FESTEGGIAMOLE TUTTE
di Famiglie Arcobaleno
LE FAMIGLIE OMOGENITORIALI IN FESTA PER UN VERO FAMILY DAY
Le famiglie sono tutte diverse. Festeggiamole tutte
Domenica 23 maggio avrà luogo la seconda edizione della Festa delle Famiglie. Organizzata da Famiglie Arcobaleno, l’associazione che riunisce genitori e aspiranti genitori omosessuali, la Festa delle Famiglie si svolgerà nei parchi di sei città: Roma, Milano, Torino, Napoli, Mestre, Ferrara.
Per l’intera giornata un parco cittadino ospiterà un ritrovo-picnic decorato con striscioni e palloncini. Ci saranno banchetti con materiale informativo e gadget. Ma sarà soprattutto un’occasione di tranquilla visibilità e dialogo per tutti, per incontrarsi e raccontarsi. Un modo per capire che è l’amore che crea una famiglia, e che è solo insieme agli altri che possiamo abbattere il muro dell’odio e del pregiudizio.
Verranno proposte attività di animazione e spettacolo, trucco, magia, musica e burattini che divertiranno i nostri bimbi e quelli di tutte le famiglie che vorranno raggiungerci o si troveranno a passare.
In Italia esistono tanti tipi di famiglie. Famiglie ricostituite, famiglie monogenitoriali, famiglie di fatto, famiglie adottive o affidatarie, famiglie aperte o allargate, famiglie caratteristiche di altre culture, famiglie omosessuali, famiglie transessuali, tutte con o senza figli – in una parola famiglie. Questi nuclei e le persone che li compongono – minori inclusi – sono assai numerosi, ben accettati dalla società civile, e tuttavia in molti casi ancora privati di riconoscimento pubblico e di diritti. Perché?
La Festa delle Famiglie 2010 si propone di celebrare la varietà e bellezza delle realtà famigliari; di far conoscere la realtà della famiglia omogenitoriale; di rivendicare in modo festoso e partecipativo i diritti dei suoi membri: in primo luogo i bambini.
A Roma, città in cui le famiglie arcobaleno sono particolarmente numerose, saremo al laghetto di Villa Ada (ingresso di via di Ponte Salario), dalle 11 alle 18.
L’intrattenimento sarà curato da Massimiliano Maiucchi, clown, “filastrocchista” e artista di strada con un’esperienza ventennale e diversi libri pubblicati, e da Music Together, la scuola di musica per bambini diffusa in tutto il mondo, che da tempo si dedica anche all’animazione.
Gli altri appuntamenti del 23 maggio:
Ferrara – piazza XXIV Maggio, dalle 15:00
Mestre – Parco San Giuliano, nell’area giochi vicino all’ingresso arancione, dalle 11:00 alle 17:00
Milano – Largo Marinai d’Italia, lato via Anfossi, vicino allo spazio giochi dei bimbi, dalle 11:00 alle 18:00
Napoli – Riviera di Chiaia, animazione e gazebo (10:00-14:00), picnic sulla spiaggia antistante (14:00-16:00); corteo (16:00-19:00) da via Caracciolo a Castel dell’Ovo per la promozione del Pride nazionale del 26 giugno
Torino – Parco Michelotti (vicino al ponte di Sassi) dalle ore 11:00
Per altre informazioni, locandine, adesioni, banner visitare il sito:
Famiglie Arcobaleno
Associazione Genitori Omosessuali
www.famigliearcobaleno.org
Ufficio stampa
Gianfranco Goretti
339-7874346
frantomm@fastwebnet.it
sarei felice di esserci, ma perché il 23 maggio? Sarò con le agende rosse per un’altra ricorrenza. http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2908:la-mia-vita-tra-due-stragi-a-capaci-mori-anche-mio-padre&catid=2:editoriali&Itemid=4
Omogenitoriale: che bel vocabolo!
Le famiglie sono tutte diverse: estirpiamole comunque per non sbagliare!
Chi nasce avrebbe diritto ad avere padre e madre: che se ne fa di un neologismo? e poi cosa vuol dire questa ambizione a farsi istituzione, al diritto di famiglia? Cosa c’entra l’amore? Quello è un fatto privato e ognuno ha sempre potuto indirizzarlo dove voleva. Non mettete in mezzo i bambini!
anche i bambini hanno diritto di veder riconosciuto un amore e una realtà che di fatto esiste ed è relegarli nella emarginazione non dare una forma anche giuridica a situazioni che esistono. E non parliamo di adulti che formano famiglie di fatto anche indipendentemente da legami di sangue o di sesso, e che vorrebbero aver la possibilità di essere famiglie perché lo scelgono anche in diritti riconosciuti.