Highway (Caserta Nord) Revisited

Felicità. Tra venti metri ha inizio.

di

Giovanni di Benedetto

« Ecco il Vesuvio, poc’anzi verdeggiante di vigneti ombrosi, qui un’uva pregiata faceva traboccare le tinozze; Bacco amò questi balzi più dei colli di Nisa, su questo monte i Satiri in passato sciolsero le lor danze; questa, di Sparta più gradita, era di Venere la sede, questo era il luogo rinomato per il nome di Ercole. Or tutto giace sommerso in fiamme ed in tristo lapillo: ora non vorrebbero gli dèi che fosse stato loro consentito d’esercitare qui tanto potere.»

(Marziale Lib. IV. Ep. 44)

Uscita. Uscita secondaria. Secondaria nel senso che c’è n’è una che la precede. Oppure. Meglio non prenderla. Vincere. Bisogna vincere. Dov’è il traguardo? No meglio non prenderla. Essere i primi. Dietro di me, please. Composti e ordinati. Le vedi le macchine? Come fossero vomitate. Immagina:  c’è una strada, sei in una macchina e la macchina è sulla strada. Ma è ferma immobile come una macchina. Respira? Defibrillatore, presto! Uno, due, tre, zzzzz. Così: fissi lo sguardo fuori dal finestrino: verdi colline d’Africa, profumo di ginestra riscaldata, mamma-guarda-ci-sono-le-mucche!, sterco n°5 eau de parfum. E invece no. Un lungo ampio denso conato di lamiera utilitaria. L’utilitaria è un particolare tipo di autovettura caratterizzata da dimensioni e dotazioni essenziali, progettato per assolvere le più correnti funzioni pratiche del trasporto promiscuo o alternato di persone e cose, a fronte di un prezzo di acquisto e di costi di gestione particolarmente contenuti (cit.). Cattiva digestione del cenone di capodanno. Ci sono anche i pezzetti di carne con le buste della spesa. Polietilene 100%, lavaggio a secco. God save Paul Flaury, baby! Liberate i polimeri dalle loro catene! [Polimeri delle libertà, per Utopo presidente.] Attesa. Tentazione. Desiderio. Passione. Felicità. Tra venti metri ha inizio. Raffaele Itlodeo, presente! Salpiamo per il Mediamondo. [Uscita Saturno 3 km di coda. Prudenza]. I soliti turisti. Orgasmi di celluloide, hic! (onomatopea fumettistica) e sbronze polietileniche. Clic! (onomatopea meccanica). Residenza regale, non c’è che dire, la Vanvitelliana. Guarda che magnifico paesaggio, da un lato la campagna felice dall’altro quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salir al ciel diventa degno. C’est magnifique! It’s wonderful! Uà! Mistica moderna-postuma. Lo sognai lo vidi sant’Agostino (Bob Dylan, John Wesley Harding, 1967). E la creò in otto giorni. L’ottavo era consacrato alle feste e al libero mercato. I am therefore I shop (o era il contrario?). In ogni caso, I (ai), n’est-il pas ainsi? Attesa. Tentazione. Desiderio. Passione. Felicità. Tra venti metri ha inizio. Pronti per il decollo. Le uscite di sicurezza sono ai lati. Il cielo sopra. La terra sotto. Tu nell’ottimo luogo in alcun luogo. Utopia di sir Thomas More. (Libellus vere aureus, nec minus salutaris quam festivus de optimo rei publicae statu, deque nova insula Utopia). Marx ne fece anche una cover, l’hai ascoltata? No, ma ho visto il film. Io preferisco il libro. Diceva Godard che un libro deve essere necessariamente mediocre per farne un buon film. (n.d.a. Aggiungervi Brigitte Bardot è preferibile). Sì, ma cos’è un buon film? Prendi la vita e cercane il contrario nel dizionario dei sinonimi. (n.d.a. Il bianco e nero è preferibile). Attesa. Tentazione. Desiderio. Passione. Felicità. Tra venti metri ha inizio. Ciak si gira. Buona la prima. [Esterno. Notte. Voce fuori campo] Ogni città se divide in quatro parti uguali, e nel mezzo di ciascuna è una piazza ov’ogni famiglia porta i suoi lavori e li dispone per ordine in certi granari. Ogni padre di famiglia piglia di qui ciò che fa bisogno a’ fatti suoi senza prezzo alcuno, quando che hanno copia di ogni cosa, né alcuno teme che gli manchi, e si contenta solamente di quanto gli fa mestiero, essendo manifesto che, dove non è il timore di dover mancare de le cose necessarie, né superbia di volersi aumentare di ricchezze soverchie, le quai cose fanno l’uomo avido e rapace, il che non aviene agli Utopii, ivi è un viver tranquillo. Per quanto riguarda il montaggio, seguire le indicazioni e la teoria del montaggio delle attrazioni di Ejzenstejn Sergej M., in Teoria generale del montaggio, 1937. (Questo tipo di montaggio si verifica tutte le volte che non esiste una continuità d’immagine tra un quadro e il successivo, perché appartengono a sequenze diverse.). Attesa. Tentazione. Desiderio. Passione. Felicità. Tra venti metri ha inizio. Visioni edeniche edonistiche, trionfo dell’estetica degli estetisti. Fallire nel migliore dei modi possibile non ha funzionato. Worstward ho!, urla S. Beckett. Attesa. Tentazione. Desiderio. Passione. Felicità. Tra venti metri ha inizio. Svolta a destra e poi arrivo. I need a fix ‘cause I’m going down to the bits that I left uptown I need a fix ‘cause I’m going down down down down down down down down. Puntina difettosa. Anno 1968, due minuti quarantatré secondi di durata. Il tempo di un’eiaculazione. La felicità è un’arma pericolosa. L’America ha vinto. Ricominciare dai significanti. (Bang Bang SHOOT SHOOT).

4 COMMENTS

  1. Una frenetica corsa. Una lingua con accelerazioni, frenaggio. Una strada.
    Sotto cielo, sopra terra. Uscita verso la città. Ma lo sa, Giovanni di Benedetto, non si raggiunge mai la città. C’è sempre uno sbaglio. E’ sempre l’uscita che non si deve scegliere.

    GRAZIE PER QUESTA SCRITTURA POTENTE, MAGNIFICA.

    Grazie per mi aver fatto ricordare questa autostrada tra colline colore zafrano. La luce in pioggia. Il polvere degli oleandri, il parco, la reggia.
    Una confrontazione con il testo antico e il testo odierno svela come la scrittura penetra l’arco di un tempo preciso. Il paesaggio si modifica, l’uomo è modificato dal paesaggio, la scrittura marca la modificazione.
    Ma sempre la scrittura è sacra, una libagione a Bacchus, una danza,
    una felicità.

  2. :D Bisognerà informare i gentili lettori, lettrici et lectora che questo grazioso stream of disperationess riguarda le 5 ore di traffico incontrato dallo sventurato Giovanni la sera di domenica scorsa, allorché egli et alii erano attesi in Caserta nel salotto dannunziano di casa Campofreda, dove nel frattempo si svolgevano inenarrabili performance poetiche, teatrali e musicali di cui poi forse narreremo a complemento del presente testo. Intanto complimenti, e consolationes: in fondo dopo tanto inferno godeste il ricongiungimento con noantri e la pizza blackpepperica, e il tutto confluì in arcani diari. Ossequi alati.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017