se muoio prima io
di Giacomo Sartori
se muoio prima io
solo pettegolezzi
e niente fiori recisi
e cazzatine da sgranocchiare
unte e un po’ letali
(per restare in tema)
poi pasta e fagioli
e vini laziali sinceri
in bottiglioni e fiaschi
con una fanfara da circo
che metta allegria
e faccia piangere anche i cani
(sai che viro al sentimentale)
se muori prima tu
solo cosine vegane
(figuriamoci fiori uccisi!)
insalate di alghe
e muggiti tibetani
superbi tè affumicati
e pasticcini allo zenzero
con estenuanti suoni di gong
poi anche sakè caldo
dell’alcol non si può fare a meno
qui almeno siamo d’accordo
se muoio prima io
pensa a spegnere i radiatori la sera
e a rimettere lo scaldabagno
sai che ti dimentichi sempre
e incolla una mia fotina sullo specchio
dimmi che sono proprio in forma
quando passi davanti
o anche che sono stato un portento
i morti adorano i convenevoli
ma per pietà non piagnucolare
sai che non mi piace quando piagnucoli
ricordati piuttosto di farmi i complimenti
i morti sono vanitosetti
ma poi occupati di te mi raccomando
non perdere le prove del giovedì
e lo yoga il sabato
solo pulisci ogni tanto le pentole con la paglietta
sai che diventano nere
e quando internet non funziona
togli il filo e rimettilo
non è difficile
se nessuno di noi muore
diventeremo molto vecchi
davvero molto vecchi
e poi ancora più vecchi
e certo anche molto saggi
verranno a trovarci
e a farci domande
con mascherine sul viso
per preservare le fibre rinsecchite
saremo mummie che parlano lente
con tremori di àuspici e alito cattivo
estranei ormai a noi stessi
e poi ancora pietre mute
perché avremo detto ogni cosa
tutti verranno a toccare
le statue che non sono morte
che ogni tanto battono un ciglio
o mollano un peto minerale
(a quel che si dice)
e noi faremo gli obelischi vivi
con pensieri di dei in terra
è così che si diventa divini
se moriamo assieme
cerchiamo di non bisticciare
spesso le cose che facciamo assieme
finiscono proprio male
non vorrei che ci mettessimo a questionare
su chi di noi è più morto
o è morto meglio
o più in fretta
i morti non polemizzano
e tanto meno bisticciano
non sarebbe in linea
ci guarderebbero subito male
sai che non amo le tensioni
se muoio prima io
insegnami a vivere
intendo a nuotare nel presente
(esercizio esiziale anche da defunti)
sai che non ci sono tanto riuscito
tienimi compagnia i primi tempi
e poi lasciami per conto mio
i morti hanno bisogno di fare i morti
e i vivi i vivi
ma se davvero non moriamo
pensiamo a renderci utili
battiamoci per la pace
e l’agroecologia
e se davvero moriamo assieme
chiudiamo prima casa
svuotando gli armadi
e saldiamo tutti i conti
perdoniamo le teste di cazzo
abbracciamo i parenti stronzi
se muoio prima io muori anche tu
così un po’ per finta
per farmi morir dal ridere
se muori prima tu morirò anch’io
per farti schiattare di paura
sai che ci caschi sempre
come quando faccio l’annegato
con la testa sott’acqua
se muoio prima io
aspetta un po’ a morire
convoca una gran festa
(sai che non sopporto le feste)
e fuma in camera
telefona mentre si mangia
fai tutto quello mi dava noia
poi passa dieci anni nella baietta che sai
appesa sopra il mare
e dieci sull’Himalaya
diventa una santa laica
se muori prima tu
dimmi poi che non è difficile
sai che sono un po’ ansioso
non è tanto la fifa
[…] [Giacomo Sartori, Se muoio prima io, http://www.nazioneindiana.com/2015/02/24/la-giacca-nera/%5D […]