C’è chi insegna

Due sere fa, insieme al violoncellista Lamberto Curtoni, eravamo a Palermo, al Baglio alla Zisa. Un cortile, nel mezzo di un casale, che da subito ti accorgi- ci sono ovunque profumi di fiori e di orto- essere l’agorà che hai sempre immaginato, desiderato. Anna Voltaggio e Fabrizio Piazza ci hanno condotti qui per mano, ma non come cavalli!. Ci accoglie Libera Dolci ed è già un destino. A loro e soprattutto a noi vale la pena, questa poesia.
effeffe

danilo_dolci1

di
Danilo Dolci

C’è chi insegna

guidando gli altri come cavalli

passo per passo:

forse c’è chi si sente soddisfatto

così guidato.

C’è chi insegna lodando

quanto trova di buono e divertendo:

c’è pure chi si sente soddisfatto

essendo incoraggiato.

Profondamente stimavo un amico

quasi invidiando un altro a cui diceva

stupido, e non a me.

C’è pure chi educa, senza nascondere

l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni

sviluppo ma cercando

d’essere franco all’altro come a sé,

sognando gli altri come ora non sono:

ciascuno cresce solo se sognato.

4 COMMENTS

  1. un igloo di foglie per cappello,
    liberi e selvaggi puledri senza età
    cavalcavano la sera sulle labbra
    di ideali e poesia.
    Un orto sereno senza ansie
    ed una torta di mandorle e nocciole,
    sulle dita gentili di un nome
    nel ricordo del padre
    cantavan “libertà”!

    grazie a Libera e Carlo, a Fabrizio, Anna, Patrizia ed il Furlen per la magia di quella sera.

    natàlia

  2. Profumi di fiori e di orto; immagino un giardino solare con colori cangianti e fiammanti. L’olfatto il senso sensuale dei paesi solari,
    e l’udito, il senso nobile del cuore.

    Bellissima la poesia su insegnare
    il mondo
    della poesia sogno
    venuta
    in un giardino intimo,
    ciascuno crea il suo profumo
    e il suo fiore
    il suo albero e la sua panca
    per guardare con la sua anima.

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francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017