due passi (fare)
Anna Maria
poesia per un lorenzo
anche stanotte il cielo ci ha tradito
delle stelle promesse neanche una
soltanto una lampara disattenta
e un semaforo giallo permanente
questo è il nostro paesaggio
o meglio era
nel perchè dalle sedie addormentate
guarda è l’azzurro sotto la cabina
e il gabbiano di tutti i mezzogiorno
in pausa pranzo e arriva la controra.
C’era quel tetto forse albero o forma
c’era l’impertinenza della vita
angolo retto lumaca o formica
ecco un veliero con la meridiana
guarda sul ponte è ferma la clessidra
è giorno già da tempo intorno a noi.
Lorenzo
Il vaso si è infranto
e livide schegge impazzite
corrono urtandosi
lungo pavimenti di pietra
resi tremanti
dall’incombente bufera
che tutto scardina
e divora
avvampando di fuoco
i sensi reclusi
sotto fitta coltre di terra
che ora brama ardere
bruciare svanire
e scintille come lame
si conficcano nella pelle
scavano la carne
che sgretola lenta
penetrano fiamme
entro densi tessuti
fendono muscoli e nervi
consumato il corpo
si purifica il pensiero
si fa anima la carne.
Danza di Anna Maria
per chiedere una rosa
una penna
da scrivere
di memoria
in lapso di tempo
d’amore ” che il flipper è malato”
Danza di Lorenzo
un volteggio
di fiamma,
di ritmo avvampa
il sacro del corpo.
L’immagine di Effeffe
fa danzare il gioiello rosso
con laccio
alla caviglia fina
per slacciare.
una danza dei sette cieli questa ( notte di stelle cadenti)
effeffe