ballata della crepa (o dell’onestà)
di Francesca Genti
canto Kālī canto la crepa
che fa più ornata la porcellana
che fa pregiata la slogatura
che rende la caduta umana
canto l’errore e il disonore
canto ciò che non è edificante
canto la crepa che rende brillante
la giornata senza sole
il vortice canto e la big babol
l’energia di quella che vola
l’allegria di quella che scoppia
la risata che colora
la caduta e l’ipocondria
e ogni tipo di bugia
(quella detta per ferire
quella detta per guarire)
canto la crepa della faccia
la ruga che vince la vanità
il capillare che si incrina
lo scacco matto alla regina
canto il disordine canto la crepa
canto la bimba che se ne frega
canto la bimba oca giuliva
che fa le bolle con la saliva
la carie canto lo zucchero filato
tutto quello che è esagerato
quello che c’è tra cielo e terra
tutti i segni della guerra
canto quello che si rompe
canto i cocci dopo la festa
la paura del dentista
e i suicidi dalla finestra
il terremoto il temporale
la buca la scala il vicolo cieco
canto la crepa sopra il soffitto
e il gradino su cui inciampare
canto Kālī canto la crepa
che fa preziosa la porcellana
che rende onore all’incrinatura
che ti fa bella che ti fa umana.
brava Francesca, grazie, Ciao
ciao sparz!
E se poi uno…crepa?
crepa cantando
(come la capra) :)
sotto la panca, of course.
Ehi, Francesca! Brava!
Ciao Anna, grazie!
Tu lo sai che sono innamorato di te
non lo sapevo, ma ora lo so