12 dicembre

5 COMMENTS

  1. A proposito di non dimenticare, ma anche di non smarrire o far sparire materialmente pezzi della nostra storia recente, finalmente è stata completata la digitalizzazione di tutti gli atti del processo di Piazza Fontana e questo grazie al lavoro della
    cooperativa Labor
    il sito di Labor
    il progetto DIGIT
    composta dai detenuti del carcere di Cremona, progetto finanziato dal ministero di Grazia e Giustizia, dalla ⇨ Casa della Memoria di Brescia, dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano.
    Si sta anche completando la digitalizzazione degli atti del processo della strage di Bologna.

    Ecco il portale della rete degli archivi:

    per non dimenticare

Comments are closed.

articoli correlati

Un salotto a Salò. Pasolini in Arcitaliani di Massimo Sgorbani

di Marco Simonelli A quarant’anni dal brutale omicidio di Pier Paolo Pasolini, l’humus social-mediatico italiano ha ricordato il poeta friulano...

Red west

di Gianni Biondillo Da bambino me ne andavo in giro per il cortile del palazzone di periferia dove vivevo tutto...

Pasolini, ragazzo a vita

di Gianfranco Franchi Pasolini è diventato un totem, nelle patrie lettere. È uno dei due totem della vecchia Scuola Romana:...

Do you remember Marilyn?

Quando registrammo la Marilyn di PPP con Laura Betti di Luigi Cinque https://vimeo.com/144116938 La generale di “Una disperata vitalità” di PPP era già...

Caro Pier Paolo

(gli amici di Doppiozero stanno pubblicando materiali di e su Pasolini, nei quarant'anni dalla sua morte. Qui. Mi è...

Proprio qui, tra stato di natura e stato di grazia

di Giuseppe Zucco Un'intervista-dialogo con Nicola Lagioia su La Ferocia Al contrario dei tuoi precedenti romanzi, Occidente per principianti (Einaudi, 2004)...
marco rovelli
marco rovelli
Marco Rovelli nasce nel 1969 a Massa. Scrive e canta. Come scrittore, dopo il libro di poesie Corpo esposto, pubblicato nel 2004, ha pubblicato Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, un nuovo reportage narrativo dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 ha pubblicato Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Sempre nel 2009 ha pubblicato il secondo libro di poesie, L'inappartenenza. Suoi racconti e reportage sono apparsi su diverse riviste, tra cui Nuovi Argomenti. Collabora con il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale. Fa parte della redazione della rivista online Nazione Indiana. Collabora con Transeuropa Edizioni, per cui cura la collana "Margini a fuoco" insieme a Marco Revelli. Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, dal 2001 al 2006 fa parte (come cantante e autore di canzoni) dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio, gruppo che spesso ha rivisitato antichi canti della tradizione anarchica e popolare italiana. Nel 2007 ha lasciato il vecchio gruppo e ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, libertAria, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti. In campo teatrale, dal libro Servi Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo "racconto teatrale e musicale" che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto un nuovo racconto teatrale e musicale, Homo Migrans, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.