Give art a chance: OT gallery
L’arte contemporanea dicono che sia morta o che sia vittima della speculazione capitalistica, dicono anche che essa esiste perché ci sono i critici che la legittimano, e sostengono, come una stampella d’acciaio un uomo gravemente ferito ad una gamba, bisognerebbe invece parlare dei galleristi, o delle gallerie, e chiedersi se, oggi, tutto non possa cominciare (bene) da lì, da un progetto, un’intenzionalità, una visione, un bandolo tenuto ben stretto, e l’altro abbandonato al mare della creazione, delle pratiche, dei materiali, delle procedure mentali, delle esperienze corporee, questo è quanto mi pare faccia, o voglia volenterosamente fare la galleria OT, che già oggi può essere visitata, almeno virtualmente, in rete – come cambia il mondo, e come può persino perfezionarsi! a.i.
Piuttosto irritante il sito http://otgallery.org/
Non ti è piaciuta la disposizione delle opere… o l’illuminazione?
Mi irrita trovare il sito di una galleria con la planimetria di una galleria e qualche didascalia di cose esposte e nessun indirizzo nessuna informazione sulla città su cos’è su chi sono e delle “cose” costituite da indicazioni di un navigatore per auto e tutto ciò fa pensare a una azione artistica in sé che a me lascia non solo perplesso ma infastidito per la disonestà del richiamare la mia attenzione con qualcosa che poi non viene mantenuto.
E’ lo stesso forte fastidio, anche se qui ora sono fuori tema e mi sfogo a ruota libera, che provo con le innumerevoli comunicazioni di un certo gruppo di persone che si son dati lo sciagurato nome “404 file not found” e ogni volta che li incontro scatta un mio allarme interno perché sono un sistemista e i messaggi di errore come “404 file not found” mi parlano in modo particolare dai miei server e poi mi accorgo che sono quelle persone che si ritengono assai argute coi loro astuti comunicati che vengono ignorati dai comuni mortali come tutta la roba in inglese e che affliggono invece i sysadmin che vorebbero fargli cambiar nome che so in “buy cheap viagra cialis levitra” oppure in “enlarge your penis” come la canzone di Elio.
Scritto nello stile degli Autismi.
Sì, le indicazioni stradali sono assai ingarbugliate… ma le opere esposte a me sembrano di grande interesse, in particolare il lavandinone. Comunque, vai Jan! dai la stura a una serie di “autismi del sistemista”… – incluso un bel pezzo sulle password :)
ma no, ma no, perché accapigliarsi? cosa c’è di male a leggere le barzellette di totti credendo di avere in mano la teoria estetica di adorno?
lc
ah no! ti stai sbagliando di grosso: qui si leggono le barzellette di Adorno, convinti di avere in mano la teoria estetica di Totti…
ti ringrazio della precisazione, anche se non ne avevo bisogno: ne ero già ampiamente convinto, prima ancora che tu lo sottolineassi
se posso permettermi, consiglierei ai curatori della mostra virtuale di aprire una sala per il tuo scritto di presentazione, lo merita: un chiaro esempio di “esperienza corporea”
lc