una goccia di rugiada ad illuminarmi il mattino
e sono felice
questo libretto bianco con il bosco tutto dentro un vaso
é di una delicatezza da preservare
grazie
Giovanni … un abbraccio amico caro.
ciao soldato:-)
ben tornato ;-)
questo nome è una garanzia
che gran regalo per la domenica
grazie a voi,
miei cari amici
caro signor Giovanni,io sono una new entry e non la conosco come invece tutti gli altri presso cui,vedo, lei è molto popolare. Le chiedo: potrebbe darmi e darci un assaggio di cosa c’è dietro la copertina di Quasi ?
dietro quella copertina c’è l’omaggio a un grande amico-maestro.
Giuseppe Gattuso Lo Monte , pittore, scultore, grafico, ebbe la cattedra di incisione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Oltre agli amici del suo gruppo ufficiale: Giovanni Ragusa, Raffaele Bueno ( coi quali condusse dagli anni ’60 del secolo scorso, fino alla sua scomparsa, un’importante opera di rottura rispetto alle tendenze dell’epoca – non uniformando, però, il proprio fare a quello dei propri sodali, ma perseguendo la più radicale individuazione nell’opera dei singoli ) ci furono altri amici-allievi la cui opera ha carattere più “privato”, ma che in Giuseppe hanno sempre riconosciuto il “maestro”. Io mi vanto di essere uno di questi.
Vedo, comunque, che in rete c’è un vecchio articolo abbastanza significativo, per chi avesse curiosità di leggere:
Grazie,signor Cossu di avermi segnalato in questo contesto,due cose:La prima è l’intensità di quei pochi versi dietro alla copertina,da cui si sente una grande nostalgia, e non solo per l’amico mancato, ma anche e forse sopratutto per il suo modo di esprimersi, “sacro mormorio delle realtà essenziali “,come leggo nell’articolo che lei mi ha indicato.Queste nuove finestre su persone,su arti,su pensieri, fino ad un momento fa a me sconosciute, mi rafforza il desiderio di cercare tra le pieghe infinite che ci circondano.
… infatti ciò che è “quasi quasi” accaduto, pare realmente accaduto.
Aristotele, Fisica
…e appendevi un sorriso ai tuoi occhi.
Un abbraccio
joan
versi splendidi, asciutti, essenziali. Complimenti , davvero.
di Umberto Piersanti
Jacopo, tu non conosci
palchi,
non conosci
balconi o luoghi
che sopra gli altri
per la gioia s’alzano
o la rabbia
di chi ascolta,
tutto...
di Paolo Maccari
Viali
È sempre lotta tra asfalto e radici.
Dune sbrecciate
nei parcheggi obliqui
dei nostri viali.
E profferta di simbolo
anche ai poeti
che...
di Matteo Pelliti
Il cervello del santo
Rubato il cervello del santo, mente portatile sottratta,
grigia materia disanimata che non ammette riscatto,
dice...
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
una goccia di rugiada ad illuminarmi il mattino
e sono felice
questo libretto bianco con il bosco tutto dentro un vaso
é di una delicatezza da preservare
grazie
Giovanni … un abbraccio amico caro.
ciao soldato:-)
ben tornato ;-)
questo nome è una garanzia
che gran regalo per la domenica
grazie a voi,
miei cari amici
caro signor Giovanni,io sono una new entry e non la conosco come invece tutti gli altri presso cui,vedo, lei è molto popolare. Le chiedo: potrebbe darmi e darci un assaggio di cosa c’è dietro la copertina di Quasi ?
Cara consul.enz@grati.it,
dietro quella copertina c’è l’omaggio a un grande amico-maestro.
Giuseppe Gattuso Lo Monte , pittore, scultore, grafico, ebbe la cattedra di incisione all’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Oltre agli amici del suo gruppo ufficiale: Giovanni Ragusa, Raffaele Bueno ( coi quali condusse dagli anni ’60 del secolo scorso, fino alla sua scomparsa, un’importante opera di rottura rispetto alle tendenze dell’epoca – non uniformando, però, il proprio fare a quello dei propri sodali, ma perseguendo la più radicale individuazione nell’opera dei singoli ) ci furono altri amici-allievi la cui opera ha carattere più “privato”, ma che in Giuseppe hanno sempre riconosciuto il “maestro”. Io mi vanto di essere uno di questi.
Vedo, comunque, che in rete c’è un vecchio articolo abbastanza significativo, per chi avesse curiosità di leggere:
http://www.ippolito-desideri.net/doc/ArtEGB/Arte_gen/Gat-Raf-Rag.(PiramideFI)1981-12.pdf
Grazie,signor Cossu di avermi segnalato in questo contesto,due cose:La prima è l’intensità di quei pochi versi dietro alla copertina,da cui si sente una grande nostalgia, e non solo per l’amico mancato, ma anche e forse sopratutto per il suo modo di esprimersi, “sacro mormorio delle realtà essenziali “,come leggo nell’articolo che lei mi ha indicato.Queste nuove finestre su persone,su arti,su pensieri, fino ad un momento fa a me sconosciute, mi rafforza il desiderio di cercare tra le pieghe infinite che ci circondano.
… infatti ciò che è “quasi quasi” accaduto, pare realmente accaduto.
Aristotele, Fisica
…e appendevi un sorriso ai tuoi occhi.
Un abbraccio
joan
versi splendidi, asciutti, essenziali. Complimenti , davvero.