Sex in the Cité

Immagine di Man Ray

Brano tratto da
“il delta di Venere” di Anaïs Nin, Bompiani, Traduzione di Delfina Vezzoli;

“Caro collezionista, noi la odiamo. II sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di chiunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all’emozione, all’appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l’intensità.”
“Lei non sa cosa si perde con il suo esame al microscopio dell’attività sessuale, con l’esclusione degli aspetti che sono il carburante che la infiamma. Componenti intellettuali, fantasiose, romantiche, emotive. Questo è quel che conferisce al sesso la sua struttura sorprendente, le sue trasformazioni sottili, i suoi elementi afrodisiaci. Lei sta rimpicciolendo il mondo delle sue sensazioni. Lo sta facendo appassire, morir di fame, ne sta prosciugando il sangue.”
“Se lei nutrisse la sua vita sessuale con tutte le emozioni e le avventure che l’amore inietta nella sessualità, sarebbe l’uomo più potente del mondo. La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione. Lei sta lì a guardare questa fiammella morire d’asfissia. Il sesso non prospera nella monotonia. Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo, non ci sono sorprese a letto. Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino.”
“Quanto perde con questo periscopio sulla punta del pisello, quando invece potrebbe godersi un harem di meraviglie tutte diverse e mai ripetute! Non due peli uguali. Ma lei non ci permetterà di sprecar parole sui peli; neanche due odori, ma se ci dilunghiamo su questo argomento, lei si mette a gridare: Lasciate perdere la poesia. Neanche due pelli con lo stesso incarnato, e mai la stessa luce, la stessa temperatura, le stesse ombre, mai gli stessi gesti; perché un amante, quando è infiammato d’amore vero, può esprimere i toni più sottili di secoli di arte amatoria. Quante sfumature, quanti cambiamenti d’età, variazioni di maturità e innocenza, perversità e arte…”
“Siamo rimasti seduti per ore a chiederci che aspetto lei abbia. Se ha reso i sensi indifferenti alla seta, alla luce, al colore, all’odore, al carattere, al temperamento, a questo punto dev’essere completamente avvizzito. Ci sono tanti sensi minori, che si buttano come tanti affluenti nel fiume del sesso, arricchendolo. Solo il battito unito del sesso e del cuore può creare l’estasi.”

13 COMMENTS

  1. Il magnifico brano tessuto di luce, di vino, di fantasia, di musica, di danza, in traduzione, dà un idea dell’erotismo della scrittura. Da sempre ho sempre trovato danza nella lettura o nella scrittura, quando il corpo è in un inverno eterno. Direi che la sessualità reale mi ha sempre buttata nel disaggio o nell’assenza ( essere là e no). Invece conosco benissimo il desiderio, quello venuto dall’immaginazione, il desiderio dei corpi fantasmi- il corpo fantasma dlle scrittura.
    La corrispondenza di Anaïs Nin con Henry Miller svela il giocco lettrario erotico in prefigurazione dell’incontro. Anaïs Nin viveva la scrittura in uno slancio del desiderio e anche nella vita: un unione vitale.

  2. @Véronique

    Bien sure,Véroni’! C’est VENUS EROTICA, Edition Livre Poche € 4,75. La suite c’est EROTICA II Les Petits Oiseaux, Ed. Livre Poche € 4,28. Sono racconti “pornografici” che la Nin scriveva (un dollaro a pagina) per un anonimo committente, e che le servivano per procurare danaro per Henry Miller, il quale – originariamente incaricato dal committente – ben presto lasciò l’incombenza alla Nin. In italiano li ha pubblicati Bompiani (IL DELTA DI VENERE, UCCELLINI).
    Ti consiglio vivamente di leggere i sei volumi del JOURNAL, un’opera diaristica dall’eccezionale valore letterario, dove, tra l’altro, trovi pagine di straordinario “erotismo” proprio nel senso da te indicato. Trovi facilmente edizioni economiche in francese (vedi sul sito della fnac.fr).
    Quella che qui hai letto, pubblicata da effeffe in traduzione, è l’introduzione di Anais Nin alla raccolta in volume di quei racconti “pornografici” scritti su committenza.
    Un caro saluto

  3. Ho un volumo di Anaïs Nin tratto del Journal nell’epoca dove incontra Henry Miller e segue una psichanalisi, nel volumo con titolo: Inceste.
    Ho anche una biografia molto interessante ( ma non mi rammento l’autore). Ho una raccolta di racconti erotici con il nome Alice nell’edizione LA MUSARDINE conosciuta per la scelta di testi erotici.
    Ma non avevo letto Vénus erotica. Mi sembra che è nella corrispondenza con Henry Miller che Anaîs Nin abbia un talento più grande.

  4. Effeffe, ho la biografia americana di Deirdre Bair… :-)

    Leggero la biografia di Elisabeth Barillé. C’è alla biblioteca comunale.

    Buona giornata. Grazie per il link.

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francesco forlani
francesco forlani
Vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman e Il reportage, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali come Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, con cui sono uscite le due antologie Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Corrispondente e reporter, ora è direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su La Revue Littéraire (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma Cocina Clandestina, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo. Opere pubblicate Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, Parigi 2002 (diritti disponibili per l’Italia) Autoreverse, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008 (due edizioni) Blu di Prussia, Edizioni La Camera Verde, Roma Chiunque cerca chiunque, pubblicato in proprio, 2011 Il peso del Ciao, L’Arcolaio, Forlì 2012 Parigi, senza passare dal via, Laterza, Roma-Bari 2013 (due edizioni) Note per un libretto delle assenze, Edizioni Quintadicopertina La classe, Edizioni Quintadicopertina Rosso maniero, Edizioni Quintadicopertina, 2014 Il manifesto del comunista dandy, Edizioni Miraggi, Torino 2015 (riedizione) Peli, nella collana diretta dal filosofo Lucio Saviani per Fefé Editore, Roma 2017