Arte e vita nelle città

Esperienze e idee per la trasformazione urbana e la qualità sociale

Convegno internazionale
promosso da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei
a cura di Gabi Scardi
Venerdì 19 ottobre 2007, ore 9.30 – 19
Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
ingresso libero

Il convegno – organizzato dalla Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei con La Triennale di Milano e la collaborazione di Viafarini–Associazione per la promozione della ricerca artistica, Milano, nell’ambito di inCONTEMPORANEA-La rete dell’arte – si articola in una sessione dedicata all’esposizione di case histories e di considerazioni teoriche da parte di personalità del mondo dell’arte internazionale, e in una successiva fase di scambio sul tema della progettualità artistica come concreta e non occasionale opportunità di intervento urbano.
Partecipano al convegno artisti, teorici, associazioni e operatori a vario titolo impegnati nella produzione e promozione di interventi di arte pubblica. Tra le ore 9.30 e le 16, dopo un’introduzione di Daniela Benelli, Assessora alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano e di Gabi Scardi, curatrice della giornata di studio, sono previsti gli interventi di Francesca Zajczyk, Jeanne van Heeswjk, Nathalie Zonnenberg – Bureau Beyond (Utrecht), Maria Papadimitriou, Cesare Pietroiusti, Pelin Tan, Bartolomeo Pietromarchi – Fondazione Olivetti, Pier Luigi Sacco.
Segue dalle ore 16.30 una tavola rotonda moderata da Pier Luigi Sacco, cui partecipano Gennaro Castellano – Reporting System, Francesca Comisso – a.titolo, Anna Detheridge – Connecting Cultures, Jochen Gerz, Multiplicity.lab, Alessandra Pioselli, Marina Pugliese, Marco Scotini, Claudia Zanfi – aMAZElab.

La giornata di studio sarà seguita da un workshop destinato ad artisti interessati ad approfondire le tematiche in questione. Il workshop si terrà negli spazi di Viafarini – Associazione per la promozione della ricerca artistica (Via Farini 35, Milano) il 20 ottobre 2007. Visiting professor: Maria Papadimitriou.

Il desiderio di fare il punto sul rapporto tra arte, spazio pubblico, trasformazione urbana, nasce dalla convinzione che la cultura vada considerata come valore intrinseco di una società, volàno e prova al contempo della sua evoluzione.
Il convegno mira a sottolineare il rinnovato ruolo dell’arte come opportunità di sviluppo del territorio e ad evidenziare l’ampiezza assunta negli ultimi anni da questo ambito di ricerca nonché la sua specificità dal punto di vista teorico, operativo e critico.
Negli ultimi decenni, città e territorio si sono modificati rapidamente dando luogo ad assetti inediti. Tra le figure più sensibili e più attente alle trasformazioni, ai nuovi contesti e ai nuovi valori, alle istanze sociali del presente ci sono gli artisti.
Capaci di attivare uno sguardo critico, ma anche fortemente progettuale e di collocarsi nel punto d’intersezione tra sensibilità individuale e collettiva, gli artisti tendono oggi sempre più a recepire – e a loro volta ad attivare – una domanda di qualità della vita, e a misurarsi con lo spazio urbano e con tematiche attinenti alla sfera pubblica.
Per questo un numero sempre crescente di progetti scaturisce dalla relazione con specifici ambiti, e a quegli ambiti è destinato.

L’intervento si radica dunque nel contesto e il suo esito, estremamente variegato ma tendenzialmente lontano sia da quello del tradizionale intervento artistico-monumentale, sia dalla logica mass-mediatica di molti odierni “eventi culturali”, farà riferimento in modo specifico, anche se non esclusivo, a quello stesso contesto.

Gli artisti che si riconoscono in questo ampio ambito di ricerca sono accomunati dalla tendenza a far affiorare, nello spazio condiviso, la trama più sottile e poetica del vissuto quotidiano, ma anche le sue contraddizioni, gli eventuali elementi di crisi, di conflitto o di urgenza. I loro progetti hanno come orizzonte di riferimento il mondo reale di oggi e di un futuro prossimo, in particolare le aree urbane sensibili: quelle in cui le tensioni identitarie, dell’abitare, della comunità, dell’integrazione e dello sviluppo sostenibile si fanno più cruciali e le esigenze di crescita o di cambiamento si manifestano con particolare urgenza.
Attenti a questo genere di tematiche, gli autori di questi progetti sono mossi dall’attitudine a prefigurare situazioni, trasformazioni, a ridisegnare spazi e modelli di vita, piuttosto che a rappresentarli.
Tra le loro preoccupazioni prioritarie la qualità ambientale e la convivenza sociale; tra le loro modalità l’attivazione di processi di rilettura del territorio, di progettazione partecipata, l’innesco di esperienze individuali o collettive, la definizione di ambiti comuni, talvolta funzionali. Il loro apporto può andare in direzioni diverse, con azioni che contribuiscono a rinsaldare legami con un territorio e ad attivare, rispetto a esso, processi di consapevolezza e di riappropriazione, di riqualificazione e di valorizzazione.

Animati da uno spirito fortemente progettuale, questi artisti sono potenziali interlocutori di enti e amministrazioni pubbliche interessati a reali strategie di sviluppo territoriale. I loro interventi si possono inserire, secondo modalità diverse, all’interno di una programmazione pubblica orientata alla valorizzazione o rigenerazione di specifici contesti.

informazioni:
Provincia di Milano, tel +39 02 77406341, www.provincia.milano.it/cultura
Cristiana Rota, cell +39 347 5258440, cristiana.rota@fastwebnet.it

uffici stampa:
– Provincia di Milano/Cultura, +39 02 77406358/59/88,
p.merisio@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it
– Cristiana Rota, +39 347 5258440, cristiana.rota@fastwebnet.it

1 COMMENT

  1. Bel progetto: la città si muove, cambia. Trovo molto interessante la tensione tra arte, ambiente, nodo della crisi, immaginazione nel futuro. L’architettura dessina le linee del sogno, ma il sogno posso ragiungere la realtà? Quando il treno attraversa la periferia del norte di Parigi: vedo brutezza, luogo svuoto, dolore nei palazzi, grigio, gridi con colori strani, graffiti della ferita, abbandono, ogetti abbandonati, sudici.
    Invece nel cuore della città, bellezza, creatività!
    Sogno un paesaggio lunare, con torre in forma di stelle o di luna. o allora come nella pittura di Delvaux: rovine, belezza grecia, grazia. Sogno una città che non esiste.

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Andrea Raos
andrea raos ha pubblicato discendere il fiume calmo, nel quinto quaderno italiano (milano, crocetti, 1996, a c. di franco buffoni), aspettami, dice. poesie 1992-2002 (roma, pieraldo, 2003), luna velata (marsiglia, cipM – les comptoirs de la nouvelle b.s., 2003), le api migratori (salerno, oèdipus – collana liquid, 2007), AAVV, prosa in prosa (firenze, le lettere, 2009), AAVV, la fisica delle cose. dieci riscritture da lucrezio (roma, giulio perrone editore, 2010), i cani dello chott el-jerid (milano, arcipelago, 2010) e le avventure dell'allegro leprotto e altre storie inospitali (osimo - an, arcipelago itaca, 2017). è presente nel volume àkusma. forme della poesia contemporanea (metauro, 2000). ha curato le antologie chijô no utagoe – il coro temporaneo (tokyo, shichôsha, 2001) e contemporary italian poetry (freeverse editions, 2013). con andrea inglese ha curato le antologie azioni poetiche. nouveaux poètes italiens, in «action poétique», (sett. 2004) e le macchine liriche. sei poeti francesi della contemporaneità, in «nuovi argomenti» (ott.-dic. 2005). sue poesie sono apparse in traduzione francese sulle riviste «le cahier du réfuge» (2002), «if» (2003), «action poétique» (2005), «exit» (2005) e "nioques" (2015); altre, in traduzioni inglese, in "the new review of literature" (vol. 5 no. 2 / spring 2008), "aufgabe" (no. 7, 2008), poetry international, free verse e la rubrica "in translation" della rivista "brooklyn rail". in volume ha tradotto joe ross, strati (con marco giovenale, la camera verde, 2007), ryoko sekiguchi, apparizione (la camera verde, 2009), giuliano mesa (con eric suchere, action poetique, 2010), stephen rodefer, dormendo con la luce accesa (nazione indiana / murene, 2010) e charles reznikoff, olocausto (benway series, 2014). in rivista ha tradotto, tra gli altri, yoshioka minoru, gherasim luca, liliane giraudon, valere novarina, danielle collobert, nanni balestrini, kathleen fraser, robert lax, peter gizzi, bob perelman, antoine volodine, franco fortini e murasaki shikibu.