Traumi italiani

Traumi italiani. Immaginario della vittima e identità nazionale. Seminario di studio.

Intervengono: Giorgio Boatti – Andrea Cortellessa – Daniele Giglioli – Nunzia Palmieri – Gabriele Pedullà – Marco Rovelli

18/12/2009 ore 14.30 – Università degli Studi di Bergamo – Facoltà di Scienze Umanistiche – Aula 1 – Via Pignolo 123

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  1. MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO IL BAVAGLIO ALLA RETE IL 23 DICEMBRE ALLE ORE 17.00 IN PIAZZA DEL POPOLO. Copio-incollo:

    “Salve a tutti,

    abbiamo avuto i permesi per piazza del Popolo, lato Pincio, dalle ore 17 alle 19, mercoledì 23 dicembre 2009.

    Luisa Capelli ha evidenziato in Questura che:

    1 – si tratta di una manifestazione silenziosa (saremo tutti sdraiati a terra per un minuto) ed è stato marcato la staticità della protesta.

    2 – il simbolo che useremo è il bavaglio (ce ne saranno tanti che distribuiremo, ma se potete prepararne un pò anche voi con vecchi lenzuoli bianchi è meglio!!!)

    3 – In Questura abbiamo riferito l’assenza di musica e oratori.

    Ci saranno anche i ragazzi del No B Day (il popolo viola).

    A breve mi arriverà l’ok per far partire il TAM TAM in Rete il più possibile, ovunque possibile, con ogni mezzo possibile.

    Chi volesse organizzare dei sit in, sdraiati a terra nella propria città, in silenzio, con un cartello “Libera Rete in libero Stato”, lo può fare, e soprattutto usate la telecamera per postare su You Tube. (esempio: “Libera Rete in libero Stato: 23 dicembre 2009 – Parma)

    Stanno arrivando tantissime adesioni e avremo il sostegno di
    alcuni media che annunceranno il sit in contro i provvedimenti
    annuciati dal Governo per imbavagliare la Rete.

    Vi segnalo intanto il bellissimo video di Claudio Messora “Discorso dal Cesso” (Byoblu.com) che ha aderito subito all’iniziativa e ci aiuterà a amplificare il tam tam.

    http://www.byoblu.com/post/2009/12/16/Il-Discorso-del-cesso.aspx

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Marco Rovelli nasce nel 1969 a Massa. Scrive e canta. Come scrittore, dopo il libro di poesie Corpo esposto, pubblicato nel 2004, ha pubblicato Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, un nuovo reportage narrativo dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 ha pubblicato Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Sempre nel 2009 ha pubblicato il secondo libro di poesie, L'inappartenenza. Suoi racconti e reportage sono apparsi su diverse riviste, tra cui Nuovi Argomenti. Collabora con il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale. Fa parte della redazione della rivista online Nazione Indiana. Collabora con Transeuropa Edizioni, per cui cura la collana "Margini a fuoco" insieme a Marco Revelli. Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, dal 2001 al 2006 fa parte (come cantante e autore di canzoni) dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio, gruppo che spesso ha rivisitato antichi canti della tradizione anarchica e popolare italiana. Nel 2007 ha lasciato il vecchio gruppo e ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, libertAria, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti. In campo teatrale, dal libro Servi Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo "racconto teatrale e musicale" che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto un nuovo racconto teatrale e musicale, Homo Migrans, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.