Dove leggere un ebook

Due anni fa ho comprato un dispositivo per leggere ebook (reader, d’ora in poi) e da allora mi sono sentito dire sempre che “Eh, ma ce ne sono ancora pochi in giro, la gente ancora non li compra perché [frase a caso].” Sono stati due anni di letture appassionanti, ed ora mi è venuta voglia di controllare quanti sono i dispositivi su cui qualcuno, magari proprio chi diceva “Eh, ma ancora non siamo pronti…” può leggere un ebook, se vuole. Questa è la mia personale ricognizione, a cui se vuoi puoi contribuire.

un reader piccolo: Bokeen bebook Mini 5"Questo è un Bebook mini, reader piccolo preso due anni fa. Ha lo schermo e-ink, non illuminato e leggibile accanto alla lampada del comodino o sotto l’ombrellone. Lo schermo è di soli 5 pollici in diagonale, di sfondo grigino tipo carta riciclata, buona leggibilità generale. Attualmente contiene qualche centinaio di libri e riviste, nella memoria interna e nella scheda sdhc.

un ottimo ereader: l'Opus Questo a destra è un altro reader di piccole dimensioni, il Cybook Opus di Bookeen, a lungo uno dei migliori lettori in circolazione per prezzo, leggibilità e maneggevolezza. Come il precedente legge numerosi formati tra cui l’epub, che è il principale standard per gli ebook

il Kindle di AmazonAmazon da novembre 2011 vende in Italia il Kindle più semplice della sua linea: piccolo e maneggevole, schermo da 6 pollici molto confortevole e chiaro, ottima resa tipografica, navigazione e lettura facili, veloci, intuitive.

Il suoi pregi più rilevanti sono la grandezza dello schermo, ampio ma tascabile; l’ergonomia e la velocità di sfoglio e navigazione;il negozio Amazon integrato e l’invio di libri via email. Il difetto maggiore è che non legge gli epub ma solo i mobipocket ed il formato proprietario con DRM

Questi qui descritti sono solo alcuni esempi di dispositivi per la lettura di ebook ideali, pensati cioé per leggere nel migliore dei modi, su schermi riposanti e nitidi anche sotto la luce forte del sole, con batterie che durano settimane e una semplice porta USB per caricarci su i libri.

Cosa fare per leggere comunque, approfittando di quel che si ha sottomano? Telefonini e riproduttori di musica hanno spesso un lettore di ebook integrato.

iPod AppleQuelli di marca Apple, come iPod ed iPhone, hanno un buon lettore nativo di libri detto iBooks che si installa tramite l’AppStore. Legge gli epub decentemente, seppure con una interfaccia grafica leziosa che mima l’aspetto di uno scaffale di legno e di un libro di carta, un po’ come le prime automobili mimavano le carrozze, senza cavalli.

iBooks su iPodLa lettura è accettabile considerato il piccolo schermo, il potenziale di lettura è immenso per capacità e maneggevolezza. Essendo degli oggetti chiusi e proprietari, i libri si caricano via rete (per esempio Dropbox) o con il loro software dedicato.

Sempre riguardo iBooks, merita un discorso a parte il tablet iPad su cui iBooks visualizza libri in grande formato. La lettura di ebook su iPad soffre dell’affaticamento visivo dovuto allo schermo luminoso e non ha la maneggevolezza dell’iPhone; va bene per materiali ricchi di immagini e link in rete, ma sul testo puro è un ripiego.

iPadLa reale utilità dell’iPad è per la presentazione di ebook a un pubblico: per chi non ha mai visto un ebook in vita sua la carrozza senza cavalli libreria e le pagine sintetiche di iBooks hanno una grande forza comunicativa, permettono di afferrare ed apprezzare le caratteristiche di un ebook: impaginazione dinamica, navigazione ipertestuale, indici, ricerca a testo libero etc.

Infine si può leggere sul proprio computer:

Calibre è un programma open source per organizzare la propria libreria di ebook, convertirli tra formati e leggerli a schermo; per Windows, OSX e Linux.

Adobe Digital Editions legge e organizza il formato epub, al momento è il visualizzatore standard di questo formato. Per Windows e OSX.

Kindle è anche un software di lettura per Windows, OSX, iPad/iPhone/iPod e Android. Permette di leggere i file proprietari Amazon, mobipocket, e si puà collegare al proprio account Amazon.

Non ho informazioni di prima mano e foto sui telefoni Android, sui telefoni con Windows Phone come il Nokia Lumia, sui palmari più o meno vecchi: se vuoi contribuire nei commenti con informazioni e fotografie sulle tue abitudini di lettura la cosa è assai gradita!

88 COMMENTS

  1. Come narrato il 26 dicembre sul mio blog, uno dei doni ricevuti a Natale è stato proprio il Kindle di Amazon. Facilissimo da usare, mi ci sono subito affezionato e ci scarico soprattutto gli e-book che mi vergognerei a chiedere in cartaceo in libreria:-). Uno dei più recenti: “Le luci del mattino” di Fabio Volo, che mi aveva incuriosito perché per un paio di giorni avevo avuto la sensazione che l’autore fosse il misterioso visitatore Fabio Painnet Blade del mio blog. Scaricato per pochi euro, letto velocemente, trovato in linea con le mie peggiori aspettative e liquidato per sempre. Dopodiché mi sono messo a giocare con il kdp.amazon su cui caricare gratis le mie opere in formato e-book, segretamente sperando di diventare l’Amando Hocking de noantri. Ciao Jan.

  2. Uso da un anno circa un lettore digitale Sony (, comperato prsso una libreria Feltrinelli per 199 euro. Ci carico i dattiloscritti che ricevo in lettura. Lo trovo comodo: il risparmio di carta, inchiostro e occhi è notevole. Non ho comperato nessun libro digitale: trovo che al momento quelli di carta siano più pratici.

  3. Ian, queste e altre tue pregresse indicazioni sull’uso dei lettori sono preziose. Grazie davvero. Ora una domanda: quanto c’è di ‘ebookizzato’ oggi in Italia? Se cerco 1Q84 di Murakami Haruki lo trovo, ma se cerco, putacaso, Joseph Addison in traduzione nisba. O sbaglio?

    • Sui canali editoriali si trova una piccola parte dei cataloghi, ma l’offerta sta ovviamente aumentando notevolmente. Sui canali informali si trova molto di più, talvolta opera di appassionati che recuperano testi introvabili (Urania, Il Giallo dei Ragazzi…), comunque spesso testi qualitativamente superiori (ad esempio Il Cimitero di Praga di Umbert Eco, vedi questa lunga discussione sul forum di Simplicissimus).
      Se il prezzo è corretto e non ci sono DRM suggerisco di acquistare il libro, è un modo per mandare un segnale chiaro.

  4. ottimo jan, grazie. Sul kindle: leggo che oltre al reader c’è il “caricatore a corrente”, una normalissima spina, a 14,99 euro, e le custodie a 34,99. Sono accessori necessari secondo me, ma a costi esagerati, per cui i 99 euro lievitano parecchio.

  5. Penso che l’ebookreader vada benissimo per manuali operativi, libri di testo e di consultazione ma per la narrativa,letta come la leggo io (ad un libro alla volta), vedo solo svantaggi. E’ l’ennesimo accrocchio elettronico che imita qualcosa di già esistente, questa volta senza migliorarlo: si vede peggio, richiede carica elettrica e può rompersi (provate ad ammazzarci una mosca ad es.).

    Usate invece BOOK => http://youtu.be/iwPj0qgvfIs

    • Cacioman, la penso come te, e già lo dissi in risposta ad un altro post di qualche mese fa, sempre di Jan Reister.

      Per consultare e ricercare, è un grande supporto.
      Per leggere a me non piace e rimane (tecnologicamente parlando) più vicino al rotolo che al libro.

      saluti

    • Una grande fola che si sente spesso è proprio che nell’ereader “si vede peggio”. In realtà la tecnologia E-Ink (specialmente gli schermi ‘pearl’) è come la carta, ma in più c’è la possibilità di ingrandire il testo. Ditemi voi se un testo scritto più grande è meno leggibile…

      Altra fola è che l’ereader sia una ‘imitazione’ del libro cartaceo. Assolutamente sbagliato, gli apparecchi elettronici sono un completamento funzionale del libro cartaceo, quindi esistono per permettere altro, cioè:
      1. disporre di migliaia di libri pur non disponendo dello spazio fisico per contenerli
      2. migliorare la leggibilità sfruttando la modifica dei caratteri
      3. comprare un libro in pochi secondi anche se la prima libreria è cento chilometri
      4. disporre di cataloghi che non mettono in pensione i titoli
      5. compiere operazioni sul testo: es. ricerca di parole, scrivere note.
      6. disporre di vocabolari integrati nell’apparecchio che permettono di tradurre una parola semplicemente toccandola con la pennetta
      7. trasportare le proprie note su PC
      Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.

      Chiaro che se voglio sfogliare un libro d’arte, l’ideale è un libro di carta patinata con riproduzioni a colori. Insomma, a ogni supporto tecnologico la propria funzione. L’erader fa cose che il libro cartaceo non fa, e viceversa. Quindi chi li mette in competizione è come mettesse in competizione l’automobile con la barca a vela. Certo, sono entrambi mezzi di trasporto, ma restano cose funzionalmente diverse che non ha senso contrapporre in quanto si completano a vicenda.

  6. Uso da giugno “io leggo” ibs, costo intorno ai 200€ (in seguito ci sono state delle offerte”). Ottima leggibilità, memoria capiente, lettura ad alta voce in cinque lingue,tastierino, note ecc. Può collegarsi sia in wifi che in 3G solo al sito ibs per gli acquisti,previa registrazione – mediante pc – di una carta di credito. Quest’ultima funzione è macchinosa e spesso lenta; il dispositivo non ha modo di segnalare come procede lo scarico, se la transazione è andata a buon fine o altro. Si finisce per prelevare i libri attraverso in pc, passandoli poi sulla “tavoletta”… Gli ebook rimangono comunque cari,trovo assurdo il peso dell’IVA e anche le protezioni. Il cartaceo circola liberamente: possibile che non si possa prestare un ebook?

    • “Il cartaceo circola liberamente: possibile che non si possa prestare un ebook?”

      Amazon ha inventato un sistema per il prestito del file, ma non ti so dire come funziona, non l’ho mai usato.
      Comunque il prestito di un ebook è analogo a quello di un libro cartaceo: trasferimento del supporto materiale (ovvero il libro cartaceo/l’ereader). Quindi quando si lamenta la questione del prestito, in realtà si vorrebbe qualcosa di completamente diverso dal prestito vero e proprio.

      • Non mi sembra che il prestito sia paragonabile. Il cartaceo si limita a se medesimo, con l’ebook (protetto) occorrerebbe prestare anche il dispositivo di lettura, che è personale e contiene di solito altri testi. Come dire che volendo passare all’amico il film in cassetta o dvd occorra dargli anche il televisore!

  7. Uno dei grandi vantaggi di iPad è la possibilità di utilizzare il dizionario inglese in maniera quasi istantanea su testi in lingua, selezionando la parola desiderata. E’ utile anche quando i testi sono accompagnati da una voce narrante (di nuovo, testi inglesi) come ad esempio capita per il New Yorker o attraverso Mozilla Voice.

    Purtroppo, come per altri eReader, con iBooks (di iPad) si perde completamente il carattere e l’impaginazione originale del testo, che viene ridimensionato e utilizza font spesso agghiaccianti (Georgia, Verdana…).
    L’unico modo per leggere un testo con l’impaginazione e i caratteri originali è quello di non visualizzarlo con iBooks, ma con un altro software, e sfruttare un pdf originale non in vendita, che perlopiù è stato ottenuto in maniera illegale.

    Stare a lungo su questo tipo di schermi (iPad) è faticoso: si aggiunga un peggioramento della vista, blefarospasmo, cefalea. A qualcuno gli prende anche la colecisti.

    Più in generale, trovo la possibilità di avere con sé centinaia di libri (letti, da leggere, da consultare o in corso di lettura) quasi commovente.

    Non credo che gli eReader sostituiranno alcune belle edizioni cartacee per motivi diversi, molti dei quali già discussi da voi in altri post dedicati.

    • A dire il vero sono stato colpito dalla consultazione dizionario sul Kindle, in base alla lingua di sistema ed ai metadati lingua del testo. Funziona molto bene anche se si usano pochi tasti apparentemente rudimentali.
      iBooks non rispetta le direttive epub sui font incorporati, è uno dei suoi difetti noti.

  8. con 99 euro lo scorso anno ho regalato a mia moglie il Cybook…e da allora litighiamo per averlo!!! Al mare, a casa, la batteria è infinita perchè è la numero di pagine da sfogliare; Amazon è chiuso e non permette di leggere gli epub ormai condivisibili gratuitamente in molti siti internet.

  9. Esattamente il contrario. Il Kindle va benissimo per narrativa di qualsiasi genere ed ambizione. Meno pratico invece per manuali operativi, libri di testo e di consultazione…

    La ‘batteria’ non si scarica MAI. Io la ricarico ogni tre-quattro settimane, basta saper risparmiare energia…

    Buona lettura a tutti, senza allarmismi inutili.

  10. Concordo cojn le opinioni di ian reister!
    l’IPAD è un giocattolo per grandi, viene usato di fatto per cazzeggiare su facebook o per giocare, o per scorrere gi articoli dei giornali e dei blog.
    E’ un modo compulsivo e superficiale che serve a sentirsi sempre connessi”
    Non è assolutamente idoneo alla lettura, alla lettura di qualità voglio dire, che richiede concentrazione. Invece per l’appunto il tipo di monitor, affatica gli occhi.
    Eboock reader:
    Ottimo per avere a portata di manao sempre testi da consultare, classici da rileggere.
    Ottimo per leggere nei nei tempi cosiddetti morti: in viaggio per andare al lavoro, oppure in fila per pagare una bolletta, ma anche camminando per strada e perfino se si entra in un bar da soli e ci si annoia.
    La lettura è riposante per gli occhi piu’ riposante della carta stampata. Inoltre se uno ha problemi di vista ( Ormai con l’uso del pc siamo tutti presbiti) si possono ingrandire i acratteri.
    Il libro, beh il libro è un’altra cosa.
    l’ideale: leggere i libri importanti su carta stampata e trasferire dopo i file ebok sul lettore per rileggere qundo si ha voglia o cercare un pezzo una frase una citazione…….ho il sony e mi piace.

    • Però Carmelo non credo che l’iPad sia un futile trastullo, per me è ottimo per certi giochi (che io prendo molto sul serio) e per certe consultazioni miste ebook-browser. Per il resto concordo.

      • niente è in assoluto futile, ci mancherebbe; L’ipad richiede molto autocontrollo, andrebbe usato solo quando veramente serve visto che siamo umani e il nostro tempo non è infinito. Il rischio è che alla fine si finsice per legegre di meno e cazzeggiare di piu’.
        Per l’uso intelligente che se ne puo’ fare lo trovo caro.
        Per la lettura lo trovo dannoso agli occhi e stancante.
        Per la la lettura nei tempi morti, per la consultazione dei testi odei classici (per esempio trovare una citazione di 2666 un libro di oltre 1000 pagine su e-reader ci metti un secondo.
        comunque si il tuo approccio mi sembra quello piu’ giusto.

  11. Sì, va bene, tutto ok, figuriamoci.. però, dai, vuoi mettere il buon vecchio papiro? Non c’è paragone!

  12. La cosa che conta resta leggere leggere leggere. Non importa il supporto. E poi immagino che siate tutti dei feticisti babbioni stanziali con la Billy dell’Ikea strapiena di carta da macero, ciclicamente coi borsoni della spesa a regalare volumi ancora intonsi al Charity Shop sotto casa. Bisognerebbe conservare solo libri antichi, libercoli rari, libbricini di pregio e prime edizioni.

    L’unica cosa che mi straccia il cazzo resta il fatto che sul Kindle non ci siano i numeri delle pagine e ti capita perfino che nell’andare a ritroso ti cambi il numero delle righe. Non sempre.

  13. Se comprate un reader con schermo E-Ink (quelli non retroilluminati che vanno illuminati da una fonte esterna come un libro cartaceo), è meglio orientarsi sugli schermi E-Ink di tecnologia ‘pearl’ (e non sui ‘sipix’ o ‘vizplex’), perché sono i più leggibili (il fondo è più chiaro, i caratteri risultano più definiti). Lo montano i lettori Sony e Kindle. Per intenderci, qui trovate una foto che compara un ‘pearl’ (a sinistra) a un ‘sipix’ (destra): http://1.bp.blogspot.com/_iDK8ewzswdg/TSgxrCBM5fI/AAAAAAAABFM/OKLL01h-CoA/s1600/einkpearl-einkvizplex-sipix.jpg

    I reader Sony sono i migliori se si vuole evitare il sistema proprietario di Amazon, leggono abbastanza bene anche i pdf, hanno la batteria non proprio longevissima (si parla sempre di settimane di utilizzo). Il Sony PRS-T1WC (schermo da 6 pollici) ha anche il Wi-Fi, che invece manca sui modelli PRS-650 (6 pollici) e PRS-350 (5 pollici).

    L’Asus EEE Reader DR-900 purtroppo ha parecchio grigio. Motivo per cui lo eviterei nonostante lo schermo sia ben 9 pollici.

    Mi pare che a parte Sony e Kindle lo sviluppo dei reader si è fermato.

      • Ho un Samsung E-60, che sconsiglio per lo schermo molto grigio, le dimensioni, il peso. Tra l’altro credo sia uscito di produzione subito (anzi credo che Samsung non produca più-reader), quindi zero aggiornamenti del firmware, eccetera.

        Poi ho un Sony PRS-650, che trovo quasi perfetto.

        Per i libri di Amazon invece uso l’Iconia tab W-500.

        Sia chiaro, voglio bene all’E-60. Una macchina è il concentrato d’amore del suo progettista, quindi resta degna d’affetto anche quando il tempo ha mangiato le sue funzionalità. Per esempio pochi giorni fa ho provato grande gioia nel ritrovare la penna di una vecchia Wacom Volito (2003). Funziona ancora benissimo!

  14. Ah, io l’iPad l’ho lasciato nel suo tempietto dentro il negozio, comprando invece un Iconia tab W-500 (acer) con sistema operativo Windows 7. E’ un vero computer, ci posso caricare i programmi che mi pare (es. ‘Painter 12’, vari vocabolari, il ‘Kindle for pc’ cui accennava Jan), lo connetto con una chiavetta, non sono costretto a memorizzare i dati in “nuvole” (ma volendo si può fare), posso utilizzare pen drive e schede sd. Certo non è fico come l’iPad, è un po’ più sgraziato. Anche il Millennium falcon di Guerre stellari era sgraziato, però lasciava tutti indietro :-D

  15. Certo che anche l’atteggiamento ‘io sono più figo perchè l’ho avuto prima di voi’ non è particolarmente attraente anche meno di quell’altro, più ansioso, per cui bisogna possedere certi oggetti ‘per non rimanere indietro’ e ‘per far vedere che me lo posso permettere’. Insomma, i motivi sono quelli, non certo (qui! su Nazione Indiana!) la possibilità di leggere di più…

  16. Ora leggo sul pc con Kindle software
    ho installato Calibre e fatto rapida ricognizione su sblocco DRM ;-))
    è una conversione recente
    avevo bisogno di un libro americano, 20 giorni da Uk mi parevano troppi, e con Kindle Store in 30 secondi l’ho avuto sott’occhio
    pensavo a Kindle, e ora a Kindle Fire, per il virtuoso rapporto prezzo/possbilità offerte in verità
    e sto progettando custodia di pizzo filet all’uncinetto… ;-))
    ho inscatolato recentemente circa 5000 libri di famiglia, in stand by, senza nemmeno la forza di separare “libri antichi, libercoli rari, libbricini di pregio e prime edizioni” con tutto il loro carico di polveri – dei secoli – muffe, lepismi e carte ingiallite in progressiva polverizzazione.
    [ i libri dei padri ricadono sui figli ]
    forse perchè mai stata fra feticisti babbioni stanziali, ma che sollievo di peso e spazio…

    ,\\’

    • “ho installato Calibre e fatto rapida ricognizione su sblocco DRM ;-))”

      Innanzitutto rimuovere il DRM è reato.
      Poi non c’è alcuna necessità di sbloccare il DRM. Se un e-reader era stato abilitato, ma ora non lo usiamo più, può essere disabilitato con una richiesta, così si ottiene la possibilità di sostituirlo con un altro lettore. In genere non c’è bisogno nemmeno di questo perché la licenza è per 5-6 apparecchi.

      • Andrea, la facile rimozione o il semplice aggiramento dei DRM violano l’accordo di licenza, d’accordo, ma fatto a titolo personale su libri che si sono acquistati e senza lucro o vantaggio rientra pacificamente tra gli usi comunemente accettabili. Oltretutto è un modo per assicurare durata ai propri ebook, che tra 30 anni (o tra 5) potrebbero altrimenti essere illeggibili. A questo proposito senti cosa dice Doctorow:

        the cracks-scene, which busted open these software locks, is the only reason the legacy of old software is available today.

        http://boingboing.net/2012/01/27/software-piracy-is-vital-to-pr.html

        Comunque hai ragione, puoi leggere un file su 5-6 dispositivi, ma sappiamo molto bene che i DRM non funzionano, penalizzano il cliente, costano soldi all’editore.

        • molto interessante l’effimero digitale…
          poi per uso personale e di studio se devi fare una citazione o una traduzione come fai altrimenti copia/incolla se c’è il blocco?

          • Se vuoi citare un testo, puoi copiarlo esattamente come si fa con un libro cartaceo. Anche qui, come nella questione del prestito, si pretende che manchi qualcosa rispetto alle funzionalità normali di un libro. Non è così, in realtà si stanno chiedendo funzioni ulteriori.

        • Quello che a me pare sbagliato Jan è risolvere un problema attraverso una via illegale. Va posto il problema agli editori, in modo che si trovi una soluzione condivisa. E’ stato così per il prestito dei file, e Amazon ha dignitosamente provveduto. Insomma noi che ci costruiamo come individui in una cultura digitale di rete, di intelligenza colettiva, dove la condivisione è cruciale, dobbiamo usare lo stesso principio della condivisione anche nel mondo reale.

          • Il modo più diretto per porre un problema agli editori è non acquistare ebook con DRM e preferire quelli senza. Il problema dei libri è la caduta nell’oblio, non impedire che vengano letti come di fatto fanno i DRM. Poi va posto il problema dei prezzi equi, come scriveva Domenico…

  17. Mi sto abituando a leggere ebook sull’ipad. La luminosità si può variare e non mi sembra dia così fastidio agli occhi. E’ inutile opporsi agli ebook, così come era inutile opporsi ai codici, alla stampa a caratteri mobili e via discorrendo. Col tempo questo nuovo strumento sarà stato assimilato come tanti altri nel nostro passato. I libri cartacei non scompariranno, ma saranno un’alternativa più o meno preziosa, sensata, nostalgica.

    • ribadisco, leggere un libro su l’ipad è dannoso agli occhi.
      Non è una questione di stile ma puramente tecnica.
      l’altra fregatura è:
      l’ebook lo usi solo per leggere
      l’ipod finisce che lo usi per le cazzate e raramente per leggere.

      se usi un ebook reader sony per esempio praticamente è piu’ riposante della carta stampata.

  18. Sono disposto a rinunciare all’arte tipografica (molto a malincuore), ma solo a condizione che il costo delle opere cali drasticamente. Ma perché mai gli editori dovrebbero abbassare il prezzo? Per quale motivo i grandi gruppi che producono libri (stampa, distribuzione e vendita) dovrebbero smantellare le loro catene industriali? Immaginare un mondo senza carta è quasi come immaginare un mondo senza petrolio.

  19. Io uso il NOOK Simple Touch (Barnes & Noble). Ha anche la micro SD. E’ pratico, maneggevole, ha un ottimo schermo.

  20. Per i dispositivi Android è disponibile una app Kindle che, oltre alla lettura, permette anche la sincronizzazione con il proprio ebook reader, se si possiede.

  21. A giorni dovrebbe apparire sullo Store Apple, per iPhone/iPod e iPad, un audiolibro di mie traduzioni dall’inglese (da Muldoon, Koethe, Gross, Hopkins). Ovviamente non ci saranno i testi in lingua, per via dei diritti, ma il resto -i testi italiani, le letture in italiano e il confezionamento informatico- e’ fatto in casa per mezzo del software Corona SDK. Apple trattiene il 40% del prezzo di vendita, che ho impostato a 2.39 euro.

    Tornando ad un post precedente di Reister su Enrico Colombini, ammiro molto la sua opera (giocai Avventura nel Castello su Apple //c da bambino e ne rimasi folgorato) e gli auguro ogni fortuna con questi nuovi mezzi per la sua narrativa interattiva.

    Infine, fra i tablet qui menzionati e diversamente tenuti fra le mani nei mesi recenti, mi sono fatto l’opinione che il Kindle di Amazon sia il miglior e-book reader dal punto di vista della salute degli occhi. Peraltro, il mio uso e’ sostanzialmente legato al formato .pdf, per il quale il buon vecchio laptop sotto Windows 7 mi resta insuperato.

  22. Ma che è informazione pubblicitaria ?

    Pensavo si discutesse di qualcosa,invece qui abbiamo una bella comitiva di bambocci che si trastullano col giocattolino nuovo.
    – E’ più bello il mio.
    – ma il mio è più grande!
    – il mio costa molto.
    – il mio di più! ma vaffancù

  23. A me il discorso ebook interesserebbe anche, soprattutto a livello sociologico, ma faccio parte del gruppo dei babbioni (ho la mia biblioteca cartacea costruita in anni e anni, e ci tengo moltissimo) e la discussione che segue al post non è decisamente fatta per gente come me…:-(

    Dico solo un’ultima cosa: se avessi uno di questi oggetti tanto tecnologici e anche di un certo costo, io avrei costantemente paura di farli cadere, di romperli, di graffiarli, di perderli o di esserne derubata. Per evitare tutto ciò, l’unica cosa da fare, mi sembra, è trattarli come gioielli se sono in casa (non potrei più succhiarmi la mia bella arancia mentre leggo, per esempio, o mangiarmi le patatine o prendere appunti con la mia matita); quando sono fuori, invece, dovrei starci appiccicata, non perderli mai di vista, esserne quindi alienata: è questo il progesso?

    • Mirfet, un ereader dal punto di vista modalità di conservazione è come un cellulare, il cellulare non è progresso?

      • Altra cosa, gli ereader con touch screen permettono di prendere appunti sia scrivendo con la tastiera (virtuale o non) oppure manualmente con la pennetta. Permettono insomma di scarabocchiare la pagina, e salvarla, ed eventualmente cancellare gli scarabocchi o note per riscriverli e riscarabocchiarli. Permettono anche di disegnare, come su una tavoletta grafica.

    • Va benissimo Mirfet, anche io ho qualche migliaio di libri in casa. Per caso hai un telefono cellulare? Lo tieni in tasca/borsa, o hai paura che cada si rompa e te lo rubino?

      • Jan, abbiamo pensato lo stesso esempio. Siamo un intellettuale collettivo digitale! :-D

        • sì, ho un cellurare del valore di 49 euro e che misura 6 centimetri: sto più attenta a non farlo cadere troppe volte che a non farmelo scippare, visto che dubito qualcuno sarebbe interessato a predermelo, e se dovesse rompersi, bè, amen, con 49 euro me ne compro un altro. Ma un cellulare modesto e un ereader non mi sembrano propri la stessa cosa…
          un ereader mi sembra un oggetto molto più pregiato, allettante per un ladro e delicato…
          certo che se avessi un cellurare da 300 euro allora sarebbe un altro discorso, e infatti non lo possiedo.

          • Quello che intendiamo dire è che lo schema di diffusione e adozione degli ereader è analogo a quello dei telefonini e dei lettori mp3: piccoli dispositivi per una diffusione di massa. Ovvio che il primo tizio col telefonino (da 2 chili e costosissimo) mi sembrava bizzarro anni fa, come pure il primo che ho visto usare l’auricolare mi sembrava un matto che parlava da solo. Ovviamente qui si descrivono dei fatti, si perlustrano situazioni, senza spingere nessuno.

            Comunque anche io sono di abitudini frugali nella telefonia, Mirfet.

          • E’ esatto ciò che dice Jan: pensare lo schema di diffusione.
            Tra l’altro il prezzo degli ereader è sceso sui cento euro, anche questo è un dato che diventa significativo pensato nella logica dello schema di diffusione (più diffusione, minor prezzo detto grossolanamente).

            Ancora, come dice Jan, nessuno intende “spingere” un prodotto. Quello che vorrei ottenere è far riflettere sulla tabuizzazione da parte dei cosiddetti “intellettuali” verso le nuove risorse tecnologiche.

  24. Aggiungo che, essendo un gran lettrice, passo giornate intere con l’oggeto libro in mano. Lo maneggio continuamente e in ogni luogo (casa, tram, bus, marciapiede), cosa che non faccio con il cellulare che, credo, sia stato inventato per usarlo al bisogno, cioè quando sia ha necessità di comunicare con qualcuno.

    • Cosa vuoi che ti dica? Il prezzo di un Kindle resta molto ma molto abbordabile! E mentre ne fai uso puoi continuare a sgranocchiare patatine chimiche e a succhiare arance a volte perfino alla diossina. Spero che tu di solito prenda appunti su quaderni di carta riciclata, invece di scacazzare sui margini del paperback che stai consumando.

      Io col Kindle ci faccio di tutto. Ha la sua custodia. Una bella protezione per lo schermo e tante ditate ai margini.

      So benissimo che la lettura sia fatta anche di rituali. Col Kindle fattene di nuovi. Il piacere non cambia.

      E comunque il mercato editoriale avrebbe davvero bisogno di un calcio in culo. Basterebbe uno scossone.

      Con simpatia.

    • mirfet, non tutte le ‘innovazioni’ sono innovative. Se solo provi a porti il problema già comincerai a non abboccare agli specchietti per allodole. Quindi se ragioni su quanto accade nel mondo consumista ti accorgerai che una Innovazione (con la maiuscola) dovrebbe necessariamente portare ad un miglioram del prodotto e quindi a un beneficio dei suoi fruitori. Gli esempi di innovazione (con la minuscola, quindi di falsa innovazione son tanti) te ne viene almeno uno? pensa al pane, poi ne riparliamo.

  25. Capisco Jan. e non mi sento per nulla spinta a comprarmi un ereader, anche se la discussione mi pare molto chiusa e forse è così che è stata intesa in origine.
    Ciò che io voglio dire, in linea generale, è che al progresso tecnologico non sempre corrisponde un progresso umano, anzi, in certi casi, superato un certo punto (proprio con telefoni sempre più sofisticati e che nulla hanno a che fare con l’atto di telefonare, ad esempio, o con facebook), a curva crescente di avanzamento tecnologico corrisponde una curva descrescente di sviluppo umano e sociale.

    L’accostamento col cellulare comunque mi sembra un po’ stiracchiato, per certi versi, visto che qui si parla di libri, cartacei e non. UN ereader rispetto a un libro cartaceo mi sembra qualcosa di molto sofisticato ma che in soldoni non evolve in meglio la mia esperienza di lettore.

    Ok. Ho capito, è un post tecnico per chi vuole confrontare i vari ereader, e io poco ci azzecco. Ora taccio. :-))

  26. Ma soprattutto… Usando un ereader si risparmia tantissimo sul costo dei libri. Inutile fare quindi una manfrina sul costo dell’aggeggio pseudo-infernale… Si ammortizza il tutto in poco tempo. Meglio dei pannelli solari.

    • Che si ammortizzi il costo non ne dubito, ma il valore dell’oggetto rimane, secondo me, assasi alto.

      Non so.. e poi c’è sempre il fattore dell’uso pratico in ogni dove e con un ereader mi sentirei meno a mio agio.

      in realtà rispondo ad Ama solo per dire che le patatine le adoro quasi quanto i libri, anche se la chimicità mi costringe a limitare il consumo. Esigo progresso anche nelle patatine, diamine.

      • Patatine biologiche senza grassi e additivi a tutti a prezzi calmierati.
        Ma vuoi mettere i ricordi d’infanzia che solo la chimicita’ di certe bustine ci evoca? Prima o poi ti becco con un tablet in mano. Non hai via di scampo. Ciao, neh!

  27. Ciao, io sto cercando un aggeggio con cui fare un minimo di data mining e che può darmi accesso agli stessi libri anche sul pc. Sto studiando un po’ la faccenda, che mi pare un po’ intricata ma assai ghiotta: se investo 99 euro posso comprare libri fino a 99 centesimi, non male direi.

    Cmq, da quanto ho capito credo sia importante avere un reader che legga i formati open source, anche per una questione squisitamente etica: è giusto che milioni di libri siano disponibili (anche gratis, perché fuori copyright) ma che il formato in cui si leggono sia proprietà di un solo tizio, che si possano leggere solo comprando libri nel negozio di quel tizio e con il dispositivo di quel tizio? E così stanno le cose col Kindle, per esempio, correggetemi se sbaglio.

    Visto che c’è Barbieri pongo un’altra domanda che mi preme: per i fumetti e i romanzi grafici con l’ereader non ci siamo, temo – avrò almeno almeno bisogno di un tablet, giusto?

    Ciao e grazie!
    renata

    • @ Renata Morresi
      Il tablet ha lo schermo a colori, e in genere è più grande dell’ereader, quindi ha certamente una marcia in più per i fumetti. Però, se penso alla cura di edizione cartacee come quelle di Coconino press, forse il digitale è nettamente inferiore. Io continuo a comprarli in carta :-)

      Invece per fare i fumetti si utilizzano sempre più spesso le tavolette grafiche, magari in procedimenti artistici ibridi carta e digitale. Recentemente ho visto in foto una tavoletta persino nello studio di Gipi! Il digitale è metaforicamente un pennello, ma non è proprio un pennello come un altro, come uno reale. Cambia parecchio il risultato espressivo. Se meglio o peggio, dipende dall’autore. Per me è come l’introduzione dell’elettricità negli strumenti musicali: la tavola grafica come una chitarra elettrica. Una Fender, una Cintiq.

      • sì, mi è venuto in mente però che così come la striscia è stata riadattata alla rete e messa ‘in colonna’, allo stesso modo qualche geniaccio del fumetto se ne inventerà uno per l’ereader…

        una tavoletta da gipì mi riempie di euforia, chissà cosa ne può venir fuori :)

        grazie barbieri
        rx

  28. Qualcuno mi corregga se sbaglio, ma alla fine il Kindle 4 (99 euro) lo ammortizzi comprando sei sette libri a prezzi scontatissimi, di lancio, su Amazon. Senza contare i classici che puoi scaricare gratuitamente…

  29. Visto l’interesse anche tecnico sui dispositivi, potreste magari aprire qui su Nazione Indiana una rubrica dedicata ai volumi in formato elettronico… dalla narrativa classica a quella interattiva, dagli audiobook ai volumi grafici. Il mercato e’ in netta crescita e le prospettive notevoli, sia per l’editoria classica (che ancora propone prezzi troppo elevati) che per quella autoprodotta. Segnalo anche il programma gratuito che Apple ha rilasciato per produrre su Mac libri per iPad, cosi’ come segnalo la rivista mensile “Poesia” di Crocetti, che si vende da tempo anche in formato iPad a 2.99 euro.

  30. @Mirfet 2 febbraio 2012, h 11.02
    @mirfet, prima di proseguire ti dico che sono una aspirante scrittrice che, nella speranza di pubblicare, sta provando a farsi un’ idea dell’ambiente. Frequento dunque tutti i blog letterari. Non ti nascondo che vedevo nell’auto-promozione un sistema incoraggiante, che mi faceva sperare un giorno di poter vendere qualche migliaio di copie di un opera tutta mia che ritengo buona nei contenuti. In quanto alla qualità della scrittura non so più bene a chi rivolgermi. I tempi di valutazione delle case editrici in effetti sono biblici e non danno garanzie. Speravo dunque nell’autopubblicazione. Poi però navigando in rete sono incappata in alcuni blog che prospettano scenari differenti per l’avvenire del self publishing. Sono molto confusa ma in questa mio
    pellegrinaggio mi è rimasto impresso un assunto piuttosto particolare che ti ho riportato nel precedente intervento. Scelgo te come interlocutore perchè mi sembri più vicina alle mie difficoltà.

    *ps= se intendi rispondermi potresti farlo in coda al commentario? Questo sistema della risposta diretta mi confonde. Nel caso voglia facilitarmi le cose po3sti siglare il tuo commento con la chicciolina seguita dal mio nick? Te ne sarei infinitamente grata. ciao.

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