Le scimmie… (45)
di Dario Voltolini
la natura di foglie alberi e uccelli
vola ancora un corvo sull’abete
una gazza attraversa la strada a volo d’onda
ai margini dell’asfalto
c’era un riccio impaurito
appallottolato mentre lo si guardava da vicino
il naso piccolissimo nero
alcuni insetti fra gli aculei
zampe fragili e magre
nell’acqua torbida dello stagno
scorrono figure di carpe
girini semplicissimi e neri
scodinzolando procedono di un millimetro
libellule turchesi e verdi smilze
si accoppiano in un gioco di sfinteri
attanagliate in un motivo di cachemire
visto da vicino più drammatico che ornamentale
le ninfee si sono chiuse da alcune ore
sulle loro foglie larghe
a gambe larghe svogliate rane
come su vassoi aspettano
qualche scossa che le smuova dal torpore
passano ancora altre ore sulla casa
i cavi d’acciaio trattengono l’albero inclinato dal vento
i rampicanti soffocano i tronchi
nauseabondo si allarga nell’aria
il profumo di certi fiori bianchi
il rospo balza avanti sulla pietra
ragni svelti e croccanti fra le dita
contendono segreti d’ombra e d’erba
a molli e sbavanti lumaconi
un telo abbandonato in mezzo al prato
per quasi una intera settimana
ha lasciato un rettangolo più chiaro
di fotosintesi clorofilliana
mancata per assenza di fotoni
qualche schifezza bruciata in un camino
fa un puzzo
la terra manda indietro il calore
accumulato durante le ore di sole
l’umido vapore si muove
come in un immenso infinito polmone
che tutto accumula
che tutto assomma
la serpe fra le pietre del muretto
i cani bastardi oltre i cancelli
i muli i cavalli gli asini
i figli che ripassano storia e scienze
la donna paralizzata al centro della casa
un altissimo falco
le pioppelle appena messe
i segmenti verde smeraldo
dei canneti
il treno che percorre la pianura
vuoto e illuminato