Andata/ritorno
di Marco Giovenale
Vimeo è molto pulito.
Vimeo è molto più pulito.
Anche se i crampi e l’intermittenza.
Ma queste sono cose del corpo, che c’entra.
Bisogna scommettere il giusto e sulla tecnica giusta.
Un trucco è guardare i contorni.
Se non sfarfallano è meglio.
Heidegger andava in Grecia, si sedeva composto.
Mangiava un panino, gli dava sicurezza.
*
Si annuvola, mettono le plastiche sulle telecamere
Rischierebbero altrimenti di bagnarsi
Non è una buona idea
Manderanno comunque in onda il servizio
È un servizio in diretta
È stato lungamente annunciato
Piove
Il servizio è già in odore di Pulitzer
Il titolo del servizio
Piove
*
Ah quando c’era Pasolini
Che rimpianto
Pasolini gli intellettuali
Gli intellettuali Pasolini
Permangono degli intellettuali
Essi vedono o fanno dei film su Pasolini
Una soluzione come un’altra
Una soluzione tira l’altra
All’annoso problema che ogni stagione si ripresenta
Puntuale
*
Prendiamo un caffè
Dicono
Prendiamo un caffè
Con più slancio
Andiamo al caffè prendono
Un’aranciata, due tranci di torta, lemonsoda
Andiamo subito
Così andiamo
E grandi sorprese
*
Prendiamo un caffè negli anni Sessanta
C’è Moravia c’è Pasolini
Entriamo nel vivo del dibattito
Usiamo degli aggettivi
A volte terminano con “-istico”
Entriamo nella
Che dura di più
Televisione
Per criticarla da dentro
*
È per certo è un intellettuale
Piazza di Spagna, piazza del Popolo
Gli vanno e vengono come si vede
Mettiamo che un pomeriggio
Come riservando
Come a fiocco
Uno abitava al 21 o dirimpetto, al 19
Moravia ha una piccola rendita
Nelle biografie Pasolini fa il film
Per fortuna gli anni Settanta
Tutt’ora una sta
E insomma
Uno sta attento a capire bene
Che una strada poi tutti
E ci passano un po’ tutti
Si stenta a capire
*
La situazione si è complicata
Dopo la tragica scomparsa degli intellettuali
Prima c’erano poi improvvisamente
Allora la prima cosa che ebbero pensato tutti è
Stata
Saranno scesi un momento mo ritornano
Non ritornavano
Le persone erano molto preoccupate
Erano complicate, delle situazioni,
Senza interpretazione alcuni si domandavano
Come faremo come faremo
L’ascensore era fermo al piano
Saranno andati a comprare il latte i cerini
Tipo una tabaccheria aveva finito (cerchiamone un’altra)
Adesso li rivedremo manca molto poco
Invece no anche chiamando i carabinieri
Ridevano sotto i baffi
Dove saranno finiti sono passati giorni e mesi anni
Ormai tutti si sono abituati alla scomparsa
Ma all’inizio è stato difficile
Si andava al lavoro la mattina con della angoscia
Che dire che fare
Non si sapeva come sfilare i bulloni dai cerchi
Aprire le scale vendere il merluzzo
Era tutto bloccato un’intera nazione allo sbando
Quasi la guerra civile facevano delle multe
Per fortuna esce Berlinguer
Nel televisore anche due mattine tre cinque minuti
Dice state calmi è tutto sotto controllo
Andrà tutto bene
*
Alla fine degli anni Settanta sono entrati tutti
Poi non è entrato nessuno
Non era vietato ma non entravano più
È un po’ anche colpa degli intellettuali
Quando gli intellettuali hanno capito sono andati in gruppo
Prima in tv non c’era nessuno
Due tre presentatori al massimo cinque
Poi hanno capito che potevano andare sono andati
Prima la telecamera non li riusciva a prendere
All’improvviso sono entrati nell’inquadratura
All’improvviso non escono
*
Dove saranno dove saranno
Che disperazione
Guarda bene
*
Un giorno gli intellettuali torneranno
Sarà tutto diverso
Essi non venderanno più le penne come si racconta
Erano indicibili orrori facevano specie
La specie umana
Loro però torneranno uscendo dalla tasca il loro
Ruolo finalmente lo avranno/riavranno
Come società la società tira un sospiro essa
Sorride
Va in gita sui denti/ridenti motoveicoli
Si va al mare a Ostia a Fregene
Tutte le mamme ai balconi coi bimbi ridete
Nel mentre la primavera
Guariscono per sempre dalla rinite
*
Altrimenti dopo gli va in crack l’agenda
Per allora sbagliano tasto
Niente gita o
Essi vorrebbero tornare alla ribalta
Con una invincibile rivalsa
E si risarciscono,
O il sole arride loro,
Vogliono riaversi
E fare la vendetta
Delle ingiustizie subite
Durante ciò
Interpretare la voce del popolo anche in sua assenza
Quadro, quadro, esclamano,
C’è un attimo da aspettare che torni il tecnico
Poi accadrà
Questo documentario è di grande interesse
*
Vedono un documentario sugli assiri
Spiega come manufacevano i manufatti
Andavano svelti anche sui diritti umani
C’era una superficialità
Morivano come le mosche
perfette
sì è come un bottiglia
e una tovaglia
non che cada
ma può cambiare
le ossa come stanno
il cielo
bello.
a parte qualche frase, le trovo inutili e veramente brutte. Mi spiace per il dissenso, ma è quanto penso.
Insider trading(e altri malintesi)
http://youtu.be/WFhy8121pKU
[…] In Nazione indiana _ https://www.nazioneindiana.com/2014/09/04/tre-prose-da-oggettistica-testi-inediti e https://www.nazioneindiana.com/2014/11/26/andataritorno/ […]
penso che sbaglia natalia c. a dissentire. a volte concordo sulla sua insofferenza a certi esercizi di formalismo fine a se stesso – a sfondo agonistico e fetioistico – ma qui c’è intelligenza formale applicata a concreti oggetti psicologici, culturali, sociologici, antropologici, c’è un lavorio di scalco a svuotamento su certe strutture logico-sintattiche che è delizioso senza essere snob (all’improvviso escono….piove ecc)… si dicono cose, si entra in rapporto a cose, ma “nuovamente”…
purtroppo Livio, non riesco a comprendere né a godere di questa “deliziosa intelligenza”. Capisco bene che dietro ci sia un lavoro di “scalco” e svuotamento, ma temo, sinceramente, che la dedizione a tale lavoro sia stata eccessiva. La sottrazione è un metodo di lavorazione e ristrutturazione sul linguaggio che non finisce mai e che anche io cerco di perseguire, come posso, ma qui, salvo qualche eccezione meno “svuotata”, sento solo il lavoro intenso, delizioso e intelligente, certamente fuori dubbio, ma null’altro e per me un testo deve possedere qualcosa in più per risultarmi “perfetto”.
Marco Giovenale fa tante cose
Io, tanto per cominciare, ho provato poche cose
Oggi i poeti non possono essere più i poeti oggi
Che si fa la scrittura poetica
Si può dire io purché
Con io tu intenda tutto tranne che io
Tante cose oggi sono disperse nella rete
Inutile provare a starci dietro
Dietro, lo schermo non lo vedi mica!
Mettiamo che io voglia comprare un libro
Il libro con la scrittura poetica
Di uno scrittore poetico di oggi
Nelle librerie italiane gli scaffali del settore poesia sono vuoti
Cazzo mi sembra che i libri degli scrittori poetici di oggi
Costino un occhio della testa
Con un comodo bonifico si ottiene tutto
Già troppe volte ho detto io
Sono a rischio squalifica
Io comunque ammiro Marco Giovenale