Due poesie

di Helena Janeczek

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Tre mesi

Nascono insieme dalla stessa gola
l’urlo e il pianto
e dilatano in un mantice a due canne,
l’esofago e la trachea. Gonfiano,
premono in alto e in basso
le tue viscere nere dalla nascita,
ma ora coperte pietosamente di bianco,
dove si consuma il profumo di latte
dolce perché ti dimentichi ogni volta,
e non ricordarci più che fa tremare.

Epitaffio per un orsacchiotto

Aveva perso un pezzo di sé,
che era un peluche.
Gli aveva dato un nome,
lo aveva nutrito,
ma non lo aveva preso come figlio.

“Lui è il mio orsetto,
e io sono il suo bambino “.

Il pelo sporco raggrumato,
il naso di plastica scorticata,
l’esalazione umana.

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