Non Mio
di Czeslaw Milosz
Fingere tutta la vita che il loro sia il mio mondo,
e sapere quanto infamante sia tale finzione.
E nonostante ciò che fare? Se mi mettessi a urlare
e a profetizzare, nessuno sentirebbe.
Non a questo servono i loro microfoni, gli schermi.
Altri simili a me girovagano per le strade
e parlano da soli. Dormono al parco, sopra una panchina,
o nei sottopassaggi, sull’asfalto. Troppo poche le carceri
per rinchiudervi tutti i miseri del mondo.
Sorrido e sto in silenzio. Ormai sono al riparo.
Sedermi a un tavolo di eletti – questo è ciò mi riesce bene.
Traduzione di Roberto Saviano
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ore 13:09
E’ morto a Cracovia all’eta’ di 93 anni il poeta e scrittore polacco Czeslaw Milosz, premio Nobel per la letteratura del 1980. Secondo l’agenzia polacca Pap Milosz si e’ spento nella sua abitazione, alla presenza del figlio Antonio e della nuora Joanna. Czeslaw Milosz era uno dei piu’ conosciuti poeti polacchi. Nel dopoguerra ha insegnato per molti anni letteratura slava negli Stati Uniti. Era tornato in Polonia alcuni anni fa e viveva a Cracovia. © ANSA
Proprio in sua memoria ho lasciato questi versi….
Da Il cagnolino lungo la strada di Czeslaw Milosz(pubblicato sul Corriere della Sera del 15/08/04)
Innamorarsi.Tombeur amoreux.To fall in love.Avviene all’improvviso o gradualmente?E, se gradualmente, dove si pone il “già”?Mi sono innamorato di una scimmietta di pezza. Di uno scoiattolo di compensato.Di un atlante di botanica.Di un rigogolo.Di una donnola.Di una martora in un’illustrazione.Del bosco che costeggia a destra la strada per Jaszuny.Dei versi di chissà quale poeta.Di esseri umani i cui nomi ancora oggi mi commuovono.E ogni volta l’oggetto amato era avvolto in una fantasia erotica, soggiaceva, come in Stendhal, a una “cristallizzazione”.Fa paura pensare al contrasto esistente fra l’oggetto, nudo tra le cose, e le favole di cui lo rivestiamo.Si, mi sono innamorato spesso di qualcosa o di qualcuno.Solo che innamorarsi non vuol dire essere capace di amare.
E’ un’altra cosa.