Tennis
15-0
Giochi la tua partita
in coppia contro di me
il vento dice: “palla fuori”
tu pieghi le gambe e pieghi
il vestito. Vorrei mordere
il tuo inchino e la mia gelosia,
spaccare la racchetta
in mezzo al campo
spaccare anche la mia fragilità
di amante sottovetro.
30-0
Scappare
sotto rete
ma sotto rete
si attacca
fuggire
l’attacco, la gamba
è tesa, poi piegata,
il braccio avvolge
il cielo come un’ala bianca.
Arancione è un colore
dove il colore non era.
30-15
Quel rovescio micidiale,
scure di luce che colpisce
la linea bianca e schizza
come sasso di ghiaia
nel parcheggio è un rasoio
che taglia e fa dolce il suo sangue,
è un dito che piega l’osso
e consola il suo dolore,
è lo strappo che del sale
l’odore prende sulla pelle.
30-30
Un tiro che rimbalza
i colori aragosta di questo
agosto di campi di tennis
a raschiare tutto il mio scappare,
a toccare i ferri rossi del letto
a castello, a cercare una cara amica
nelle tasche della pelle,
a sperare che il precipizio…
anzi a dire: “Il precipizio è un livello zero”.
40-30
Il colpo furibondo
lo cavo dal fondo
pezzi di vento
ventaglio delle paure
palla sfonda uova
di conserva sul campo.
Questa battuta è un chiodo
alla sofferenza.
40-40
E poi sferri il tiro che abbaglia
la ruggine della mia schiena.
La racchetta
risucchiata da un cielo
bianco non vuole ascoltare
la tua voce ghiacciata.
La rete è una trappola
come di granchi nascosti
come di impigli distesi
per lunghi tratti di vita
che nessuno si mette
a tirare i fili. I guai
rincorrono le mie gambe
di burro. Prima cosa
adesso
sfogliare e niente.
Vantaggi caotici
mio
Silenzio di parco acquatico
notturno.
Tu mostri indifferenza
io non mostro
io sono molto elaborato
scrivo delle poesie anche.
Tu prendi l’autobus
e scopri una spalla
anche tra i sudati.
tuo
Nella morsa di questi freddi
soffochi
le cose non fatte insieme
con i capelli bianchi
della tua assenza.
Sei una manta nella vasca da bagno.
nullo
Amore, che esisti proprio perché
non esisti,
che disarmi
frammenti e muraglie
e pulisci con la tua scopa di sangue
anche le stanze più vuote,
all’istante sei
una manciata di secondi.
15-0 è apparsa con il titolo Tennis in Antologia della poesia erotica contemporanea, Atì Editore 2006
che bel match…
queste poesie mi hanno fatto pensare al film “mach point” forse l’associazione è scontata, ma ho trovato tante assonanze…
sei una manta nella vasca da bagno… bellissimo verso che mi ricorda Sylvia Plath
Mi piacciono molto.
Mi ricordano “Il ginocchio di Claire” di Eric Rohmer, l’hai visto Emanuele?
è un bellissimo cortometraggio che parla di tennis e di desiderio.
Ciao Francesca, grazie:
sì l’ho visto e anche più di una volta…