Dai Quaderni di lavoro
Prosegue la pubblicazione di interventi sul tema “scrittura non assertiva”. Il primo intervento di Mariangela Guattteri è qui, quello di Marco Giovenale qui, quello di Andrea Inglese qui.
di Michele Zaffarano
1
Riprendere il discorso: io = soggetto
La poesia (non solo) come etica del soggetto
come etica della soggettivizzazione (poesie civili)
inserisce il dubium nel processo di identificazione immaginaria
io = soggetto
spinge verso l’assunzione responsabile della propria parole/
dizione/azione, coscienza dell’–
Dubium + reazione a castrazione (vedi)
io ≠ soggetto
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* * *
2
Innanzitutto dire che la scrittura è una
macchina politica sperimentale
è diverso dal dire che la scrittura
è una macchina estetica sperimentale
La scrittura è una macchina politica
sperimentale, è costituita da
contenuti ed espressioni formalizzati
a gradi diversi come da materie
non form(alizz)ate che vi entrano, ne
escono e passano attraverso tutti
gli stati. Entrare, uscire dalla
macchina, scorrere lungo la macchina,
stare dentro la macchina, avvicinarsi,
fa parte ancora della macchina:
sono gli stati del desiderio, indi-
pendentemente da ogni interpretazione.
La linea di fuga fa parte della
macchina (…) Il problema: nien-
t’affatto essere liberi, ma
trovare un’uscita, un’entrata.
politica = né immaginario né simbolico
macchina = né struttura né fantasma
sperimentazione = né interpretazione né
significazione ma
protocolli di esperienza
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