Festa di Nazione Indiana- Photoshoperò#60- Malarazza

il Castello Malaspina di Fosdinovo aprirà, il 29 e il 30 Maggio, le proprie stanze al pubblico per accogliere le iniziative legate alla prima Festa di Nazione Indiana. Sabato 29 alle 23h Concerto dei Malarazza .

Nota di Alberto Castelli
Presentare i Malarazza non è per niente facile, perché questo è un gruppo che, come ci ricorda il titolo di una loro canzone, cammina sul limite… A pensarci bene, è molto più facile scrivere cosa non sono i Malarazza: non sono una nuova reggae band, non sono nemmeno l’ennesimo nuovo gruppo rock e neppure un progetto che si inserisce nella tradizione della canzone d’autore. Però, la cosa strana, quella che colpisce davvero, è che i Malarazza sono tutte queste cose insieme.

Proprio così: nel loro camminare sul limite, i Malarazza mescolano, con stile e personalità, tutte quelle influenze. Infatti, in alcuni momenti seguono il ritmo in levare del reggae, poi si lasciano andare a quell’energia, diretta e immediata, che pervade il rock più autentico e coinvolgente, mentre i testi delle loro canzoni sono lontani, per fortuna, dalle rime più scontate e banali.
La loro è musica che supera di slancio e a testa alta le solite definizioni di generi e linguaggi. Il loro è uno stile dinamico, attuale e che offre diverse chiave di lettura. Non offrono punti di riferimento, perché preferiscono giocare a tutto campo. Suonano in maniera libera e spregiudicata, ma soprattutto suonano a modo loro, con personalità e forza espressiva.
Ecco: i Malarazza hanno l’entusiasmo proprio di chi è all’inizio di un percorso creativo, ma hanno anche la maturità propria di un gruppo o di un solista con diversi anni di carriera alle spalle. Hanno quell’incoscienza e quella consapevolezza. E non è poco.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017