MEMENTO
di FRANCO BUFFONI
Accolto dal rabbino capo Riccardo Di Segni e dal presidente dell’Associazione nazionale delle Famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della patria Rosina Stame, Benedetto XVI ha celebrato alle Fosse Ardeatine il 67esimo anniversario dell’eccidio, affermando: “Ciò che qui è avvenuto il 24 marzo 1944 è offesa gravissima a Dio”.
No! L’offesa è contro l’umanità. Tra gli assassinati c’erano anche atei e agnostici. Affermando quanto sopra riportato si rischia – per analogia – di regredire ai tempi in cui, per esempio, lo stupro era considerato un’offesa contro la morale, non contro la persona.
E già che ci siamo – e questo vale per il prossimo 27 gennaio, giorno della memoria – non si potrebbe tentare di fare un passo avanti menzionando anche gli omosessuali tra le “categorie” internate nei campi di sterminio, insieme a ebrei, rom… ?
certo! e dovrebbe essere chiaro che l’omosessuale è un essere umano e non un essere sessuale, o, come dire, un giochetto erotico.
“E già che ci siamo – e questo vale per il prossimo 27 gennaio, giorno della memoria – non si potrebbe tentare di fare un passo avanti menzionando anche gli omosessuali tra le “categorie” internate nei campi di sterminio, insieme a ebrei, rom…?”
Su questo tragico aspetto, rimosso e dimenticato dall’ufficiallità delle commemorazioni, ha scritto un libro interessantissimo Jean Le Bitoux, “Les oubliés de la mémoire” (uscito anche in ed. it. nel 2003 per Manni col titolo “Il triangolo rosa”, ma forse non più reperibile).
Franco, purtroppo non “si rischia”: siamo già regrediti.
Grazie per questi interventi. Massimiliano: reagirò sempre con tutte le mie forze. Non ci sto a regredire. f
Se è per questo, nemmeno io. Io parlavo della società che ci circonda, nella quale mi pare che ormai respirare sia diventato sinonimo di resistere.