Ricerca di Poesia: Elio Pagliarani

Il mondo orizzontale from Frenesi Gates on Vimeo.

A spiaggia non ci sono colori
da “La ballata di Rudi” (1995)”

A spiaggia non ci sono colori
la luce quando è intensa uguaglia
la sua assenza
perciò ogni presenza è smemorata e senza trauma
acquisita solitudine
Le parole hanno la sorte dei colori
disteso
sulla sabbia parla un altro
sulla sabbia supino con le mani
dietro la testa le parole vanno in alto
chi le insegue più
bocconi con le mani sotto il mento
le parole scendono rare
chi le collega più
sembra meglio ascoltare
in due
il tuo corpo e tu
ma il suono senza intervento è magma è mare
non ha senso ascoltare
Il mare è discreto il sole
non fa rumore
il mondo orizzontale è senza qualità
La sostanza
è sostanza indifferente
precede
la qualità disuguaglianza.

Testo – Elio Pagliarani

Video di Agnese Trocchi


Musica – Massimiliano Sacchi: Massimiliano Sacchi, elettronica; 
Cristiano Della Monica, percussioni; 
Lorenzo Niego, Didjeridoo; Francesco Banchini, clarinetto

Registrato a CasaCuma studio

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4 COMMENTS

  1. bella

    (c’eravamo messi in gara con bux a chi faceva il commento più corto).

    Scherzi a parte, bella.

  2. Pagliarani è un poeta perfetto, uno dei pochissimi, per me, così inafferrabile e così concreto. Sembra che non ci sia nulla di misterioso, nella scrittura di Pagliarani, e tutto così in superficie, e quindi quella forza che ti prende non riesci a capire dove ti porti. E le sue “parole di ferro”, così come le chiama in Cronache e altre poesie, a me sembrano cose prese a prestito dalla vita e portate lì, nella pagina. Non c’è abbaglio, cioè non c’è io.
    Per questo forse le immagini in questo video, troppo consonanti con le parole, aggiungono qualche cosa che sembra mettere in discussione il delicato equilibrio tra concretezza ed inafferrabilità. La musica è scelta bene, è un correttivo nei limiti del possibile. Forse non è possibile fare di meglio.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017