Inediti da Minuscole
Di Bruno di Pietro
il mare diviso
(Canto di un cristiano e di un povero cristo)
i.
in questi tempi scuri
cerco porti sicuri
e accoglienza
ora che il mare è diviso
e sono inviso
all’altra costa
eppure le mie merci sono buone
quanto conti il mio pensiero
credo sia un dettaglio:
se vendo non sbaglio
il conto del dare e dell’avere
la questione di cosa sia vero
chi sia Dio chi profeta
inquieta il mercato
e non mi appartiene
(sarò pure cristiano per convenienza
ma degli scambi non si può fare senza)
ii.
potessi vivere sempre
sulla riva del mare
non farei altro
che guardare l’altra sponda
se vivessi d’inverno
sulla riva del mare
vorrei un cappotto
e un cappello
potessi comunque vivere
sulla riva del mare
aspetterei un cammello
che mi porti
sull’altra sponda
coloniali
i.
tramonti di cacao
trionfi di zucchero di canna
nelle sere di mari
e nuovi velieri
armati appena ieri
vuoti per tornare pieni:
esportiamo pensieri
esportiamo occidente
in perline colorate
di autentico vetro
(la ricchezza vera
tornerà indietro)
ii.
troppe solitudini
e troppa acqua
per dilatare il mondo
seguendo mappe inesistenti
derive di continenti
dove la fine
simila l’inizio
(schiumosa la scia
sulla via
delle indie)
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[Bruno di Pietro (1954) vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato: Colpa del mare, Oedipus Salerno-Milano 2002; [SMS] e una quartina scostumata, D’If, Napoli, 2002; Futuri lillà, D’If, Napoli, 2002; Acque/dotti. Frammenti di Massimiano, Bibliopolis, Napoli 2007; Della stessa sostanza del figlio, Evaluna, Napoli 2008; Il fiore del Danubio, Evaluna, Napoli 2010; Il merlo maschio, Laboratorio di Nola 2011; è presente nelle antologie Mundus. Poesia per un’etica del rifiuto, Valtrend, Napoli 2008; Alter Ego, Poeti al MANN, Napoli, Errico Ruotolo, Opere 1961 – 2007, Fondazione Morra, Napoli, 2012.]