ARPANet – editoria innovativa multimediale.
L’iniziativa editoriale ideata da ARPANet rappresenta un format innovativo nel panorama editoriale italiano.
L’iniziativa punta a promovere e lanciare i più originali ed avvincenti libri di nuovi autori contemporanei, attraverso particolari modalità di selezione: ogni sei mesi, ARPANet invita tutti coloro che lo desiderino a candidare propri testi di narrativa e poesia, sottoposti (sotto forma di brevi estratti) alla valutazione libera del pubblico online. Gli autori candidati ricevono così un riscontro immediato da parte dei lettori, commenti o suggerimenti utili.
In questo senso, Internet non è solo un supporto di pubblicazione, ma piuttosto un mezzo di interazione a due vie tra chi scrive e chi legge, finalizzato a raggiungere la forma più classica di editoria, quella cartacea: tutte le opere che raggiungono una determinata media-voti, infatti, vengono giudicate, in forma integrale, dal comitato editoriale. Il promettente sottobosco della produzione letteraria inedita viene così esplorato con particolare efficacia, sino a
poter dare, ai lettori, un’offerta di contenuti nuova e coinvolgente, per una lettura fresca, scorrevole.ARPANet segue con vivo interesse le nuove tecnologie, ne studia forme e potenzialità, per raggiungere, grazie all’attività costante di ricerca e sperimentazione, un utilizzo consapevole del medium elettronico al servizio della comunicazione culturale.
ARPANet nasce quindi con l’intento di approfondire, intorno al fenomeno della travolgente diffusione del multimedia, uno specifico modus agendi che, attraverso le più innovative tecnologie, tenda non soltanto a rivelare, ma anche e specialmente ad esaltare e ad accrescere quei valori e quei significati propri della cultura trasmessa.
Per tale ragione, ha scelto di lavorare fianco a fianco con università ed enti pubblici, musei e fondazioni, editori, gallerie d’arte o, ancora, imprese che investano in sponsorizzazioni culturali, offrendo loro l’ideazione e lo sviluppo di grandi progetti multimediali.
Il portale letterario www.ARPANet.org, gestito ormai da diversi anni, costituisce un esempio in questo senso: qui, la creatività plasma le tecnologie per rispondere agli interessi della cultura.
Così, la produzione di eBooks e l’organizzazione di eventi sul territorio, grazie alla collaborazione di editori e librerie di primo piano, determinano, a un tempo, l’introduzione graduale degli strumenti informatici nel processo cognitivo ed la diffusione di contenuti editoriali su media trasversali tra loro, come Internet, il CD o DVD-ROM, il libro.
Questo il sito da visitare.
Nel 2003 ho fatto parte della giuria e del gruppo di prefatori di un’antologia di ottimi esordienti della casa editrice, assieme a Raul Montanari, Elisabetta Sgarbi, Aldo Nove, Gianni Turchetta. Devo dire che è stata un’esperienza molto interessante. E’ stato bello, per me, scrivere le brevi prefazioni in testa ad ogni racconto, come se avessi accompagnato per mano il nuovo scrittore agli inizi di un’avventura che si spera lunga e fruttuosa.
Franz Krauspenhaar
visto così sembra tipo “aho, (aspirante)scrittore: facce ride!”
Trovo l’iniziativa interessante, permette alle voci sperdute di essere ascoltate. Critico è troppo critico, no?
Molto interessante l’iniziativa!
Ammirevole il tuo appunto in calce, Franz!
ciao
ps, ciao Vèronique!
:-)
Sarebbe multimediale se il materiale che riceve è MULTIMEDIALE.
una ripassatina al concetto, magari con una rilettura (per quasi tutti prima lettura) di tutti i numeri della rivista multimedia (questa sì innovativa) che era edita dalle edizioni Sonda molto tempo fa non farebbe proprio male.
Magari leggendo la rivista attuale di tecnologie multimediali del CNR.
Cmq ben vengano nuove proposte, nuovi canali e…nuove illusioni
Ma c’è chi legge i libri pubblicati on line ?
La vedo una cosa pessima chiamarsi come la Rete che c’era prima di Internet (crea confusione.) Per chi ne sa qualcosa di informatica, quello è un nome storico. In pratica è come chiamare BMW una marca di pannolini.
ecco, perché non pubblicare i libri sui pannolini? così se fanno cagare non c’è nessun problema.