La punta della lingua 2009 (festival di poesia)

[Editoriale + Programma Ancona 4-14 giugno]

di Luigi Socci (direttore artistico)

Poesia sì, poesia no, poesia nì, poesia boh. In un servizio del tg3, dedicato a Enzo Biagi all’indomani della sua scomparsa, il grande giornalista, in un’intervista di repertorio, rispondendo a una precisa domanda sulla libertà, così si esprimeva: “La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà”. Parole importanti, parole sante, parole grosse. Ma anche parole giuste? Intendiamoci, vada per la libertà, specialmente per quella di stampa, valore universalmente condiviso oltre che garantito dalla nostra Costituzione. Ma per quanto riguarda la poesia, siamo proprio sicuri che il divieto di aggettivarla, con la conseguente sacralizzazione che ne deriva siano un valore in assoluto? Incorreremmo in deprecabile relativismo se ci dovesse capitare di utilizzare espressioni come poesia lirica o poesia epica, pura o comico-realistica, poesia su commissione o d’occasione? Ne incrineremmo la cristallina purezza praticando composti come video-poesia, prosa poetica o poetry slam? Le mancheremmo di rispetto se ci uscissero, inopinatamente, dalla bocca, attributi come classicheggiante, civile o sperimentale, orale o scritta o, addirittura, bella o brutta?

O staremmo, più verosimilmente, esercitando il muscolo atrofizzato del senso critico, cercando di capirci qualcosa, riconsegnando la poesia alla sua natura di dato storico, mutevole suo malgrado, riportandola all’altezza del nostro campo visivo, nell’area di influenza del nostro udito, alla portata della nostra mano? C’è chi ritiene che un libro di poesia italiana, scritto e pubblicato oggi, non possa, costituzionalmente, superare le 2-300 copie di vendita. I dati, anche quelli delle collane “maggiori”, sembrerebbero suffragare questa desolante teoria. Eppure esistono numerose eccezioni, inspiegabili soltanto per chi si ostina a coltivare una concezione della poesia come campo separato del sapere o palestra per accademici. Il nostro festival, già da qualche anno, sta cercando di contrastare quell’atteggiamento di timore reverenziale che tende a relegare la poesia sui sempre più angusti e polverosi scaffali che le librerie, più per senso di colpa che per effettiva convenienza, finiscono per riservarle. Readings, laboratori scolastici e non solo, contaminazioni musicali, scantonamenti cinematografici, performance ludiche e incursioni nel reattivo mondo della rete sono, anche per quest’anno, gli ingredienti. Nella persistente convinzione che il rischio “emofilia” (per la poesia come per le altre arti, del resto) possa essere scongiurato solamente con rivitalizzanti “trasfusioni” provenienti da corpi “altri”.

*

LA PUNTA DELLA LINGUA 2009
POESIA FESTIVAL (IV EDIZIONE)

Programma

Giovedì 4 giugno 2009

SENIGALLIA / ROTONDA
ore 10.00
POETRY SLAM DELLE SCUOLE
Gara ludica di poesia fra studenti

LASCENSORE / ANCONA
ore 21.30
FACEBOOK POETRY
Laboratorio telematico di poesia

Venerdì 5 giugno

CINEMA AZZURRO / ANCONA
ore 21.30
CARLO MAZZACURATI presenta il suo doc: Ritratto di Andrea Zanzotto

Sabato 6 giugno

ANCONA / LIBRERIA METRO
ore 18.30
Evento fuori programma: Barbara Coacci presenta il suo libro di poesie Nessuna nuova

ANFITEATRO ROMANO / ANCONA
ore 21.30
POETI DA ANTOLOGIA
Letture di Andrea Inglese, Mario Benedetti, Jolanda Insana. Interventi musicali: Paolo F. Bragaglia (electronics)

Domenica 7 giugno

ANCONA > PENNABILLI
ore 14.00
POESIA IN TRASFERTA
Visita a Tonino Guerra e ai luoghi guerriani della Valmarecchia. Cena presso l’osteria La Sangiovesa.
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti in pullman:
lapuntadellalingua@niewiem.org – 339.6185682, 347.8546553 (dal lun. al ven. ore 15-19)

Domenica 14 giugno

ANCONA / MOLE VANVITELLIANA
ore 21.30
Incontro con ALESSANDRO BERGONZONI
D’istanti? (letture e pensieri tra Bergonzoni e il Futurismo)

*

Organizzazione: APS NIE WIEM
Responsabile: Valerio Cuccaroni
Direttore artistico: Luigi Socci

Con il contributo di:
Regione Marche – Assessorato Istruzione Formazione eLavoro
Provincia di Ancona – Assessorato Cultura / Assessorato Politiche Giovanili
Comune di Senigallia – Assessorato Cultura
Comune di Ancona
ArciAncona
Grazie a:
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali /
Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche /
Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche
Lascensore Social Jazz Club
Mangiare Bere Uomo Donna

14 COMMENTS

  1. Editoriale banale e con pochi spunti interessanti. Si vuole negare l’evidenza per giustificare un’iniziativa interessante ma pur sempre poco incisiva, che influisce poco o niente sulla cultura delle masse italiane. Scusatemi, ma è così, non illudiamoci. Si può ridefinire la poesia, ma “con rivitalizzanti “trasfusioni” provenienti da corpi “altri”” l’unica cosa che si può raggiungere, al massimo, è un ibrido –sempre che non vi sia un rigetto del sangue, quando incompatibile. Vi prego, piantiamola di parlarci addosso e iniziamo dal basso, dalle scuole, facendo capire agli alunni quanto sia bella e importante, la poesia. Solo che se gli insegnanti stessi non amano la poesia, siamo punto e a capo.

    La Milza

  2. Io invece ho pensato: che bell’editoriale! Guarda un po’.

  3. “un’iniziativa interessante ma pur sempre poco incisiva, che influisce poco o niente sulla cultura delle masse italiane.”

    Che un festival di poesia debba essere anche un’educazione delle masse italiche, mi sembra un po’ troppo. Neanche nel ventennio si sarebbero posti un tale obiettivo. Che il lavoro di Socci & C. vada in direzione di un’apertura al pubblico e che sia animato anche da spirito pedagogico lo posso confermare di persona. Non sarà certo l’unico festival ben riuscito in Italia, ma l’atmosfera sa molto meno di pippero che in tante altre occasioni simili.

  4. Caspita, che bello che ci siano state tante reazioni al mio post. Buon segno, significa che forse mi sbaglio.

    P.S. Non ammetterò mai di averlo scritto, se me lo farete presente di nuovo, però sono contento che ci siano ancora iniziative come “La punta della lingua 2009”, in Italia. Meno male!
    Ma mi sembra purtroppo poco, ancora troppo poco—e bisogna prenderli da piccini, a scuola, quando le menti sono fresche, malleabili e influenzabili più facilmente! Almeno, così ci hanno insegnato alla scuola del Partito.

    Apeppone da Bresiello

  5. SCUSATE, nell’editoriale e nel programma non è specificato ma il poetry slam delle scuole di domani mattina è soltanto l’evento finale di una serie di laboratori tenuti durante l’anno nelle scuole delle marche da alcuni poeti della nostra regione come Massimo Gezzi, Franca Mancinelli, Renata Morresi, il sottoscritto e molti altri(per l’elenco completo che nemmeno conosco tanti sono, vi rimando al coordinatore valerio cuccaroni) con la finalità di “INIZIARE” i ragazzi alle innumerevoli sorprese che può riservar loro la poesia contemporanea (di cui nemmeno sospettano l’esistenza).
    CHE bisogna iniziare dalle scuole lo si sa e infatti lo si fa.
    i miracoli comunque non sono possibili e questo festival non ha la presunzione nè la velleità di rivolgersi alle masse ma solo di coinvolgere il pubblico del cinema, del teatro e della musica notoriamente più numeroso di quello della poesia.
    luigisocci

  6. Sono ancora più contento, caro el me Luìs, ora che leggo il tuo post, che nell’Italia d’oggi ci sia ancora spazio per la poesia. E porgo tanto di cappello per la vostra iniziativa.
    Però, posso fare un appunto/critica, questa volta seria? Perché per sapere di cosa si tratta di preciso nel poetry slam ho dovuto rompervi le balle con post sconclusionati? Perché non c’è una descrizione nel programma? E soprattutto (ma questo non dipende solo da voi), perché diamine non ho visto su alcun giornale un bell’articolo sul vostro festival? Mi dispiace perdermelo e spero che fili lissio lissio come l’olio.

    Abeppone da Bresiello

  7. per avere articoli su giornali a diffusione nazionale bisogna avere un ufficio stampa e per avere un ufficio stampa bisogna avere un budget dai 50000 euro in su. non è il nostro caso.
    l.

  8. Domani, giovedì 4 giugno, in diretta su Fahrenheit, a partire dalle 16 circa, llustrerò il programma nei minimi dettagli. Ripeto, ché non vedo il commento precedente, che su http://www.lapuntadellalingua.it potete trovare informazioni + dettagliate sui singoli appuntamenti. I poeti che hanno tenuto i laboratori sono: Loris Ferri e Franca Mancinelli (Provincia di Pesaro-Urbino), Natalia Paci, Luigi Socci, il sottoscritto (Provincia di Ancona), Lara Lucaccioni, Renata Morresi, Alessandro Seri (Provincia di Macerata), Massimo Gezzi (Provincia di Fermo). A risentirci!

  9. Per motivi di lavoro sono riuscito ad assistere stamattina solo alla presentazione dell’incontro alla Rotonda di Senigallia, perdendomi purtroppo le poesie, ma mi permetto di farvi i complimenti per come avete impostato la cosa, a partire dalla gamba finta e dalla clava… :-)
    Ciao!

  10. Luìs, ho dato un’occhiata al vostro sito e non posso che umilmente dire che “son propri un pirla” e che avete messo su proprio un bel festival (pronunciare il tutto con uno scostante accento milanese da baüscia quale sono). La critica non era a voi, ma ai giornali italiani che non vi hanno dato spazio! Buon lavoro e soprattutto, buon divertimento!

  11. Caspita Abeppe! un’autocritica così spudorata e limpida credo che non si sia letta in rete dal 2001.

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andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato uno studio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e la raccolta di saggi La confusione è ancella della menzogna per l’editore digitale Quintadicopertina (2012). Ha scritto saggi di teoria e critica letteraria, due libri di prose per La Camera Verde (Prati / Pelouses, 2007 e Quando Kubrick inventò la fantascienza, 2011) e sette libri di poesia, l’ultimo dei quali, Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, è apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017). Nella collana “Autoriale”, curata da Biagio Cepollaro, è uscita Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016 (Dot.Com Press, 2017). Ha curato l’antologia del poeta francese Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008 (Metauro, 2009). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di alfabeta2. È il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.