nascondono le cose
2
ancorato da non molto lo sguardo di lui si stendeva guardando verso
altri luoghi
3
e mentre l’anziano ammiraglio si guarda alla specchio guarda dentro lo
specchio e lo specchio lo fa guardarsi dentro
4
il poema è quell’ immagine il rimando di colui che si rispecchia naviga
naufraga e infine nega la sua stessa immagine

5
succede allora che il fiume inverte il suo corso l’acqua che prima
scendeva dalla cascata adesso sale
la gente comincia a camminare alla rovescia
lentamente le pallottole escono dalle carni ferite e le ferite stesse
si richiudono
il dito che prima premeva il grilletto ora torna nelle tasche
la mano che possedeva quel dito se ne riappropria
appare il passato mani nelle tasche che usa atteggia indossa
6
anche la giovane Penelope dallo sguardo blu che filo dopo filo
costruiva la nuova stoffa ora indossa quella stoffa
7
la storia rovescia il suo corso si presenta così da un giorno all’altro
disposta a scoprire le nuove isole con il suo carico di cinque secoli
di volontaria assenza
8
sapevi che non eravamo un ramo e nemmeno un uccello
cambiasti allora di cinema di pensiero
cambiasti di boutique
di mezzi di trasporto
di città
cambiasti di vesti
di tessuti
indossasti un volto nuovo
9
intanto il sole scorre alto nei cieli e si prepara a tramontare
là dove finisce il mondo e comincia la notte
la notte dei grattacieli e del mondo visione
del unisex e gli angeli metropolitani
la notte delle antene paraboliche
e dei satelliti dimenticati
della ipertecnologia dei software
e dei raggi infrarossi
dei naufraghi in pattini
e dei coltelli che giocano alla morte
10
andarsene da tutto questo e da una parte all’altra del mondo
essere al meno in parte simile agli altri
11
come puoi ben vedere nelle visioni anteriori molteplici versioni
conformano la tua biografia
il tuo curriculum vitae
12
penelope ti rivestì preparandoti al ritorno
modellando questo nuovo corpo
le tue nuove forme
i tuoi nuovi slanci
così che attraverso i tuoi occhi l’altra parte del mondo
conoscesse la nostra somiglianza
la nostra eguaglianza
13
tutto quel che vedranno i tuoi occhi non potrà che essere distribuito a
tutti
per tutti
14
era purtroppo al termine di queste righe già finito il cosiddetto
socialismo reale dandoci non poco filo da torcere
lasciamoci al meno e meno male l’eredità di scambiarci

distinti saluti

7 COMMENTS

  1. Ho intravisto cose interessanti….
    appena ho un pò di tempo leggo con calma!
    e commento!

  2. bello veramente, a parte l’ultimo il numero 14 dica mr. furlen all’autore di lasciar perdere il socialismo reale, diomio! grazie.

  3. ho intravisto un poema!

    La n. 5 è una vera visione…
    “il dito che prima premeva il grilletto ora torna nelle tasche
    la mano che possedeva quel dito se ne riappropria”

  4. antonio ma che cazzo dici!!!!!!!!!!
    il corso d’acqua inverte il suo percorso? ma vaffanculo antonio…tu la cascata ce l’hai ar culo!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. ammazza pietro quanto sei incazzato, ma che centra tutto cio’? aprofondisci!! forse ti fa bene!!!!! forse ti fa meglio!!!!

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francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017