Christmas Carol
di Daniele Ventre
Dicono che partorì poggiata a una palma in deserto
d’oasi in un mare di sabbia Al-ilāt-Maria sul cammello
nave fra forme di dune –ondeggiante in groppa alle dune
col femminile di Allah –Kâf, Hâ’, Ya’, Aîn, Sâd –da tenerne
sempre all’oscuro i bambini feroci –in un mare di sabbia
dicono –si raccomanda però di tenersi alla guida
delle scritture –tenersi a destra –e cinture allacciate.
Dicono che partorì poggiata a una palma in deserto
d’isola in mezzo al Gran Verde Ilāt –nome d’arte Latona
–Lato-Letò per gli amici –Maria –una madre di Apollo
Lato la madre di Apollo –e la palla in pelle di dèi-
uomini. Dicono poi che Latò –nome d’arte Latona–
si nascondesse anche lei dall’invidia scesa dall’alto:
lei il femminile di Allah –che non si conosce davvero
l’isola in mezzo al Gran Verde o l’oasi chiusa fra dune,
chiusa fra forme di dune –ondeggianti in forme di seni
dal femminile di Allah –per associazione di dee
e associazione di idee. –Ma gli associatori, che teste!
Decapitiamoli un po’. –ma dicono poi che in effetti
è luminoso anche Ilah –tanto più col suo femminile
è luminoso anche Ilah senz’articolo –nome d’arte
Zeus –con affianco il gran verde e Ilāt –nome d’arte Latona
–Lato-Letò per gli amici –Maria per i più sconoscenti:
per i bambini feroci all’oscuro accanto alla grotta:
cuori contenti alla lobby –per scelta: eretismo di dee
per eresia di presepe –che eretici pieni di ardore!
Inceneriamoli un po’, così ci calmiamo le feste
col femminile di Allah. –Ma gli associatori, che teste!
decapitiamoli un po’. –Si faranno un po’ compagnia
con i compagni bruciati sui roghi –e ne abbiamo per tutti
di media-evo –è la media degli evi –e dei figli d’un’Eva
figli d’Ishah –tutti figli di un’Iside (figli di un’Isis?
Squallide le omonimie) nel presepe insieme ai pastori
e ai bombardieri e ai regali e al petrolio e ai datteri e ai giochi
di strategia in un tempo irreale. –E dicono sempre
che ha partorito Maria –in arte Al-Ilāt o Latona
–Lato-Letò per gli amici –Una mamma: certo una Maia:
una mammina col bimbo in grotta –un bambino ruffiano
ladro di vacche e cantante. –E poi era Vergine (Astrea:
giochi d’oroscopo antico –ci credi all’oroscopo? Tutti
ci hanno creduto a suo tempo –si vedono le conseguenze
per i compagni bruciati sui roghi). –E lo dicono sempre
che ha partorito Maria –in arte Al-Ilāt o Latona
–Lato-Letò per gli amici –una terra in preda agli incendi:
Semele in cenere sotto i fulmini –dicono sempre
si nascondesse anche lei dall’invidia scesa dall’alto
quella mammina col bimbo in pancia –un bambino ubriacato
e spacciatore e sciamano –un dio crocifisso nel vino.
Dicono che ha partorito Miryam o Maryam o Maria
stella del mare da amare amara Israele in Egitto:
pure non si era contenti al quia –ci vedemmo soltanto
una Afrodite –e però non dirlo ai bambini feroci:
tutti vicini a presepi e grotte in virtù di eretismi
psichici –quante eresie per associazioni di dee!
Inceneriamole un po’. –Ma gli associatori: che teste!
decapitiamoli un po’. –Si faranno un po’ compagnia
tutti vicini al presepe e alla Kaaba tutti adoranti
Stella-del-mare da amare amara –israeliana in Egitto:
Imma –Eva-due-punto-zero –una vera Ishah col restyling
sotto la grotta vicino all’albero stretta alla palma:
profuga dai bombardieri per Siria e Israele e in Egitto
e si nasconde anche lei da un’invidia scesa dall’alto
–esodi erodi ed eredi e cammelli in groppa alle dune
col femminile di Allah, di Zeus e di Dio. –Ma non dirlo
mai a Famiglia Cristiana –non dirlo ai bambini feroci
figli di un’Isis minore –e di un’Iside –di un’Astrea
Vergine –torna davvero la Vergine –torna Saturno:
torna Virgilio –il profeta casuale –e ci torna anche Dante:
“Vedi com’io mi dilacco? e come è storpiato Maometto?
Per non parlare di Cristo?” –Rimangono tutti col mitra
–tornano tutti con Mitra –anche lui lì in grotta –la madre
Vergine –giochi d’antico oroscopo –lì con il Toro
con l’Asinello del Sud –con la sciarpa azzurra -e comunque
c’entra un San Paolo e la casba con i bombardieri e i regali:
le associazioni di dee –ci tornano tutti col mitra:
i camorristi perfino –ci tornano tutti con Mitra
–tornano tutti con Mitra –anche lui lì in grotta –la madre
Vergine –giochi d’antico oroscopo –lì con il Toro
con l’Asinello del Sud –e il papino che si inginocchia
–nascita doppia che il Sole è bambino dentro il presepe.
Dicono che ha partorito, Miryam o Maryam o Maria
stella del mare da amare amara Israele in Egitto:
una Afrodite –Kâf, Hâ’, Ya’, Aîn, Sâd – Al-Ilāt o Latona:
dicono che partorì poggiata a una palma in deserto
(isola in mezzo al gran verde o un’oasi in un mare di sabbia)
lei –il femminile di Allah –non dirlo ai bambini feroci
tutti vicini a presepi e grotte a giocare col mitra
quanno nascett’o nennillo a Bbettlemme ’mmiez’e pasture,
coi bombardieri e i regali –è già nato il dio della guerra:
ci hanno creduto a suo tempo –si vedono le conseguenze
dicono. –Si raccomanda però di tenersi alla guida
delle scritture –e tenersi a destra –e cinture allacciate
e rispettare le fiamme e i roghi –è già sorto il solstizio
con il maschile di Al-Lāt (Dio e Zeus e Jahwèh per gli amici:
poi come dèi sono quello che sono –e non c’è da capire)
torna la gente con l’oro. –Sorridi a mammina, tu, bimbo:
al femminile di Allah. –Piangi in braccio a Isis, tu, bimbo
fra i bombardieri e i briganti: fra palme i tre re sul cammello
–navi fra forme di dune a ondeggiare in groppa alle dune–
hanno portato i regali: il petrolio e l’incendio e i mitra:
Babbo Natale è arrivato –id est furor –Wotan sorride:
bimbo, sorridi a mammina, Harry Potter: tu dalle stelle
scendi, o signore del cielo, Allah: loro ti amano tutti,
cuori contenti alla lobby –è già nato il dio della guerra.