Sguardi a perdita d’occhio. Poeti leggono l’arte

Quattro poeti italiani leggono quattro grandi artisti.

Inaugurazione
29 aprile Aula Magna dell’Università di Bergamo, ore 18.00
introduce Philippe Daverio, critico d’arte e conduttore della trasmissione Passepartout in onda su RaiTre.

Incontri ogni mercoledì presso la Sala della Porta Sant’Agostino a Bergamo Alta, ore 18.00

14 maggio Maurizio Cucchi legge Robert Rauschenberg

21 maggio Antonella Anedda legge Bill Viola

28 maggio Davide Rondoni legge Lorenzo Lotto

4 giugno Edoardo Sanguineti legge Enrico Baj

Rassegna a cura di Corrado Benigni e Mauro Zanchi

Gli sguardi a perdita d’occhio hanno il desiderio di vedere oltre il velo dell’apparenza e di andare al di là di un guardare anestetizzato. Perché il problema del nostro tempo è l’intorpidimento e l’assuefazione. Ora, come in ogni epoca storica che sente di aver perduto qualcosa, pensiamo che sia necessario rieducare l’occhio a cogliere la sottile differenza che intercorre tra i verbi “guardare” e “vedere”, per acuire, forse, una coscienza più lucida della realtà. Perché “vedere” significa innanzitutto cogliere la vera essenza delle cose, ciò che permane; significa entrare, in profondità, nel flusso in divenire dell’esistenza.
“Vedere” vuol dire anche stare dentro il fluire, cogliere un ampio spettro di sfumature, sentire con ogni senso. Ci siamo affidati allora allo sguardo di quattro importanti poeti italiani. E, per innescare un processo di permeabilità, abbiamo chiesto loro di far interagire due linguaggi – quello della parola con quello dell’immagine visiva – e di creare un collegamento tra un punto di vista e un altro, tra una figurazione evocativa e una rappresentazione ritmica.
Anche il luogo che abbiamo scelto per la rassegna (la Porta Sant’Agostino a Bergamo Alta) è da considerare parte integrante dell’idea di creare un rapporto di permeabilità e di stare nel flusso dell’esistenza.
Mentre hanno luogo gli incontri con i poeti, sotto gli archi della Porta continuano a scorrere automobili e persone dirette verso le mete della vita quotidiana.
Anche qui, simbolicamente, come fosse in atto una performance o un’installazione in divenire, avviene qualcosa su un doppio registro: sopra, una coniugazione del verbo “vedere”, sotto, un’azione del gesto “guardare”.

Per informazioni:
info@bergamoartepoesia.it
tel. 3803053716

2 COMMENTS

  1. Idea sbagliata e scomoda mettere i link in un’altra pagina. Peraltro il sito è pure meno bello così.

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francesca matteoni
francesca matteonihttp://orso-polare.blogspot.com
Curo laboratori di poesia e fiabe per varie fasce d’età, insegno storia delle religioni e della magia presso alcune università americane di Firenze, conduco laboratori intuitivi sui tarocchi. Ho pubblicato questi libri di poesia: Artico (Crocetti 2005), Higgiugiuk la lappone nel X Quaderno Italiano di Poesia (Marcos y Marcos 2010), Tam Lin e altre poesie (Transeuropa 2010), Appunti dal parco (Vydia, 2012); Nel sonno. Una caduta, un processo, un viaggio per mare (Zona, 2014); Acquabuia (Aragno 2014). Dal sito Fiabe sono nati questi due progetti da me curati: Di là dal bosco (Le voci della luna, 2012) e ‘Sorgenti che sanno’. Acque, specchi, incantesimi (La Biblioteca dei Libri Perduti, 2016), libri ispirati al fiabesco con contributi di vari autori. Sono presente nell’antologia di poesia-terapia: Scacciapensieri (Millegru, 2015) e in Ninniamo ((Millegru 2017). Ho all’attivo pubblicazioni accademiche tra cui il libro Il famiglio della strega. Sangue e stregoneria nell’Inghilterra moderna (Aras 2014). Tutti gli altri (Tunué 2014) è il mio primo romanzo. Insieme ad Azzurra D’Agostino ho curato l’antologia Un ponte gettato sul mare. Un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici, nata da un lavoro svolto nell’oristanese fra il dicembre 2015 e il settembre 2016. Abito in un borgo delle colline pistoiesi.