Festa della rivista Il Primo Amore
Per festeggiare l’uscita del primo numero, la rivista “Il primo amore” invita tutti a Milano, domenica 3 giugno 2007, alle ore 21, presso il Teatro Franco Parenti (via Cadolini 19 angolo via Tertulliano), per un brindisi, una breve presentazione, e un concerto dei Duramadre, gruppo etno-punk-psichedelico. Ingresso libero.
IL PRIMO AMORE, n 1.
Una nuova rivista? Di questi tempi? In questo paese perduto, incancrenito, in cui ogni movimento tende a venire bloccato? Sopra questo pianeta dove pare non esserci più nemmeno una lunga prospettiva di specie?
Alcune persone, legate tra loro solo da liberi vincoli di comune passione, hanno pensato di dare vita a questa piccola rivista, intitolata “Il primo amore”. Sarà un “giornale di sconfinamento”. Ogni numero andrà a toccare urgenze che sono sotto gli occhi di tutti eppure ignorate, veri e propri tabù che non vengono portati allo scoperto, e cercherà di guardare il mondo che ci circonda attraverso traiettorie negate, nella speranza di rimettere in movimento forze intime e mentali da tempo sopite.
Nel corso del tempo e della loro breve vita di specie gli uomini, nelle situazioni bloccate, quando le strutture umane tendevano a ossificarsi, hanno sempre cercato di creare movimento, anche attraverso invenzioni artistiche, di pensiero, di ingegneria e prefigurazione sociale. Ma al punto in cui siamo persino una rivoluzione non basterebbe. Ci vorrebbe, ci vuole un movimento di natura nuova, che possa attraversare da parte a parte non solo le strutture politiche residuali, culturali, economiche, religiose immerse nel loro sonno di morte, ma anche i corpi, le menti. Perché anche pensare non basta più. Abbiamo bisogno dell’impensato, dell’inconcepito. Ci vuole qualcosa di infinitamente più profondo di una rivoluzione: ci vuole una rigenerazione.
Ogni numero avrà un fuoco: il primo è “La rigenerazione”, il secondo sarà “Il dolore animale”, il terzo “Il vitello d’oro” … Nel primo numero ci sono scritti di Antonio Moresco, Carla Benedetti, Sergio Nelli, Sergio Baratto, Ornela Vorpsi, Dario Voltolini, Gabriella Fuschini, Tiziano Scarpa, Lara Terzoli, Elfride Jelinek, Rainer Werner Fassbinder, Gianni D’Elia, Andrea Tarabbia, Maurizio Guerri, Anna Ruchat, e un appello per la riapertura del processo Pasolini firmato da più di mille persone in Italia e all’estero.
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beh.. inboccallupo.
io ci sarò,
vigilerò dall’alto di un piccolo faggio
tous mes voeux!
:)
cip di prova…
io ci sarò
(eccome)
con la maglietta del
Garouf
effeffe
ps
la rivista è un vero biggiù grafico
Io ci vengo. ;-P
io vengo in bici, la bicidia con navigatore satellitare tomm tomm anzi eff eff
metto la parrucca rossa per non farmi riconoscere.
se mi vien da piangere vado da fm
se mi vien da ridere vado da ff
se non mi viene niente vado a fnc
ma che simpatica la nostra barista!
ce l’hai la birra bianca?
;-)
Weissbier e poesia!
nuit magique….
Da segnalare che in Italia ne esistono anche altre, di riviste, “di questi tempi”. Solo che molto spesso non fanno feste, brindisi e concertini. Ad ogni modo in bocca al lupo a tutti gli amorini.
io non posso venire,
la nonna ha bisogno di me
però vi mando tanti bacini ini ini.
:-)
ri-generare pasolini, ri-generare fassbinder. non è uno scherzo. per dirla con pasternak, “il tuo sparo fu simile ad un Etna in un pianoro di vigliacchi e di vigliacche”.
Orttima idee, la festa e la rivista, spero di poter venire.
Lorenz