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la donna del baltico

disegni e testi di Elena Tognoli

Hanno trovato una donna
nel Mar Baltico, era piena
di piccole uova.

I pescatori l’hanno raccolta
nelle acque fredde
a forma di
drago.

“Vedi le mani
dei pescatori quando aggiustano
le reti?”, lei diceva
“Giù nel fondo
le reti cadono
su di noi come le meduse di un
dio calloso”.

“Qualche uovo me l’hanno
preso in un fiume del
Baltico”, lei diceva
“Ma voi come fate?”,
chiese la donna
ai salmoni.

“Le nostre uova le abbiamo
messe in scatolette, le spingiamo fra
le corsie surgelate
fra i corridoi bianchi –
siamo stanchi di risalire
la corrente”,
dissero i salmoni.

“Le mani dei pescatori
quando aggiustano
le reti”, lei diceva
“Vorrei che mi toccassero
che mi carezzassero un po’”

“Ma come farei poi
con le mie uova?
Le romperebbero tutte
rimarrei piena
di gusci e
di calcare.”

Galleggiando verso la spiaggia
la donna si era riempita di
pietre, tutti ne sapevano
il potenziale delle ossa
vuote. Era una donna cava
di pietra calcare.

I pescatori ripulirono la donna
coperta di alghe, grattarono dolcemente la
sua muta di squame.

Sulla spiaggia la gente
aveva cose
da non dire,
le donne in particolare –
come imbuti, colli
d’anatra prima del pranzo
di Natale.

La donna pescata nel Baltico
aveva due occhi ed erano
ostriche, piangevano
perle infilate –
gli altri pesci
se ne erano già andati dalle
acque di quel mare inquinato.

Qualcuno trovò una donna sulle
spiagge del Mar Baltico. Con un cucchiaio
ne assaggiarono
le uova nere e dure.
Era il primo giorno
di Natale.

Ndr: Il lavoro qui presentato fa parte di un testo illustrato in fieri di Elena Tognoli.

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