R.V.P. (ricevo volentieri pubblico)


Poesia
di
Franco Arminio

il nodo
l’unghia di vetro
il cane nero
la melma fossile
insomma la cosa
che di noi è più dentro
più nascosta
inarrivata
inarrivabile
la cosa che neppure dio vede
come la parete del cuore
che sfugge ai medici
come la neve che non cade
e non si scioglie
come se in tutto l’essere di ognuno
ci fosse sempre e solo
questa bufera invisibile
questo dolore immobile
caldaia
pozzo
labirinto di tubature
incendio che se vuole
può bruciare in un attimo
la paglia
della mente e del mondo
la paglia delle parole.

11 COMMENTS

  1. Vedo nella poesia di Franco Arminio, il punto segreto del cuore. Tutta la vita sotterranea che è dentro: è il limo, il dolore fossile, le cenere, lo stridio, il brusio, lo cigolio. Tutte le cose annerite in noi.
    La poesia fa del buio il falo giallo.
    La leggo cosi, colgo la pioggia di scintille.
    Scintilla ancora un po’, poi scompare nella notte in me.

  2. l’ombra del pensiero, inafferrabile se non in suggestioni di immagini in parole, l’intuizione dell’anima oltre la ragione.
    parole che si fanno paglia e fuoco, falò di sensi e turlindana della ragione.
    (this is just my personal reading of it.)

  3. grazie
    a vv
    e
    a nc.
    la rete è una giostra chiassosa e non è facile per una poesia farsi notare.
    armin

  4. “l’ unghia di vetro” è la cifra esatta di questa vanitas vanitatum che inesorabilmente *afferra* uno scrittore autentico, lo trovo un testo molto riuscito Franco, un caro saluto V.

  5. ho sempre sospettato che noi non esistiamo
    e tutta la mia foga è per smentire questo sospetto.
    armin

  6. caro franz
    esistiamo, ma dubitarne
    forse fa bene.
    grazie per il commento. mi appresto a raccogliere in un libro le mie trentamila poesie e puoi immaginare che fatiche per arrivare a cento o poco più….
    armin

Comments are closed.

articoli correlati

Due poesie sopra i destini delle mamme

di Francesca Genti   Le mamme delle poete le mamme delle poete si siedono sul divano, è tardo pomeriggio e aspettano le figlie. le...

Jacopo sul palco

di Umberto Piersanti Jacopo, tu non conosci palchi, non conosci balconi o luoghi che sopra gli altri per la gioia s’alzano o la rabbia di chi ascolta, tutto...

Da “I ferri corti”

di Paolo Maccari   Viali È sempre lotta tra asfalto e radici. Dune sbrecciate nei parcheggi obliqui dei nostri viali. E profferta di simbolo anche ai poeti che...

Da “Dire il colore esatto”

    di Matteo Pelliti   Il cervello del santo Rubato il cervello del santo, mente portatile sottratta, grigia materia disanimata che non ammette riscatto, dice...

Il poeta è un fingitore?

di Marina Massenz   Che cosa voleva dire esattamente Pessoa, autore dai molti eteronimi, quando scriveva: “Il poeta è un fingitore....

Oceano – la poesia del cambiamento

di Benny Nonasky (Si consiglia di leggere prima la poesia senza note. Oppure solo le note e poi la poesia....
francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017